venerdì 1 giugno 2012

blog giugno 2012




Blog giugno 2012

UN’ALTRA VIA DI AUTOREALIZZAZIONE





Questa di cui vi parlerò è una via di autorealizzazione interiore adatta a coloro che non sentono alcuna attrazione o interesse per la conoscenza esoterica o per le varie religioni e dottrine o per altre tecniche e metodi di crescita e sviluppo, perché non hanno tempo a disposizione per studiare o perché vogliono risposte immediate e concrete alle proprie problematiche senza tanta fatica e anche agli eterni insoddisfatti che non sanno cosa fare delle infinite occasioni che la vita offre loro non essendo capaci di sfruttare le loro mille potenzialità che giacciono sopite nell’inconscio. La vita può dare le più alte soddisfazioni ma occorre capire come e quando.

             E’ una “via” molto adatta allo spirito dei nostri tempi, età dell’Acquario=sviluppo dell’anima cosciente, per risolvere i problemi quotidiani indipendentemente dalle richieste karmiche che impegnano gli individui nella lotta per l’esistenza materiale e per la ricerca di sicurezza interiore, al fine di affrontare con consapevolezza tutte le prove della vita. Se verrà seguita e sperimentata con continuità, potrà favorire nella realizzazione di sé e dei propri ideali evolutivi, tutti coloro che si sentono distratti e impossibilitati a studiare, a meditare e a seguire pratiche e riti vari.

Per sviluppare la dinamica di questa via prenderò le mosse da un particolare aforisma, che dice:  “Uomo, vivi ogni attimo dando il tuo massimo contributo ad ogni richiesta che il Karma t'invia, con amorevole e consapevole disinvoltura per amore dell'azione stessa, senza contaminarne la sua essenza eterna, senza alcun condizionamento e senza evadere dinanzi alle richieste troppo pesanti”=Vivi l’attimo presente dando il meglio di te.

Vivere l’attimo senza contaminarne l’essenza eterna, senza evadere dalle richieste, senza lasciarsi condizionare dalle influenze delle potenze dell’ostacolo, come recita l’aforisma, significa vivere con pienezza il presente, disciogliendo pentimenti, rimorsi e condizionamenti dal passato e vincendo la sottile tentazione di proiettarsi nel futuro, per scusare la propria impotenza e incapacità presenti.

         Solo così  sarà concesso di ritrovare la vera libertà interiore e di sperimentare il senso dell’eterno che annulla la separatività, nel tempo e nello spazio (non è solo una esperienza mistica) penetrando nello stato di coscienza in cui tutte le problematiche umane assumono il loro giusto valore senza condizionare la vita psicomentale.

          Per comprendere più a fondo il significato dell’aforisma, desidero richiamare l’attenzione su alcuni aspetti del vivere quotidiano, campo di applicazione di questo strumento, che tutti indistintamente dobbiamo affrontare.

Ogni mattina uomini o donne, ragazzi o ragazze, vecchi o bambini, devono per naturale esigenza compiere una serie di azioni rivolte al proprio corpo fisico: lavarsi, radersi la barba, truccarsi, vestirsi e fare colazione, prime e indispensabili necessità; poi uscire, guidare o prendere mezzi pubblici, intrattenersi con persone per lavoro o per studio o per obblighi sociali, telefonare…..… azioni quasi sempre ripetitive, compiute con scarsa consapevolezza dell'atteggiamento che si assume nel farle.

          Si mangia a casa o fuori in fretta, distratti pensando ad altro, anche quando si fa sesso spesso lo si fa per abitudine senza un certo impegno, calore e creatività, proiettati verso altre esperienze; si finisce col perdere contatto con se stessi e con l’altro. Nasce l’alienazione.

          Se tutto questo agire fosse osservato dal nostro Io Superiore, scaturirebbe un duro giudizio che sarebbe all'incirca questo: “ Povero individuo! Assente, non consapevole di essere vissuto e sventolato al pari di una marionetta, senza identità e coscienza, totalmente offuscato da forze che ancora non è in grado di conoscere”. Pesanti gli effetti: non è in grado di riconoscere il significato di eventi anche gravi e condizionanti la propria vita e di cogliere al volo le occasioni importanti, che danno nuovi significati all’esistenza; non dà importanza alle esperienze vissute, che analizzate ed esaminate con cura esprimono messaggi e informazioni sui propri Ego psicologici per trasformarli positivamente.

