Blog gennaio 2014
(seconda parte)
La legge del karma: unico strumento
per la trasformazione di se stessi
L’articolo che segue è tratto dal
libro “Il destino umano? Scelta e creazione libera e originale dell’individuo”
scritto da Mario e Walter Ramponi e pubblicato a puntate nel blog: ramponimario.blogspot.com,
dal 2006
Formazione del karma
Ora
cerchiamo di capire, con alcuni esempi, come
si forma il karma; è importante, perciò, analizzare innanzitutto con attenzione
tutti gli aspetti di azioni ripetute meccanicamente o coscientemente.
Osserviamo
e riflettiamo sull’esempio di un boscaiolo mentre svolge il suo lavoro: esso
crea due tipi di effetti, gli uni ben visibili sul piano materiale: cataste di
legna e trasformazione del paesaggio
naturale (dove c’era un bosco, ora c’è una radura), gli altri e sono quelli che generalmente sfuggono ad una osservazione
attenta, rimbalzano sulla persona fisicamente e psichicamente. Infatti, il
continuo sforzo ed esercizio gli formano col tempo una struttura fisica
particolare e una abilità, una capacità ed attitudine caratteriale a fare quel
lavoro sempre meglio: i suoi pensieri, sentimenti e la sua volontà sono
orientati verso tale attività e con la ripetizione si scavano come un sentiero
mentale lungo il quale scorrono le sue energie psicomentali che causano le sue
azioni.
Tali
effetti psichici e fisici che rimbalzano su chi agisce, già sono gli elementi
costitutivi del Karma.
Se esaminiamo tutti gli effetti delle
infinite azioni e pensieri, sentimenti ed emozioni che un uomo produce anche
inconsciamente e vive nella sua esistenza, abbiamo un’idea concreta del Karma individuale.
Le
abilità acquisite e la predisposizione a fare certi lavori divengono
caratteristiche ben precise di quell’individuo che non lo abbandoneranno più,
perché fanno parte del suo bagaglio psichico, del suo DNA spirituale che lo
seguirà sempre attraverso le vite, come gli effetti del suo agire sul piano
materiale, come un cagnolino fedele segue il suo padrone.
Analizziamo ancora l’esempio di una persona che si lasci
affascinare ed attrarre dalla bellezza dei suoni della natura, perciò si
avvicina alla musica che li esprime con armonia, inizia a studiarla
esercitandosi con uno strumento e, se lavora con impegno, lo userà con abilità
e con risultati piacevoli: produrrà un suono armonico che si può ascoltare e
gustare con i sensi fisici (effetto esteriore), dall’altra si creerà
un’attitudine e una sensibilità a cogliere e a penetrare nell’armonia dei suoni
(effetto interiore).
Anche un
individuo che fa buone azioni verso il prossimo, creerà
delle conseguenze concrete sul piano fisico, regalando vestiti, cibo e denaro a
chi ne ha bisogno e mettendo a disposizione anche le sue energie sul piano
psichico; perciò si formerà con la ripetizione delle sue azioni nel tempo una
precisa attitudine a fare del bene, che diventerà sua caratteristica personale,
come una predisposizione istintiva a sfruttare ogni occasione per fare del
bene. Esempi negativi: delinquenti assassini stupratori
inquinatori dell’ambiente e altri portano con sé una predisposizione negativa a
fare del male; essi hanno seminato abbondantemente pensieri e azioni in
una certa direzione, nel male, in quanto nulla fa parte del carattere di una
persona che non sia stato precedentemente pensato, agito e vissuto consciamente o inconsciamente
e attirato secondo la legge dell’attrazione.……
Da tali esempi si possono trarre
alcune regole sul meccanismo della legge del karma: l’essere umano crea con il suo pensare ed agire due tipi di cause e
riceve due tipi di effetti che si ripercuotono nella sua esistenza successiva:
alcuni sul piano materiale (karma esteriore) in rapporto alle azioni fatte; altri sul piano psichico (karma
interiore) in relazione ai pensieri,
sentimenti ed emozioni espressi e vissuti.
