Blog giugno 2011
IMPORTANZA E LIMITI DELLA CULTURA
Viviamo in un periodo storico in cui la cultura, in senso generale, è indispensabile per conoscere ed esplicare tutte quelle funzioni che ci consentono di vivere un’esistenza così piena di nuovi desideri, esigenze, necessità, doveri ma anche diritti.Però, essa tende a diventare sempre più settoriale e specialistica, quando diventa conoscenza, assumendo aspetti nuovi, una volta impensati; basti pensare alle conoscenze scientifiche e tecnologiche che è impossibile possedere tutte, in quanto ogni giorno aumentano di quantità ma non sempre di qualità.
In tutti i campi conoscitivi i limiti vengono sempre superati ma rimane spesso un vuoto, talvolta un abisso da colmare con qualcosa di diverso, cioè con una conoscenza ( un mio maestro di vita la definiva, cultura che trasforma e opera dei concreti cambiamenti) diretta a scoprire le qualità o i difetti di un individuo e i segreti profondi dell’esistenza umana, che possono permettere a chiunque lo voglia di diventare una persona autonoma spiritualmente, capace di accettare e comprendere la propria vita e soprattutto di migliorarsi per migliorarla.
Quando, ad esempio, si assiste ad una conferenza o si legge un articolo o un libro su un determinato argomento anche interessante di qualsiasi genere, si è attaccati anzi bombardati fino a frastornarci, da una tale marea di notizie e informazioni che, per ricordarle tutte o quasi, occorrerebbe una memoria da elefante ( ci aiuta la capacità di prendere appunti); ciò avviene specie quando i temi trattati non toccano o non coinvolgono direttamente la parte interiore dell’ascoltatore cioè non trovano corrispondenza con i sentimenti, le emozioni e quei pensieri che accendono una luce, aprono uno spiraglio nella conoscenza di sé o di qualche dubbio esistenziale.
Credo che tutte le persone sensibili e consapevoli abbiano capito che nell’universo senza limiti della cultura-informazione attuale in tutti i settori, dallo scientifico-tecnologico, allo spirituale-filosofico, religioso, letterario ecc. occorra fare dei “distinguo” molto attenti e ragionati per controllare il flusso senza fine delle nozioni, delle informazioni, dei concetti che altrimenti travolgerebbero il lettore in un vortice senza tregua di notizie che gli tolgono la pace e la serenità; il cervello, la mente vengono assaliti da immagini suscitate dalla lettura o dall’ascolto di parole, anche di persone autorevoli, che creano malessere, disagio e paure: il programma Voyager con supporti scientifici autorevoli ha comunicato che la Terra, nel 2030, potrebbe essere colpita da un grande meteorite con conseguenze disastrose; la corrente catastrofista del 2012, afferma che la Terra sarà oggetto di grandi sconvolgimenti e calamità e via dicendo…….per citarne solo alcune.
Quello di discernere con attenzione il senso delle parole e delle immagini, è il compito che spetta a chi vuole capire e fare proprie quelle conoscenze che hanno una certa risonanza nel proprio mondo di pensieri, sentimenti ed emozioni e creano una curiosità, un interesse e un impulso ad approfondire e a mettere in pratica quanto appreso per operare una seppur lieve trasformazione nel modo di pensare, sentire e agire.
Infatti, ritengo che di questi tempi occorra seguire con interesse attivo un tipo di cultura che trasformi, che crei un rinnovamento nel rapporto con se stessi e con gli altri, nulla poi vieta che per curiosità o altro si possa seguire qualsiasi tipo di nozioni, informazioni e idee che soddisfino la mente o quei desideri inconsci che tutti abbiamo; conosco persone, anche di un certo spessore spirituale, che nei momenti di relax leggono libri gialli o di avventura o addirittura fumetti, servono talvolta ad una certa controllata distrazione.