           Infatti, è diffusa questa abitudine: dopo aver vissuto una qualsiasi esperienza, si cancella ogni ricordo della medesima, si dimentica, si oblia per paura di ritornarci su, quando, viceversa, si dovrebbe analizzare ed esaminare con il preciso intento di scoprire alcuni aspetti di se stessi, i vari Ego che formano ogni entità umana. Tale tendenza generale a non "autosservarsi" da Io Superiore preclude ogni minima crescita ed impedisce di scoprire  la molteplicità di ostacoli ed impedimenti consci ed inconsci ad una totale apertura e partecipazione alla vita, che esistono in noi stessi.

Come attuarla?   Cosa fare per iniziare a percorrere questa via semplice ed efficace di autorealizzazione?

           Suggerisco all'inizio di continuare a fare tutte le azioni che normalmente si compiono quotidianamente, ma subito dopo qualche istante o la sera, passarle in rassegna, vagliarle, comprenderle, illuminarle, e quindi, giudicarle a confronto di un modello di azione perfetta, esente da ogni possibile contaminazione in modo da scoprirne il senso, il limite e la qualità.

         E' necessario provare e riprovare incessantemente fino al punto che l'autosservazione diventi una vera tendenza, una piacevole abitudine acquisita.

         Nell'osservare quanto si svolge nella propria sfera interiore quale attività dei propri ego psicologici, nel diventare consapevoli delle loro spinte ad agire con l'interesse di ottenere vantaggi materiali (Arimane) o un accrescimento egoico dall'azione compiuta o viceversa, nel preferire la rinuncia ad agire (Lucifero), si risveglia quella Coscienza Superiore che già in sé esprime una nuova risvegliata coscienza, vera identità di ogni individuo.

         A questo punto possono nascere delle domande: perché la maggior parte degli individui, quando la sera si preparano per dormire, alla fine delle loro attività si sentono scontenti, insoddisfatti, spesso pieni di ansie e tensioni, rimorsi…….?   Perché moltissimi giovani si drogano o si stordiscono nell'ascoltare musiche ossessive o correndo con le auto o le moto ad alta velocità?  

Ognuno potrà essere in grado di scoprirlo, se azionerà il meccanismo dell’autoconsapevolezza risvegliando la sua vera identità assopita. Ad una indagine obiettiva scoprirà  sempre presenti nella sua sfera psicomentale, le due spinte ostacolatrici: quella che si rivolge al mondo materiale prendendo per fine tutti quei processi, che la logica dell'avere suggerisce: pensieri comportamenti, atteggiamenti adatti ad ottenere vantaggi materiali (Arimane) o quella opposta  che spinge ad agire con il preciso fine di sentirsi accresciuti egoicamente oppure a rinunciare all’azione per debolezza o per paura di delusione (Lucifero).

Perciò la insoddisfazione, la scontentezza, il senso di non realizzazione, l’ansia e la paura…  rivelano allo sguardo cosciente delle carenze: evasione dalle diverse richieste e responsabilità che l'attimo richiede quale strumento del Karma o azione per ottenere, costi quel che costi, i frutti materiali o morali della sua attività;  perciò, ogni individuo dovrà tramite l'autosservazione scoprire le cause del suo malcontento.

         Il modo più efficace e concreto per dissolvere il malcontento è proprio la consapevolezza che risveglia la coscienza e la progressiva capacità di disidentificarsi dagli Ego che compongono la psiche umana.

         Purtroppo si deve fare una dura constatazione: la maggior parte delle persone non riesce a vivere totalmente l'attimo presente né tanto meno ad analizzarlo, perché si lascia condizionare dal suo passato (in quanto non vive il presente) o si proietta nel futuro, per sfuggire alla sua incapacità di dare il suo massimo contributo e, per massimo contributo, si intende un agire  tanto disinteressato e distaccato dai frutti che ne possono scaturire, quanto pieno di entusiasmo e finalizzato ad una crescita personale.

        Questa "via", tra le tante possibili che ogni individuo può percorrere, non richiede altro che una continua e costante presenza di sé a se stessi, una capacità di controllo e dominio sui vari Ego Psicologici. Ciò significa che la nuova Coscienza risvegliata deve abituarsi a guidarli, disciplinarli e soprattutto a stimolarli a dare il meglio di se stessi.