Se riflettiamo bene, non abbiamo fatto altro che applicare alla vita
fisica e psicospirituale umana per spiegarne alcuni aspetti più profondi, la legge di causalità, che regola tutti
i fenomeni naturali. Infatti, sarebbe
impossibile spiegare qualsiasi fenomeno senza ricorrere ad una corrispondente
causa; quindi, è impensabile che esistano per un essere umano degli aspetti,
come le caratteristiche psicofisiche e mentali, ed avvengano eventi esteriori, che non siano effetti di cause ben precise, anche se ignote a noi per
la nostra limitatezza.
GLI
STRUMENTI PER ACQUISIRE UN PERFETTO EQUILIBRIO
PSICOFISICO E SPIRITUALE
La
descrizione degli strumenti che servono a superare i condizionamenti karmici, (nel libro sono 13 gli strumenti che servono
a tale scopo) deve essere preceduta naturalmente dalla esposizione dei principi della legge del karma,
perché questa, volenti o nolenti, si manifesta in ogni momento del vivere
quotidiano: ciò non significa affatto che siamo sempre condizionati e
determinati nelle nostre scelte e attività di pensiero, di sentimenti e nelle
azioni, se siamo consapevoli e coscienti; ma
se non lavoriamo su noi stessi, cercando di penetrare nell’energia cosmica
pensante, fonte sostenitrice e ispiratrice del nostro essere, attraverso la
pratica degli strumenti che seguiranno, non illudiamoci, non supereremo mai i
limiti impostici dal karma.
Rispetto
della piena libertà e creatività individuale
Attenzione!! Non vogliamo parlare di determinismo
nel senso di negazione di ogni libertà dello spirito umano, ma vogliamo
semplicemente fare appello proprio alla libertà di scelta e alla creatività di
ogni essere, che da cosciente e
consapevole può crearsi il suo mondo, la sua moralità, la sua piena dimensione
e conquistare la sua identità.
Infatti,
la catena di cause ed effetti non è solo una monotona ripetizione, ma anche un
continuo fluire di cause nuove ed originali; questo è il vero fondamento e
senso dell’evoluzione. (vedi La vera libertà concessa all’uomo, nel
libro pubblicato nel blog)
L’energia
cosmica pensante=amore, circola in ogni essere ma particolarmente
nell’individuo libero e consapevole, capace di autodeterminarsi e di vivere
nella sua piena creatività.
Prima di
imparare a volere e ad agire liberamente in armonia della legge del karma o
dell’equilibrio, è necessario conoscere come si forma il karma individuale e
come si manifesta dinamicamente,
affinché il mediocre pensare ed agire non appesantiscano ulteriormente
il fardello karmico e invece la giusta conoscenza lo alleggerisca, rendendolo
più rispondente a quanto di meglio si desidera, e crei al contempo molteplici
nuove e positive cause.
Che si creda o no, le leggi del karma e della
reincarnazione, governano l’umanità intera sul pianeta terra ( la legge
del karma è la legge assoluta che regola tutti i mondi) e per tale motivo, una volta capite ed assimilate, possono fornire la
più ampia spiegazione di tutte le apparenti contraddizioni ed ingiustizie presenti
nella vita propria ed altrui.
Riteniamo
giusto affermare che la conoscenza delle due leggi fondamentali dovrebbe
eliminare almeno interiormente i motivi
di contestazione, di ribellione e di rabbia. Ciò non vuol dire che gli eventi
dolorosi e umanamente ingiusti non debbano essere affrontati con la dovuta
energia e con tutti i mezzi che come uomini e cittadini abbiamo a disposizione,
anzi “le prove” più difficili e pesanti della vita confermano l’esistenza e
l’azione di tali leggi, che solo con la consapevolezza e l’accettazione
diventano occasioni di trasformazione e crescita evolutiva.
