Blog marzo 2011
III° PARTE
TELEMENTAZIONE (PREGHIERA) O TRASMISSIONE A DISTANZA DI ENERGIE-PENSIERO
Dopo aver formulato i principi fondamentali (vedi I° parte, blog gennaio) che sono alla base di ogni tecnica di miglioramento, rafforzamento e guarigione psicofisicospirituale e averli applicati alla tecnica dell’autoterapia per operare la guarigione di se stessi (vedi II° parte, blog febbraio), in questa III° parte desidero spiegare, in modo semplice ma concreto, la tecnica di trasmissione a distanza dell’energia pensiero per diventare operatori attivi e molto efficienti della nuova energia (detta anche telementazione o preghiera).
N.B. Mi risulta, dopo attenta indagine, che alcune persone si lamentano di non avere risultati concreti dopo un breve periodo di esercizi secondo la tecnica dell’autoterapia o autoguarigione e mollano; ne abbiamo parlato insieme e approfondito quali possono esserne le cause. Si è giunti a questa conclusione logica e naturale: poca determinazione e idee non chiare nel conseguire un obiettivo, poca costanza negli esercizi e una scusa molto diffusa, il desiderio vago di ripulire la propria interiorità da certe emozioni che affrontate con consapevolezza, possono essere disciolte proprio con l’autoterapia al positivo. Mi risulta, altresì, che parecchie persone interessate ad una reale trasformazione di sé per migliorare, senza tante scuse, lavorano, facendo seguire alla recita delle formule, azioni concrete e immediate e ottengono risultati soddisfacenti, salvo in particolari casi in cui certe cause karmiche lo impediscono (allora occorre capire quanto influisca il karma passato con i suoi condizionamenti, che comunque devono essere consumati). Il consiglio più sereno e stimolante è quello di mettersi subito all’opera senza scuse (se si è veramente intenzionati), sostenuti dalla energia positiva e la tecnica che segue ne è lo strumento più efficace.
Per entrare in questa corrente energetica, si può partire da una semplice domanda che nasce ad un certo punto del cammino di maturazione personale: -Cosa posso fare per aiutare chi mi sta intorno sofferente, insicuro, privo di energia, entusiasmo e fiducia in se stesso e nella vita e per condividere insieme e accettare i lati oscuri e luminosi della nostra esistenza sentendoci utili, creativi e con uno scopo da raggiungere?
A queste domande esiste una molteplice risposta, impegnativa, sì, ma anche notevolmente gratificante e in certi casi risolutiva: la conoscenza della tecnica e la pratica della telementazione o preghiera, ma esistono anche persone, poche purtroppo, che, oltre ad avere il giusto interesse per il proprio stato, si impegnano per gli altri a tutti i livelli, nell’assistenza sociale e personale con vera dedizione per aiutare chi ha problemi, per diffondere conoscenza ed esempi di comportamenti altruistici per istituire collettività dedite al rispetto della vita umana e della natura e alla crescita culturale evolutiva …
I pensieri e i sentimenti che sostengono e motivano tali persone possono essere questi: siamo tutti indistintamente legati alle esperienze del mondo sensibile per karma, soffriamo e ci disperiamo ma chi ha un po’ di luce e calore, è bene che li diffonda con il suo esempio nel vivere quotidiano ovunque si trovi, dando dimostrazione di altruismo, di attenzione sentita e di interesse verso gli altri; quelli più impegnati aiutano concretamente, almeno sul piano spirituale praticando le tecniche più svariate per inviare e suscitare energie psicospirituali a chi ne ha bisogno, telementazione o trasmissione a distanza di energie o regressione a vite precedenti sono gli elementi portanti per tale corrente di pensiero.
Molte delle persone appartenenti a tale corrente hanno conoscenze di base che danno loro certezze e sicurezze a livello spirituale, prima fra tutte l’idea del karma e il principio che pensare significa creare. Inoltre, forse è ciò che li distingue, hanno un forte entusiasmo e apprezzamento per ogni aspetto della vita umana e della natura che accendono in loro, cuore e mente, curiosità e interesse per tutto e per tutti.
Ora sorge la domanda fondamentale: come si fa per diventare operativi spiritualmente nel senso di tale corrente?
Occorre innanzitutto conoscere e praticare i 3 punti essenziali:
1) Volontà = pensare e visualizzare:
pensare è creare, quindi, se si vuole operare, bisogna avere le idee ben chiare di ciò che si vuole fare ed ottenere; esempio, voglio aiutare Tizio? Bene, formulo il pensiero positivo di ciò che è meglio per lui: salute e benessere psicospirituale, lo visualizzo in immagini compenetrandole di desiderio e volontà;
2) contemporaneamente riscaldo le immagini-pensiero di potente energia di fede, cioè sento come se fossero già realizzate, ci credo fermamente, così nasce la forza;
3) pratico la tecnica della telementazione, cioè della trasmissione a distanza delle energie pensiero.