 Tale comportamento non può che procurare una immensa e serena armonia e rafforzare questo nuovo rapporto stabilito tra coscienza risvegliata ed Ego Psicologici da educare e guidare, sempre più simile a quello tra maestro e discepolo, padre e figlio, consigliere e amico, guida e principiante, per dare agli Ego una reale possibilità di "sperimentazione", specie là dove il Karma non offre le occasioni e le condizioni adatte e favorevoli. 

L’individuo impegnato in tale via dovrà solo ed unicamente cercare nel  profondo della sua psiche e della sua mente di stabilire un fiducioso, costruttivo e funzionante rapporto con se stesso da dove attingere nei momenti di grazia impulsi, motivazioni e ideali costruttivi.    

   Perciò, chi vuol migliorare il proprio Karma ed evitare di sperimentare la morte dell'anima, la disoccupazione interiore, la paura e la demotivazione, la noia, la pigrizia e l'apatia, l'indifferenza…… dovrà penetrare ed afferrare la forza del pensare vivente e compiere per libera scelta qualsiasi azione anche la più insignificante, per diventare strumento attivo o, se si sentirà più maturo e pronto, potrà immettere in ogni attimo azioni libere da ogni possibile contaminazione e quindi da ogni eccessivo attaccamento ai frutti che ne possono scaturire, siano essi materiali o morali.

Non hanno importanza alcuna i credo religiosi, dottrinali e morali, ciò che importa è la fiducia in sé, da cui parte la volontà di concretizzare e materializzare il proprio contenuto morale, e la positività, l’ottimismo che evidenziano e valorizzano gli aspetti positivi, anche minimi, che meritano di essere riconosciuti e vissuti.

      Quindi, questa "via di autorealizzazione", esaminata attentamente alla luce della Legge del Karma, della reincarnazione e dell’energia cosmica, è da ritenersi perfettamente valida, perché chi la segue deve concentrare ogni suo sforzo per dare in ogni attimo il migliore contributo possibile alle varie richieste che riceve; ciò gli permetterà  di saldare i debiti contratti in precedenti vite che il Karma ripresenta tramite eventi, situazioni e vari rapporti con persone e cose (quanto si riceve e si dà, è in stretto rapporto con tutto ciò che si pensò e si fece) ed inoltre gli consente di creare "nuove cause" di un migliore destino seguendo la legge dell’attrazione emanando i giusti pensieri positivi. 

L'atteggiamento giusto d'assumere verso la vita e verso se stessi non può che essere ispirato e stimolato da tre ben distinte forze cosmiche che si manifestano nell’intimo di ogni essere umano: il principio superiore (spirito), la forza Amore (anima) e la forza del pensare vivente o volontà o energia cosmica (corpo), che corrispondono alla triplicità o legge ternaria della vita (Pitagora), espressione della Monade Divina che regola la vita  della natura, dell’uomo e dei mondi.

Per percorrere tale via di autorealizzazione con naturale disinvoltura, occorre imprimere nella mente e tenerla costantemente viva e presente, una realtà ormai riconosciuta anche da una buona parte della comune opinione: l’individuo è l'unico responsabile, l'unico artefice di quel karma che sperimenta sistematicamente dalla mattina alla sera, sia di quello che incontra sul piano materiale: eventi, situazioni, condizioni incontri e rapporti…. sia dell'altro sul piano morale o spirituale: capacità, attitudini, qualità atteggiamenti, comportamenti…. per cui tutto ciò che un individuo pensa, sente, vuole ed agisce, viene registrato nell'invisibile libro del suo karma sulle colonne del dare e dell'avere portando con sé i conseguenti effetti positivi o negativi.

Da tale verità (fondamento essenziale della conoscenza esoterica accettata anche da coloro che pensano che l’individuo si faccia da solo) scaturisce una constatazione: che l’essere umano è schiavo, dipendente e debitore alla vita per quanto riguarda il suo passato (precedenti incarnazioni per chi crede alla reincarnazione o qualità del carattere negative per gli altri) ma può diventare al tempo stesso artefice e signore del suo avvenire; la via di autorealizzazione ne è uno strumento molto valido ed efficace, in quanto può creare le cause di un destino ottimale.

 

L’obiettivo finale, infatti, di tale via di autorealizzazione mira a far cessare ogni affannosa ricerca al di fuori di se stessi e a far scoprire nelle profondità dell’essere, potenzialità, pregi e capacità che per ignoranza o pessima impostazione ricevuta, si ignora completamente di possedere e che pazientemente esercitate danno serenità, sicurezza e uno scopo alla vita.