Chi
risveglierà in sé l’IO SONO, si identificherà sempre più alla nuova coscienza e
se ne servirà come strumento di maturazione e di liberazione dalla costrizione,
dipendenza e condizionamento karmico.
Esempi di
formazione del karma
Ora
vediamo come si formano le caratteristiche acquisite di un individuo: capacità,
attitudini, qualità e tendenze, che costituiscono il suo bagaglio caratteriale
e come si attirano gli eventi e le circostanze sul piano fisico.
Ora
vediamo come si formano le caratteristiche acquisite di un individuo: Ricorriamo
all’esempio di una persona desiderosa di acquisire la conoscenza in un preciso
campo, per esempio, quello scientifico-naturalistico: essa comincia ad
interessarsi e ad informarsi su certi argomenti e problemi specifici dei
fenomeni della natura, si sforza di capire i concetti più profondi ed elevati
con lo studio e frequentando persone preparate e ambienti in cui si parla di fenomeni naturali
e di esperimenti, di calcoli e di aspetti della vita minerale, vegetale e
animale; vuole fare qualcosa e desidera farsi una cultura in quel campo, perciò il suo interesse diventa continuo
occupando e convogliando tutti i suoi pensieri ed energie fisiche e mentali
verso tale obiettivo.
Nella
vita attuale allargherà gli orizzonti della sua cultura, godrà di questi nuovi
interessi ma è molto importante capire cosa le succederà al ritorno nella vita
successiva.
I desideri profondi e
l’aspirazione continua ad acquisire la conoscenza scientifico- naturalistica si
trasformeranno, nel bagaglio delle sue qualità acquisite, in capacità di capire
facilmente idee, concetti e linguaggio difficili per altri e incontrerà
concretamente opportunità, occasioni per maturare, sviluppare ed esprimere tali
facoltà; la volontà di fare si
trasformerà in capacità di attirare condizioni favorevoli ad agire in
tale direzione; i pensieri ripetuti si trasformeranno in tendenze che lo spingono
ad approfondire quel campo di indagine e di conoscenza.
Il fatto che molte persone
manifestino precise capacità e tendenze e incontrino opportunità per agire,
significa che esse hanno già operato in quel campo e sono pronte
attraverso le occasioni che si
presentano, a far tesoro delle loro
attitudini e intuizioni istintive trasformandole in azioni concrete, ne
raccolgono, magari con qualche difficoltà, i frutti come opportunità di lavoro
e di riconoscimenti e, se hanno una
coscienza sviluppata, come maturazione interiore.
Quando incontriamo persone di
grande saggezza, capaci di trovare per ogni situazione di vita una spiegazione
e di consigliare il modo migliore per affrontarla e per ogni problema la
soluzione più consona; o individui di notevole competenza in un settore di
vita, dobbiamo pensare che le capacità, che magari invidiamo loro, sono la
elaborazione di numerose esperienze fatte in tal senso nelle vite precedenti.
Se poi vediamo persone che incontrano nel mondo fisico circostanze e situazioni
favorevoli che consentono loro di raccogliere con una certa facilità meriti e
riconoscimenti morali e materiali, come ricchezza, fama e notorietà, è segno
che queste sono almeno di una vita ancora più esperte e mature in quel campo,
perché raccolgono gli effetti di sacrifici, di lavoro costante, di esperienze
dolorose vissute e di volontà tesa inflessibilmente verso quell’obiettivo.
Quindi, ogni qualità, capacità e
conseguimento di risultati è frutto di lavoro, di esperienza anche dolorosa e
può essere acquisita da chiunque, purché lo voglia e lavori con concretezza e
volontà.
Allora, quando esprimiamo
giudizi di valutazione su noi stessi e sugli altri o quando ci lamentiamo del
nostro magro bagaglio di qualità, ignoriamo la legge del karma che restituisce
vita per vita quanto uno si è conquistato.