E’ chiaro che occorre conoscere bene la tecnica per ottenere risultati miracolosi. (Nella parte dedicata agli schemi di telementazione è spiegata in poche e semplici parole tale tecnica e per arricchire i contenuti vedere blog ottobre 2009 su: http://marioramponi.blogspot.com )
Siccome siamo esseri perfettibili nel senso che abbiamo ancora a che fare con i limiti, i difetti e le negatività dei nostri “doppi”, dobbiamo prima imparare ad operare su di noi, sui nostri problemi per poi dedicarci a quelli degli altri.
Porto un esempio che vale per tutti: sto male perché non vado d’accordo con una persona importante, compagno/a, collega, capoufficio, vicino di casa, familiare …che mi fa provare in certe situazioni sofferenza, apprensione, dipendenza emotiva, paura, ansia…
Prima operazione da fare: formulo nel pensiero situazioni esattamente opposte a quelle vissute nella realtà, cioè che mi fanno provare piacere, libertà, indipendenza emotiva, coraggio, calma e serenità visualizzandole nei particolari;
seconda, le sento, le vivo con intensità, calore e convinzione credendo fermamente che presto si realizzeranno completamente (fede incrollabile);
terza, la più difficile, telemento, cioè invio alla persona volontà di amore, energie positive di amicizia, simpatia, affetto impersonale, stima ecc
Ecco, quindi, questo esercizio molto efficace e costruttivo ai fini di un recupero totale di equilibrio e positività: nei momenti di pausa, di neutralità, visualizzare (in relazione alle varie situazioni di vita) in immagini positive concrete tutte le situazioni che ci fanno normalmente penare e soffrire, come per esempio: mi vedo e mi sento in azione, in grado di affrontare e risolvere il rapporto con quella persona difficile, mi creo le circostanze favorevoli, formulo le parole giuste, sistemo ogni particolare che mi serve ad agevolare il colloquio importante con essa e ne vedo già gli effetti, i risultati, mi vedo e mi sento bene, continuo nel pensiero immagine a sistemare la mia vita, con un atteggiamento convinto e serio non come se fosse un’evasione dalla realtà; vivo nei momenti particolari tali immagini-pensiero con intensa emozione e gioia.
Non nascondo che è difficile realizzare presto tale esercizio , ma per riuscirci occorre sviluppare la volontà-pensiero di concretizzarlo nei tempi dovuti, diversi per ogni persona e la sicurezza di riuscirci.
Se non ti senti maturo per fare ciò, è segno che karmicamente devi ancora pagare, c’è troppa compartecipazione, quindi devi consumare con la sofferenza tale debito karmico, non si scappa da tale legge chiamata anche dei correttivi ma se insisti con determinazione, la vinci sicuramente.
Per aiutare gli altri, una volta capito il modo, diventa più facile e piacevole perché si ha la sensazione concreta di esprimere le migliori energie di amore incondizionato, sarà fondamentale imparare e praticare la tecnica della visualizzazione-telementazione.
Parlando della tecnica e del modo di praticarla, viene naturale dare alcuni cenni sull’arte-scienza della cosiddetta Magia, tanto antica e radicata in tutte le società da quando si sono formate nell’aurora dei tempi, perché in realtà si dovranno seguire gli stessi processi che la tradizione esoterica ci tramanda sull’operato dei maghi; i tre punti essenziali, già spiegati sopra, sono la sintesi di tali processi.
E’ una sensazione molto diffusa che il destino dell’umanità, senza predire catastrofismi, preveda la divisione sempre più accentuata di essa in due grandi categorie: quella del bene, maghi bianchi, quella del male, maghi neri, si usano tali termini per colpire più vivamente l’immaginazione.
Che significa tale distinzione? Che si svilupperanno sempre più tecniche e pratiche a favore dell’una e dell’altra categoria.
Mi spiego con esempi: l’egoista, animato da volontà di potenza (arimane), può usare ogni mezzo lecito ed illecito per realizzare i suoi scopi, può ricorrere a pensieri caricati di travolgente volontà e brama, ma anche, i più determinati e aggressivi, a pratiche di magia naturale, cioè ai riti occulti (fatture, malocchio..) che colpiscono e danneggiano fino alla morte chi ostacola i loro piani e interessi.( Si consiglia di non sottovalutare mai tali manifestazioni rituali, perché sono purtroppo ancora molto diffuse e attive).
In tali persone è fortemente attivo e creativo il principio forza-ostacolo di Arimane, che è molto rapido ed efficace nei risultati, ma chi conosce la legge del pensare creativo sa anche che le forze emesse dall’essere umano ritornano per legge di attrazione all’emittente, per cui prima o poi le energie negative colpiranno il soggetto con conseguenze nefaste, intanto però causano pesanti danni.