Perciò consiglio e stimolo ogni individuo a vivere l'attimo presente dando il massimo contributo possibile senza evadere dalle varie richieste, occasioni irripetibili offerte dal karma, per compiere azioni libere da ogni interesse troppo egoistico morale o materiale. La vita quotidiana è ricca di occasioni capaci di suscitare soddisfazione e  talvolta gioia e piacere, basti pensare a compiere le azioni più semplici: mangiare, lavarsi, camminare, comunicare…. con animo sereno, gioioso, grato e lieto per provare un senso di appagamento, di contentezza e godimento che aprono ad un rapporto di positività verso tutto e tutti. Provare per credere!!!

Occorre fare una riflessione molto importante, direi fondamentale per la giusta direzione della via da seguire: non è tanto determinante il tipo di azione da fare, dai grandi effetti in ogni campo e tale da attirare riconoscimenti, plausi e attenzioni, quanto lo spirito con cui si compie: posso spazzare la casa, coltivare l’orto o operare un malato in fin di vita, tenere una lezione di alta scienza con lo stesso atteggiamento di amore per l’azione stessa, con umiltà, piacere ed entusiasmo, gli effetti a livello energetico sono gli stessi, ciò che vale è la carica di positività e amore che impiego per fare qualsiasi azione; dal punto di vista spirituale sono la motivazione e l’energia del pensiero vivente che entrano nel circolo dell’energia universale con effetti non solo personali.   

 Quando ciò non è possibile, che si diventi perlomeno consapevoli di quanto non è ancora  possibile fare, paragonando le attuali azioni imperfette ad un modello di perfezione che tentando e ritentando si spera di realizzare.

Ritirarsi, quindi, nella roccaforte dell’Io per paura, circoscriversi per sdegno contro i mali della società non approda ad effetti concreti ed efficaci, solo la consapevolezza dell’autoanalisi, la fiducia in sé e la volontà di amore sono i validi strumenti dell’autorealizzazione accompagnati dall’entusiasmo, dal calore e dalla volontà creativa.

E’ sufficiente compiere in certi momenti, magari di malinconia o tristezza (mantenendo sempre il tipo di vita abituale), la più semplice azione con il cuore pieno di amore per sentirsi felici, soddisfatti e utili al mondo intero piuttosto che arrovellarsi il cervello per trovare la spinta all’azione eclatante da cui ci si aspettano vantaggi morali o materiali. La propria esistenza deve essere considerata sacra, unica e come un capolavoro d’artista innamorato dell’amore e della vita.



Esercizi



Le possibilità di esercizi sono infinite, quanti gli attimi che viviamo quotidianamente; tuttavia, è consigliabile scegliere durante la giornata alcune occasioni per sperimentare la richiesta e la realizzazione dell'attimo presente. Occorrono fantasia morale, autodeterminazione, libera scelta per cogliere l’idea e una capacità di concretizzarla in azioni.

I campi di applicazione sono tanti: il lavoro, lo sport, l’arte e particolarmente i rapporti sentimentali e personali, la crescita personale ..…

Esempi di esercizi: 1) in un rapporto sentimentale, in una situazione di contrasto, mi sforzo di controllare e dominare le reazioni consce ed inconsce di aggressione e di critica, di ribellione, fastidio e paura, vivo l’idea di chi crea armonia, serenità ed equilibrio, facendo trionfare la comprensione e l’amore per libera scelta: mi realizzo nella forza amore nella coscienza superiore.

2) In una situazione lavorativa, difficoltà di iniziare, dubbi e incertezze o ribellione ad ordini e imposizioni, con coraggio e fiducia prendo la decisione più giusta al momento e mi sforzo di portarla a termine con convinzione ed entusiasmo senza calcoli o pretese eccessive: la conclusione sarà una positiva esperienza di vittoria su me stesso e sull’ambiente che mi circonda;

3) lo stesso esercizio si può fare anche riguardo ad un problema di crescita personale: uscire da una situazione di stallo, accettarsi come si è, mancanza di fiducia in sé….. volontà, iniziativa e decisione rapida, entusiasmo e capacità di concretizzazione non devono mancare per sentirsi alla fine realizzati con sforzi e sacrifici ma soddisfatti.