Blog maggio 2011
Necessità di un aiuto energetico sempre più impellente
E’ un periodo molto particolare questo, mesi di marzo e aprile, in cui sono avvenute tragedie umane di popoli esposti alla furia della natura (Giappone ), che sembra ribellarsi, e delle volontà di potenti uomini politici che vogliono mantenere il loro ruolo di dominatori con il diritto di continuare a sfruttare per il loro cieco egoismo risorse naturali e umane dei popoli a loro sottomessi (Libia e altri paesi arabi). Sembra che il male, il lato oscuro delle coscienze umane, venga fuori con la sua capacità distruttiva colpendo a destra e a manca (apparentemente a caso) creando ansie e paure, insicurezza e pessimismo che hanno una forte ripercussione sulle deboli difese psichiche degli individui, appartenenti ad ogni livello socio-culturale. Tutti vedono buio nel loro futuro e in quello dei loro familiari, specie se giovani; la speranza, la fiducia e l’amore sembrano cancellati quasi con un colpo di spugna per lasciare posto alle più nere previsioni, ma soprattutto al pensiero che le forze protettrici, benefiche e positive che con calore spingono in avanti, si siano ritirate dalla scena umana per un qualche sconosciuto motivo.
In questo periodo molto particolare vicino alla Pasqua, festa della rinascita e del risorgere della vita, io sento lamentele da ogni parte; persone giovani e mature, anche spiritualmente sicure, richiedono per necessità impellente un aiuto energetico, una forza, devo dire, proveniente dall’esterno, come un’entità pienamente disponibile capace di rendere più sopportabili dolori, sofferenze e carenze fisiche e spirituali e di far apprezzare e godere la vita almeno nelle cose più semplici e naturali, ritornando ad uno stato di serena e costruttiva accettazione, sentimenti molto vicini allo spirito pasquale, che accende uno slancio di rinascita in tutti e tutto.
Riporto qualche esempio di colloqui che quotidianamente ho con amici, conoscenti, “compagni di cordata” e persone comuni: Marisa è una persona di fede religiosa e di profonde conoscenze spirituali esoteriche, capisce il senso della vita, sa da dove veniamo e dove andiamo noi esseri umani, ma soffre molto per dolori fisici che naturalmente, quando raggiungono un certo livello, le creano uno stato d ‘animo di notevole sofferenza psicofisico e spirituale; mi dice che l’energia che ha non è sufficiente a darle quella accettazione serena del dolore e delle limitazioni da esso causatele. Capisce di essere messa alla prova, che tutto ciò che le capita è suo ed è una sfida da superare, che ogni volta è più dura da affrontare e che alla fine ne viene fuori a pezzi ma sempre più consapevole, ma sente la necessità sempre più impellente di essere aiutata e sostenuta, come presa per mano e guidata verso la luce della accettazione consapevole; io ho notato e sentito in lei con profonda sincerità la necessità di rivolgersi a qualche entità spirituale per averne un sostentamento.
E’ questa una necessità-desiderio comune alla maggior parte delle persone da me sentite, ma vissuta in maniera diversa e individuale.
Giacomo è un caro amico che ha a che fare con la malattia fortemente invalidante della moglie, sono entrambi anziani; lei Lucia, malata di Alzheimer non capisce più nulla, non riconosce, è ridotta ad esplicare solo le funzioni fisiologiche: nutrirsi con gli effetti conseguenti; lui, molto scrupoloso e attento le fa tutto ciò che è necessario ma ogni tanto vacilla nel suo intento di aiutarla a sopravvivere eppure ha fede. L’altro giorno li ho incontrati a passeggio, Giacomo mi ha fatto uno sfogo che mi ha commosso:- Sono disperato, sento che presto finirò anch’io ma il pensiero di doverla lasciare mi tiene ancora legato a lei per sostenerla, non ho più forze fisiche ma soprattutto morali, mi manca un appoggio, un aiuto energetico che riaccenda in me la speranza e la fiducia, mi sento come svuotato, esaurito, ma esiste Dio per aiutarmi a fare il mio dovere con amore?
Questa è stata l’amara conclusione di un incontro che mi ha risvegliato però ad una giusta e concreta riflessione: trovare in noi una forza, la forza capace di sostenerci e guidarci.