Omissioni e limitazioni
Come esistono principi attivi che
permettono di operare costruttivamente, esiste anche un aspetto mai considerato
in tutta la sua grande importanza e spesso trascurato: le opportunità di fare qualcosa e le facoltà non soddisfatte o non
coltivate si trasformeranno nelle vite successive in limitazioni anche fisiche
delle proprie capacità. Non coltivare
interessi e le facoltà corrispondenti, scartare certe opportunità e certe
circostanze favorevoli, equivale a far appassire dei rami della pianta-uomo; tutto quello che un uomo sente, lo
deve coltivare, magari a livello mentale, non lo deve far disseccare (è chiaro
che ci riferiamo a facoltà e interessi che non ledano i diritti e il rispetto
degli altri).
Superamento
del karma
Stare attenti a quelle affermazioni del
tipo: ma il karma non esiste, ora non agisce più……., sono semplicemente frutto di ignoranza
spesso voluta o di superficialità e leggerezza.
Quando si
afferma che il karma umano si può esaurire e superare, per chi conosce le leggi
del karma e della reincarnazione, significa ciò: ogni evento, situazione o rapporto deve essere capito nel suo
significato più profondo (consapevolezza) e vissuto fino in fondo con amore e
disponibilità, non deve essere evitato ma accettato come occasione irripetibile
per conoscersi e cambiarsi, solo così le forze che si mettono in moto
otterranno il risultato sperato: l’esaurimento degli effetti dell’evento
cioè il pareggio karmico e contemporaneamente la semina di nuove cause karmiche
positive, perché il vivere in tutte le sue implicazioni ed aspetti una
situazione, un evento o un rapporto significa pagare con sofferenza e dolore
gli effetti passati ed equivale a percorrere uno stretto cunicolo in galleria,
che poi sfocia in una via più larga piana e in piena luce dove si respira aria
pulita, se lo si è accettato e vissuto consapevolmente.
Gli
strumenti di cui si parlerà in seguito, hanno la funzione di identificare alcuni modi per iniziare la trasformazione e la
maturazione di se stessi.
Occorre fare però una
premessa fondamentale alla spiegazione del meccanismo con cui opera la legge
del Karma o del destino: essere ottimisti, positivi in tutte le occasioni,
nel profondo, pensarsi continuamente attivi e creativi, sicuri ed efficienti in
grado di risolvere ogni problema, sani fisicamente e mentalmente. Questo comportamento, pensato e vissuto nel
contesto quotidiano con continuità, porterà come conseguenza sia nel presente
che in vite future una predisposizione alla positività, creerà una struttura
psicofisicomentale sana, forte e protetta da tutte le cause di malattie
psicosomatiche.
Come
opera il karma
Lo stimolo
a modificare il modo di pensare e di essere, nasce dalla conoscenza del modo
come opera la legge del Karma che unica permette a chi ha volontà e
determinazione di intervenire attivamente e coscientemente nella formazione del
proprio destino futuro, elaborandolo secondo i seguenti principi :
1) aspirazioni e desideri profondi si trasformano in
capacità; se si desidera fortemente acquisire qualità e
attitudini e migliorare il proprio stato psicofisicomentale e sviluppare poteri
e facoltà, occorre plasmare coscientemente le energie sottili che sostengono i
desideri, le aspirazioni e gli intenti verso una meta: l'effetto nel tempo sarà
l'acquisizione di nuove capacità; il
bagaglio di tutte le qualità caratteriali, positive e negative, di un individuo
è appunto il risultato di tale processo conscio ed inconscio attraverso le vite
passate;
2) pensieri ripetuti diventano tendenze: soffermandosi
continuamente con il pensiero su un determinato argomento o soggetto di
qualsiasi genere o su un modo di essere, si plasmano le forze-pensiero in
maniera da creare come un solco attraverso cui scorrono le energie che formano delle tendenze, cioè una familiarità
e una predisposizione verso qualcosa; le persone che si esprimono con genialità
in un campo hanno coltivato interesse e pensato costantemente in quel senso; il