Lo stesso processo è valido anche per chi è animato da volontà di fare del bene (IO SONO) nel senso che le energie positive (amore in atto) ritornano potenziate all’emittente con conseguenze altamente soddisfacenti sia per lui che per la persona cui sono dirette tali forze di amore incondizionato e avvolgente.
Cosa significa quindi magia? Ha due aspetti: uno, lo studio dei fenomeni legati alla natura nascosta dell’organismo umano e del modo di riprodurli e attuarli: telepatia, telecinesi, alcune medicine alternative, telementazione e fattucchieria; l’altro, la pratica-esercizio secondo alcuni principi, quelli già descritti, per attuare il controllo e il dominio su detti fenomeni.
Alla parola mago, cioè chi pratica l’arte magica, generalmente si associa l’immagine di un uomo austero, autorevole fornito di “bacchetta”, che vive isolato dal consorzio umano, dedito ai suoi riti per sviluppare potere sulla natura e sugli uomini: se fa del bene, è mago bianco, se fa del male e domina il prossimo per i suoi interessi, è mago nero. C’è molta immaginazione, fantasia e molti pregiudizi e luoghi comuni; letture, film (vedi la serie di H.Potter) divulgano tali stereotipi e modelli suscitando la curiosità e la voglia di straordinario nelle gente.
Noi però, che viviamo con i piedi a terra e conosciamo bene la legge del pensare creativo, diamo un significato più reale e concreto e forse più attuale, a tali parole: mago e magia.
Porto ancora degli esempi: partendo dalla legge che il pensiero è energia creativa per cui se penso positivo o negativo, le energie mi ritornano indietro potenziate, dopo avere causato i loro effetti, è facile capire quando un individuo cade nella trappola della magia nera o si allea alle forze positive della magia bianca.
Ecco un tipico esempio: mi arrabbio con una persona, le scaglio contro con forza e veemenza parolacce, epiteti, maledizioni e imprecazioni, covo nel mio animo desideri di vendetta, voglia di ferirla e colpirla e talvolta di cancellarla dalla vita; tutte queste manifestazioni di odio, di rancore sono sorrette da energie pensiero, quindi, partono dal nostro centro energetico e colpiscono l’energia vitale dell’altro, come un colpo di fucile, a seconda dell’intensità, causandogli a livello psicofisicospirituale danni superiori a quelli che si possono causare materialmente: questo è un atto di magia nera istintiva, non ci sono giustificazioni.
Si pensi ai danni che causano quelle persone che costantemente e consciamente esprimono l’odio, il rancore, la gelosia con pratiche rituali ( fatture ecc..), si entra nel circolo del male, Magia nera (Arimane). Quindi, è molto facile scivolare per questa china!!
Viceversa, se ad una persona invio energie positive di fiducia, di stima, di compartecipazione, di amore, visualizzandola serena, positiva, felice, capace di risolvere tutte le sue problematiche al meglio in armonia con il tutto, è come se la circondassi di un mantello protettivo e le facessi iniezioni risanatrici, che la difendono dal male e le permettono di crescere con equilibrio e armonia; poi, se tale azione la compio costantemente e coscientemente con il rituale della telementazione-preghiera entro decisamente nel circolo del bene, della luce, magia bianca ( Io Sono). E’ facile entrare in tale onda purché si scelga e si voglia.
Effetti sicuri dell’una e dell’altra sull’operatore??
Il mago nero sarà sempre divorato dal desiderio crescente di potere, di possesso, di dominio, sulla difensiva perché il male gli ritorna indietro, quindi non è felice; il mago bianco sarà sempre, anche nei momenti di dura sofferenza, protetto, sereno, si sentirà in armonia con tutti e con tutto, vedrà nell’altro un suo fratello pronto ad aiutarlo, proverà spesso la gioia del dono incondizionato, è decisamente un’altra esperienza, si sentirà parte del ritmo universale, luce che si espande, calore che fa germogliare.
Schemi di telementazione
Per diventare operatori di bene, cioè di positività e altruismo, non c’è più bisogno della “bacchetta del mago” come nei film di H. Potter o nella fantasia popolare, basta semplicemente indirizzare l’energia pensiero seguendo i tre requisiti fondamentali per ogni operazione, diciamo magica: 1) volontà (pensiero e visualizzazione); 2) forza-fede; 3) tecnica e pratica, esercizio, altrimenti si rimane ancora una volta nell’astratto di acquisizioni culturali, di curiose e interessanti informazioni che riempiono la bocca e la mente senza veramente apportare il nostro reale contributo spirituale a noi stessi e al prossimo.