Anche Luca, persona consapevole e cosciente, profondo conoscitore e sperimentatore delle varie realtà spirituali, studia, sperimenta e prega con convinzione e calore specie per aiutare energeticamente chi ha bisogno, ma in certe situazioni, quando ad esempio, ha difficoltà economiche, la sua fiducia e sicurezza vacillano, si sente impotente ad affrontare la prova del superamento della paura di rimanere senza risorse economiche per sostenere la moglie, gli viene ansia e angoscia e tutta la profonda conoscenza dei processi e delle realtà spirituali non sono sufficienti a confermargli certe sicurezze; anche lui, me lo confida spesso, sente il bisogno di essere affiancato e sostenuto da una forza superiore che lo aiuti ad essere se stesso e a realizzare il suo ideale di persona capace di resistere alle difficoltà pur aiutando gli altri.
E’, quindi, una necessità molto diffusa a tutti i livelli, specie in quelli in cui si trovano le persone che si pongono il problema del rapporto con le energie spirituali e che capiscono che spesso non ci si fa da soli ad affrontare e a superare prove e sfide.
Alessia, siccome non accetta influenze e aiuti che sanno di religione, nel senso che quando avverte aria di insegnamento teologico, con riferimento a santi, gerarchie spirituali e autorità religiose, si irrigidisce, ha messo a punto una tecnica di psicoterapia che la porta a capire le ragioni ultime dei suoi problemi ma, da quello che racconta, non a risolverli a pieno; confidenzialmente mi ha detto che vorrebbe anche lei un aiuto energetico esterno, libero da influenze mistico-religiose.
Potrei continuare con altri numerosi esempi ma mi rendo conto che adesso dovrei suggerire modi concreti per risolvere con buoni risultati tale esigenza sempre più diffusa.
I modi sono sempre legati alle persone che li praticano, al loro livello di crescita, alla loro cultura, alle loro esperienze e alle loro conoscenze spirituali………….. per cui le tecniche sono innumerevoli, ma si possono raggruppare in alcuni tipi fondamentali.
C’è un modo praticato da diverse persone che può definirsi laico razionale senza interferenze di carattere mistico-spirituale; consiste nel vivere il proprio dramma quotidiano portandolo alle estreme conseguenze interiori: chi lo pratica, racconta che la paura di vivere, la debolezza spirituale e il desiderio di autoannientamento, l’ansia, l’insicurezza e l’incapacità di autoaccettazione nei momenti più importanti della meditazione salgono al massimo livello, nasce come una lacerazione interiore, un annullamento quasi delle energie vitali; se però la persona non perde lo spirito di sopravvivenza durante la sofferenza e il dolore, può avvertire come uno scatto energetico che riporta la coscienza al livello di consapevolezza vitale, ritornano la vitalità e la speranza di vivere meglio per lo meno controllando le negatività e il pessimismo.
Io cerco di esprimere a parole il processo ma quando sento il racconto diretto dell’esperienza da chi la ha vissuta, è un’altra cosa; però avverto che manca in tale processo la presenza vivificatrice di quella energia che interviene e dà con continuità la speranza e la fiducia, quella energia che occorre imparare a risvegliare in noi e che ci unisce al tutto con calore e gioia (si prova qualche volta in momenti particolari).
Altro modo è quello di persone che non hanno grandi risorse mentali-spirituali, vivono il loro dramma d’istinto senza prenderne coscienza, se ne lasciano travolgere e coinvolgere senza opporre una consapevole difesa. Tali persone invocano, le ho sentite io, l’aiuto esterno di una forza divina che le aiuti, le sostenga e allevi i loro dolori (vanno in chiesa o seguono un maestro, un guru); sentono questa necessità ma non hanno la volontà e la determinazione di iniziare un percorso per risvegliarla in sé , come fanno altre che hanno compreso la necessità di tale intervento preparandosi ad accoglierlo con una certa consapevolezza.
Occorre, perciò, creare una condizione particolare nel cuore e nella mente con volontà e determinazione: sviluppare la fiducia e la speranza di superare ogni crisi di pessimismo, di sofferenza e di paura in qualche maniera, questa si manifesterà al momento giusto e del tutto personalmente.
Io ritengo che tale risveglio della energia, della forza, di questi tempi, vada provocato, altrimenti si rimane in balia delle forze oscure che sono alla base di ogni crisi ( che può diventare occasione adatta a crescere maturando).
Vediamo ora quali sono le premesse per risvegliare l’energia vitale psicofisico spirituale:
1) Il desiderio e la volontà di uscire dal disagio interiore e dall’inquietudine che causano sofferenze e paure; 2) la certezza che tutti noi abbiamo gli strumenti necessari a risolvere ogni problema; 3) riconoscere ed usare la funzione unica e specifica del pensare, che ti fa dire: Io sono ciò che penso, è la chiave di volta per ogni iniziativa di cambiamento e trasformazione.