“genio” nel bene e nel male è il frutto di una costante ed intensa applicazione
ed attività in una determinata direzione. Chi
non ha tendenze né predisposizioni, è il risultato di vite vissute con apatia e
demotivazioni;
3) volontà di azione diventa azione sul piano fisico: volere
agire, immaginarsi in azione, efficienti, vedersi protagonisti di avvenimenti
come nei film, crea disposizioni a
concretizzare attivamente sul piano materiale le proprie idee;
4) azioni ripetute e indirizzate verso un determinato
obiettivo si trasformano in circostanze favorevoli alla loro realizzazione: fare con
continuità azioni finalizzate al raggiungimento di uno scopo significa crearsi
situazioni e condizioni che permettono e favoriscono la concretizzazione degli
scopi voluti; cosi' si spiega il successo anche strepitoso di individui nei più
disparati campi, quando "la fortuna ti bacia in fronte"; non sono più un fenomeno strano da
invidiare quelle persone che sono fortunate nel loro campo: cultura, potere,
lavoro, amore e altro, perché raccolgono i frutti dei loro sforzi e sacrifici
continui in molte vite precedenti;
5) esperienze
diventano saggezza, conoscenza acquisita, poi, se sono sofferte e dolorose si trasformano in
coscienza: chi e' saggio, sa dare consigli e sa interpretare la realtà
fisica e spirituale con sicurezza, dimostra che ha già vissuto quelle
esperienze, ne conosce tutti i processi, e' passato per tutti i gradini della
sofferenza e della conoscenza.
Nulla di ciò che si possiede come
bagaglio psicofisicomentale e spirituale è nato così per caso, ma è frutto di
lavoro più o meno cosciente, attraverso le vite e proprio da questa constatazione e conoscenza si possono prendere le
mosse per elaborare il proprio karma futuro, per gettare i semi di un cosciente
avvenire radioso e programmare (nel senso vero della parola, come già fanno
quelle persone che dedicano pochi minuti del loro tempo a pensarsi in una
determinata forma), le capacità, le
tendenze, gli strumenti psicofisicospirituali che si vogliono acquisire nella
vita successiva, ma con grande beneficio già nella presente, con una
intensa attività di pensiero e azione secondo gli schemi suddetti.
Il
segreto della propria realizzazione
Il segreto profondo e semplice
della trasformazione del proprio karma sta in questo: nello sviluppare con
continuità energie di amore attivo, contrapponendo il positivo al negativo, seguendo la legge
naturale che impone, per raggiungere l'equilibrio, una forza uguale e contraria
a quella in atto.
Di esempi se ne possono portare
moltissimi e tutti applicabili al vivere quotidiano: avverti fastidio, antipatia per
una persona, ebbene, emetti almeno un
pensiero, un sentimento di simpatia, di accettazione e comprensione di eguale
intensità a quello che senti istintivamente in quel momento, anche se non
riesci subito a tradurli in azione; pure verso situazioni, cose e ambienti
occorre modificare i quadri mentali negativi in positivi.
Una
determinata situazione potrebbe creare tensioni e malumore, ma se si è in grado
di modificare la primitiva impressione opponendo ad essa accettazione e
simpatia, immediatamente si prova equilibrio, distensione e una condizione
d'animo costruttiva che muta la condizione di determinato in quella di
determinante.
La
persona cosciente ha a sua disposizione questo strumento poderoso, la capacità
di creare, di sviluppare forze attive di amore ricorrendo alla fantasia morale,
(vedi La fantasia morale………nel libro citato ) in poche parole all'iniziativa cosciente della mente.
La stasi, il soffermarsi a
rimuginare sulle cose, la eccessiva riflessione che non si traduce in azione
immediata sono “le malerbe” che
vanno estirpate perché col tempo causano gravi malattie psicosomatiche.
Non
reggono più certe argomentazioni del tipo: non ho tempo, non ci sono le
condizioni adatte a fare certi esercizi.... ed altre scuse.
Il Karma, è bene chiarirlo una volta per
tutte, è come una casa fatta secondo i nostri intendimenti consci ed inconsci
ma nella quale possiamo muoverci liberamente quando e dove vogliamo.