Io non voglio essere specialistico o settoriale nel senso di consigliare solo un determinato tipo di letture, però ritengo giusto suggerire a chi ha desiderio di rinnovarsi, di migliorarsi e di approfondire la conoscenza di se stesso e dei perché profondi dell’esistenza, la lettura di quei libri, articoli, siti internet (ce ne sono un’infinità) che trattano temi e problemi e argomenti inerenti allo sviluppo spirituale individuale; una volta fatta la scelta dell’indirizzo conoscitivo più affine ai propri interessi e desideri, occorre seguire qualche consiglio che nasce da lunga esperienza: 1) va bene l’entusiasmo iniziale, esso nasce quando c’è affinità per ciò che si legge o si ascolta, quindi sforzarsi di capire in quale direzione rivolgere l’attenzione e l’impegno e quali aspetti personali richiedono di essere conosciuti, approfonditi e quindi sviluppati; 2) partendo dalla conoscenza di se stessi (fondamento essenziale per progredire) formulare un semplice programma di base per operare alcuni cambiamenti nel modo di pensare, sentire e agire, perché altrimenti non si arriva a risultati concreti validi e duraturi; 3) quindi sforzarsi di fare esercizi cioè pratica di autoterapia, di preghiere mirate o telementazione, di meditazione……
A questo punto occorre fare una riflessione molto profonda e mirata per giustificare a pieno l’eventuale impegno nello studio e nella pratica di quelle persone che sentono ormai arrivato il momento irrinunciabile di iniziare un lavoro per migliorarsi, quel lavoro che trasforma l’individuo da semplice persona che può essere condizionata dagli eventi quotidiani, che subisce il dramma quotidiano, i rapporti relazionali conflittuali, in una persona che tenta almeno di diventare attrice-regista della propria vita. Tali individui sentono che qualcosa si modifica in loro anche dopo una semplice lettura o un ascolto apparentemente causale di qualche discorso e perciò si attivano.
Mi rivolgo in particolare a tali persone, sono sempre più numerose, esortandole a non demordere, a non mollare questo interesse ma ad andare avanti con determinazione e costanza facendo pratica cioè esercizi mirati allo sviluppo di certe qualità e doti con umile perseveranza che alla fine, come la goccia d’acqua, perfora ogni resistenza e ripaga con la certezza di avere capito e ottenuto qualche risultato; gli esercizi possono essere praticati anche con non troppa pignoleria cioè non devono diventare un impegno ossessivo, sia ben chiaro.
Seguo da anni una massima di saggezza molto profonda che mi comunicò il mio maestro: un passo sulla via della conoscenza e tre passi sulla via della realizzazione, della pratica, dell’esercizio costante, così si raggiungono risultati sicuri.
Il successo in qualsiasi campo, fisico materiale o spirituale, dipende oltre che da una certa propensione karmica, per una buona percentuale dalla volontà, determinazione e perseveranza fiduciosa in ciò che si decide di fare. Molta gente prende fuoco sentendo o leggendo certe notizie, informazioni e verità riconosciute ma il fuoco si spegne presto se non lo si alimenta con umiltà e tenacia; tutte le persone che hanno ottenuto successo nella vita, se si raccontano, affermano che alla base dei loro successi c’è volontà, determinazione, sacrificio e tenacia di fronte a qualsiasi insuccesso o smarrimento.
Dalla volontà mirata al rafforzamento della propria identità si può misurare il valore di una persona. E’ valida qualsiasi azione, anche se saltuaria, di apprendimento, di interessamento alla cultura, perché rappresenta un seme, che prima o poi alimentato anche con poca acqua, germoglierà.
Conosco molte persone, che in gioventù si sono lasciate sfuggire occasioni preziose per coltivare la loro cultura spirituale, da mature ricercare con grande impegno, come per riparare e riempire un vuoto creatosi nella loro esistenza per molteplici ragioni, conoscenze e attività spirituali tali da recuperare il tempo e le occasioni perdute.
Molte persone adulte di terza età si vedono frequentare seminari, corsi e incontri armate di registratori o blocchi per appunti per catturare finalmente ciò che per loro è un nutrimento spirituale molto importante.
Riflessioni: C’è da fare una constatazione un po’ amara, che potrebbe bloccare entusiasmo e creatività, se non si conoscesse la sottile azione delle forze ostacolatrici (Arimane) che, quando si trovano di fronte ad un individuo intenzionato a impugnare la propria vita spirituale, gli inviano le prove più difficili e svianti: molte persone, pur riconoscendo la validità e l’utilità di certe verità, non si sforzano di fare esercizi adducendo mille motivi, giusti e concreti che però distolgono e ostacolano il lavoro su se stessi; ma la libertà interiore, il cammino verso la propria sicurezza interiore, verso la propria autorealizzazione costa fatica e sacrifici ma ripaga a lungo con profonda serenità e soddisfazione.
Lo scopo di questo mio semplice e forse un po’ strano articolo è quello di spingere le persone che sentono qualcosa dentro, un desiderio di rinnovamento e di trasformazione, a rimboccarsi le maniche e a fare esercizi dedicando qualche minuto del loro tempo, come per un hobby, a recitare qualche formula, qualche preghiera, a leggere qualche pagina di saggezza, insomma a fare qualcosa per il loro bene spirituale; sicuramente avvertiranno qualche effetto positivo………..
mercoledì 1 giugno 2011
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