Seguiamo, come esempio, una possibile esperienza di sofferenza e di dolore, di paura e angoscia, non è difficile trovarla perché la quotidianità ne offre a tutti in quantità.
La prima operazione che occorre fare è prenderne consapevolezza cioè cercare di analizzarla scoprendone le cause, gli aspetti diversi, le componenti fisiche e psicospirituali, insomma farne un quadro il più possibile preciso per stabilire che tipo di intervento usare;
la seconda, pensare continuamente con forza e positivamente la situazione ideale che risolverebbe il problema, l’esperienza, cioè vivere mentalmente l’esatto contrario, al positivo, dell’esperienza di sofferenza e di dolore, quindi un’esperienza di gioia e benessere, figurarsela nella mente cercando di entrarci dentro, di viverla con calore e sentimento.
Potrebbe sembrare un processo cervellotico ma decisamente non lo è, perché ci vengono in aiuto le formule di autoterapia che mettono in moto tutte le energie affini (legge di attrazione); ripetere continuamente visualizzando l’esperienza positiva: sono forte, sereno, potente, sto bene e mi sento bene oppure tutto è a mio favore, sono soddisfatto di quello che sono e che ho, (qualcosa di positivo senz’altro ce lo riconosciamo e qualche possesso ce lo abbiamo), sono grato alla vita ………significa suscitare forze nuove e risanatrici.
La critica più diretta e immediata a questo tipo di autoterapia è la seguente: quando non ci sono tensioni o dolori fisici particolarmente forti o problemi troppo coinvolgenti, va bene ma quando si vive in piena crisi o in una sofferenza fisica debilitante è molto più difficile; comunque, ripetere le formule appropriate con un esercizio costante, crea una forma di prevenzione e autodifesa.
Tuttavia, in questi tempi storici, siccome lo scorrere dell’esistenza si è molto accelerato e le prove-sfide, come le occasioni di arricchimento interiore, aumentano sempre più costringendo a decisioni improvvise e ad affrontare esperienze travolgenti e difficili, anche le difese psicospirituali si devono adeguare alle nuove esigenze.
Allora si deve fare un discorso molto concreto: poiché ormai si è capito che ognuno di noi, aldilà del proprio livello di crescita che può essere anche alto, ha necessità di un intervento energetico efficace di sostegno e di aiuto, di sostentamento e illuminazione, è consigliabile, in particolari momenti della giornata, rivolgere una richiesta d’aiuto energetico (preghiera) ad alte entità, cristiane o di altre religioni: angeli custodi, arcangeli, santi, Cristo-Gesù, padre Pio, Cristiano Rosacroce ecc……. non perché risolvano loro i nostri problemi ma perché ci diano la forza e la possibilità di essere noi, sostenuti e rinvigoriti dal loro aiuto, a trovare le giuste soluzioni e lo stato d’animo di consapevole accettazione di ogni situazione e problema.
E’ fondamentale per rafforzare la nostra libertà interiore e la capacità di amare, pregare per diventare più forti e capaci, noi dobbiamo con la massima umiltà crescere e maturare.
Si viene a creare una viva e molto efficace situazione: come i nostri figli, quando vanno in palestra o alla recita a scuola, hanno dietro lo sguardo attento e protettivo e i consigli dei loro maestri, che li aiutano ma non tolgono loro lo sforzo personale di fare l’esercizio o recitare la parte cioè l’esperienza, così anche noi possiamo imparare a pregare rivolgendoci, ad esempio, a Michele Arcangelo, se abbiamo un’impostazione mistico spirituale cristiana o ad un avatara indiano o ad una corrispondente sorgente energetica che chiameremo energia universale, se non vogliamo coinvolgimenti mistico-religiosi.
Ho dato due preghiere quasi simili ( una ispirata all’esoterismo cristiano, l’altra alla energia universale), a diverse persone che obiettivamente non hanno tempo né forma mentis per seguire esercizi o recitare formule o altro, ma sentono una spinta, un’esigenza a collegarsi con il divino in sé direttamente per accendere la fiducia nelle forze morali e spirituali, come l’amore e la condivisione, l’accettazione e l’ottimismo che trasformano effettivamente un individuo in una persona positiva capace di affrontare il presente costruttivamente con uno sguardo sempre in alto verso il cielo e nel proprio cuore, con notevoli risultati positivi.