Quali le modalità per indirizzare questo aiuto a chi ne ha bisogno ? Suggeriamo un modo molto semplice largamente sperimentato: sedersi o sdraiarsi in un momento di relax di pochi minuti, visualizzare la persona vivente o il trapassato che si vuole aiutare chiamandolo per nome e pronunciare possibilmente a voce alta questa preghiera per i vivi, invocando le entità spirituali più alte della dottrina cristiana o altre entità venerate anche in altre dottrine: ora seguono alcuni schemi di telementazione o preghiera (è chiaro che ognuno di noi è libero di formulare, con tali suggerimenti, il tipo di schema che più gli pare efficace):
(tale schema è per aiutare i vivi)
“ Cristo Gesù, arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele ed Euriele, Madonna del Divino Amore (o qualche altra madonna), S. Giuda Taddeo, Padre Pio, S. Benedetto da Norcia, Cristiano Rosacroce e Maestro Gesù (le entità guida del cristianesimo esoterico), angeli custodi e spiriti ausiliari invisibili (entità benefiche a diretto contatto con gli umani): Accendete nel cuore e nella mente di (nominare almeno 3 volte la persona o le persone) la potente, calda e luminosa energia cosmica di amore, di verità e di bellezza dell’Io Sono, affinché avanzino con coraggio, costanza ed entusiasmo nella loro crescita evolutiva; proteggeteli nella loro incolumità psicofisico e spirituale e fate che siano sempre positivi, creativi e godano la gioia di essere ed amare apprezzando la vita in ogni attimo, e voi spiriti ausiliari invisibili, create eventi, situazioni e occasioni concrete che favoriscano la realizzazione dei loro sogni, desideri, aspirazioni e obiettivi; fate che stiano bene, abbiano una fede profonda e incrollabile e si sentano soddisfatte e piene di energie ( ripetere almeno 2 volte la preghiera).
Oppure
nominando e visualizzando la persona: “Avvolgetelo di potenti, calde e luminose energie cosmiche di amore che la guidino con costanza, coraggio ed entusiasmo nella sua crescita evolutiva; fate che acquisti sempre più fiducia in se stesso/a, sicurezza interiore, coraggio e fede profonda e incrollabile per affrontare e superare le prove e le sfide quotidiane”.
Per i trapassati, invocando le stesse entità: Cristo Gesù ecc…
“Fate che l’anima di (nominare il trapassato) si identifichi sempre di più con il Cristo; illuminatelo e guidatelo a capire le cause delle sue sofferenze terrene e a liberarsi dal loro ricordo; apritelo alla consapevolezza, all’accettazione, alla comprensione e alla profonda fede, alla speranza e alla carità; avvolgetelo di Amore beatificante, di luce spirituale e liberatelo dalle forze dell’ostacolo e dagli illusori attaccamenti terreni. Suscitate nel suo profondo la spinta a progredire e a migliorare fino alla perfezione unendosi alla infinita energia cosmica di Amore”.
Oppure
nominandolo e visualizzandolo: “Avvolgetelo di potenti calde e luminose energie cosmiche di amore guidandolo verso la luce di verità, di giustizia e amore, conoscenza, bellezza e perfezione, fate che sia profondamente compenetrato nell’energia dell’IO SONO”.
Ho dato indicazioni per inviare forze di amore in atto verso gli altri, ora però dobbiamo rafforzare noi stessi, le nostre energie positive.
A tale scopo mi sono permesso di integrare una semplice ma efficace preghiera cattolica da rivolgere all’Angelo-custode. Questa preghiera deve essere recitata molto frequentemente e specie nei momenti di depressione, di sfiducia e di paure esistenziali.
“Angelo di Dio che sei il mio custode illumina custodisci reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste (preghiera cattolica); aiutami a crescere evolutivamente con coraggio, costanza ed entusiasmo, proteggimi dalle forze negative e dal male.
Fa’ che io domini la paura, sviluppi la fiducia in me stesso, il coraggio, la consapevolezza e la comprensione, il perdono e l’accettazione di me stesso e della vita e diventi sempre più strumento libero e perfetto di bene, di verità e amore; fa’ che io sia gioioso/a, determinato/a e coraggioso/a nei miei buoni propositi e mi sforzi di superare limiti e condizionamenti karmici”.
Comunque, tu sei libero di decidere quando, dove e quanto tempo pregare, l’importante però è che tu ti decida a farlo quanto prima per il tuo bene; presto ti accorgerai degli effetti altamente positivi su di te e sugli altri.
Importante: durante la telementazione-preghiera, è essenziale avvertire un calore proveniente dal cuore, cioè un’energia che si espande attraverso le parole raggiungendo la persona o le persone cui è diretta e visualizzare proprio il momento in cui vengono avvolte dall’onda di amore; più è forte e continua l’onda, maggiori sono gli effetti. Con l’esercizio costante si riuscirà a sentire il contatto molto vivo.
martedì 1 marzo 2011
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