Ecco le preghiere:
Preghiera a Michele Arcangelo per ottenere la forza
Michele Arcangelo, ti invoco con umiltà e devozione:
sii costantemente presente nel mio cuore e nella mia mente
con la tua divina luce di verità e amore;
aiutami a capire e a realizzare i processi spirituali che mi aprono
all'energia di bellezza
giustizia e amore, base di una vita gioiosa e serena, consapevole e fattiva;
accendi nel mio cuore la fiamma della condivisione, dell'accettazione e del perdono totale di me stesso e degli altri; fa' che ogni momento della mia giornata possa diventare un'occasione per creare e spandere l'amore, la libertà, il rispetto e la verità con entusiasmo e gioia.
Arcangelo Michele, guidami, illuminami e sostienimi con la tua infinita energia di luce e amore durante il lavoro su me stesso e dammi la forza, la fiducia, la speranza e l’amore.....
Padre nostro.........
FORMULA DI CONNESSIONE ALLE ENERGIE UNIVERSALI
Potenti energie universali di amore e verità, aiutatemi a capire e a realizzare i processi spirituali, che sono alla base di una vita serena, consapevole e costruttiva; accendete nel mio cuore e nella mia mente la fiamma della condivisione, dell’accettazione e del perdono di me stesso e degli altri, diffondendo amore, libertà, verità e rispetto con entusiasmo e gioia; suscitatemi la forza della fiducia, della positività, della speranza e dell’amore,
MI SENTO TOTALMENTE CONNESSO
Ecco alcune formule di autoterapia mirate per riacquistare serenità, sicurezza e forza:
1) Sto bene, mi sento bene, il mio corpo e la mia mente sono in perfette condizioni di salute psicofisico spirituale, vigore ed efficienza per raggiungere un sano e pieno equilibrio; sono grato/a (all’IO SONO) per tutto ciò che sono e che ho.
2) Ho fede incrollabile nelle mie potenzialità e capacità di realizzare progetti e aspirazioni, sogni e desideri con entusiasmo, determinazione e professionalità.
3)Affronto eventi e rapporti quotidiani come occasione per rafforzare la volontà di sentirmi sereno/a e soddisfatto/a di quello che sono e che faccio, libero/a da ogni condizionamento; ho coraggio, forza morale di amore, positività e creatività per affrontare e superare tutte le prove quotidiane.
3) Il bene e l’amore, il vero e il bello sono al centro dei miei interessi più profondi che cerco di realizzare con umiltà e disponibilità impersonale.
4) Vado sempre più sviluppando accettazione, rispetto e stima per me stesso/a e grande fiducia nelle mie capacità e potenzialità; mi sento calmo/a gioioso/a, creativo/a e sicuro/a che tutti mi vogliono bene.
6) Apro il mio cuore e la mia mente alla calda energia di amore, sono sempre più positivo/a, disponibile e attivo/a nell’accettazione e nella comprensione perché tutto ha un senso, perciò sono disteso/a e fiducioso/a.
7) Vivo la mia vita con entusiasmo apprezzandone ogni attimo; rafforzo in me positività, ottimismo, gioia di essere vivere ed amare la vita con consapevole equilibrio.
8) Ogni evento e situazione anche negativa è per me occasione per sviluppare coraggio e intraprendenza, sicurezza, fiducia ed entusiasmo.
N.B. Le formule vanno recitate con molta naturalezza, 15-20 volte una o due volte al giorno. Scegli quelle che più si addicono alla tua attuale situazione interiore e poi continua con le altre.
( Chi volesse approfondire l’autoterapia, può leggere i blog di gennaio, febbraio e marzo 2011 sempre su: http:// humanus-nuova energia.blogspot.com )
Desidero concludere questo discorso con il lettore con una riflessione, suggeritami dall’esperienza, che molte volte mi è capitato di fare: se una persona piena di problemi che creano sofferenza e paure, non si decide a fare qualcosa per risvegliare in sé l’energia, la forza che l’aiuti, è segno che non è pronta, non è matura per cui deve ancora soffrire per arrivare ad esaurire quelle conseguenze karmiche che la condizionano però facendola maturare. Arriverà anche per lei, al momento giusto l’occasione per iniziare un qualcosa che le farà capire l’utilità delle formule e/o delle preghiere. Siamo tutti destinati ad arrivare alla nostra autorealizzazione, chi prima, chi dopo…….!!! L’importante è darsi da fare!!!
P.S. Se non ti disturba, gira l’articolo a chi credi sia interessato a leggerlo!
domenica 1 maggio 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)