Trasformazione
di se stessi
Siamo pienamente liberi di
iniziare l'opera di trasformazione di noi stessi come di costruire una nuova
casa in cui abitare più comodamente, non si pretendono effetti immediati ed
eclatanti ma la posa della prima pietra
e ogni tanto di mattoni, così la casa verrà su salda e sicura col tempo.
Le forze dell'ostacolo per
impedire che un'anima sfugga al loro potere, la intimidiscono, creando in essa
come un incantamento per mezzo di quadri mentali o forme pensiero di
difficoltà, d’illusione, d’impotenza, di paura, ma se essa ha la forza di fare
il primo passo nello sviluppo delle sue capacità creative latenti ed assopite,
potrà provare in alcuni momenti la gioia di una certa indipendenza dal suo
karma, proporzionata alle energie positive impiegate e soprattutto acquisterà
la certezza di essere in opera nel formarsi un destino favorevole e positivo.
E' questa
una convinzione che deve penetrare consapevolmente nel modo di pensare.
Il
giovane, che deve arricchirsi di esperienze, proverà più
piacere specialmente impegnando la sua volontà nel creare forze positive e nel
superare le prove corrispondenti che fortifichino il suo carattere e le sue attitudini, le capacità
e le energie; l'adulto, lavorando
sulle reazioni consce ed inconsce agli eventi quotidiani avrà la possibilità di
smussare e disciogliere tutte le negatività accumulate in anni di frustrazioni
e di esperienze vissute non nel giusto senso, cioè non illuminate alla luce
della consapevolezza e della volontà di risorgere alla vita.
Per avere una verifica della
propria capacità di vibrare positivamente agli eventi, ai rapporti quotidiani e
alle situazioni più difficili o pesanti, occorre provare la sensazione di
trovarsi nella corrente dei pensieri viventi, cioè di avvertire un flusso continuo di forze costruttive, di entusiasmo, di
vita e di gioia che fanno provare soddisfazione di tutto, perché il tutto
diviene pretesto alla creazione di situazioni nuove che sciolgono il blocco
delle energie, la stasi dei pensieri, la negatività dei quadri mentali.
Non sappiamo vivere la vita, la
sprechiamo illudendoci di aspettare qualche grande occasione, qualche evento
che ci soddisfi come un grande dono che scende dall'alto, ma lasciamo sfuggirci
gli attimi preziosi che formano l'eternità e le occasioni per sperimentare la
nostra creatività anche nelle forme più semplici: dire una parola positiva,
sorridere e fare una telefonata ad un amico,
una battuta umoristica e tante piccole altre azioni, significa essere
nel flusso della vita, specie se questo comportamento serve a creare gioia e a
spazzare via negatività.
Quindi le condizioni essenziali
per elaborare il karma futuro sono quelle di
vivere le richieste dell'attimo presente, sforzandosi di farne scaturire
forze nuove illuminate dalla consapevolezza e dalla conoscenza dei principi
esposti all'inizio; l'accettazione degli
eventi e delle situazioni più strane come prove essenziali alla propria
evoluzione; infatti, accettare senza ribellarsi significa sviluppare controllo e dominio su tutto
quello che può turbare l'equilibrio psicofisico e causare effetti negativi; mai perdere l'entusiasmo e rafforzare
l'amore e la fiducia in se stessi e nella propria vita, che deve diventare
il capolavoro, l'opera alla quale dedicare tutte le attenzioni ed aspettative; la certezza che il lavoro interiore che si
fa, crea degli effetti che si ripercuotono anche nella vita futura.
L’IMPULSO
CRISTICO
E LA LEGGE DEL KARMA E DELLA REINCARNAZIONE
Origine dell’impulso cristico
Quando si
parla della legge del karma occorre tenere presente un evento della massima
importanza per il pianeta terra: la discesa della più alta entità solare del
Cristo in Gesù di Nazaret, il più perfetto strumento umano adatto ad
accoglierlo. La sua infinita forza di amore, tramite l’evento del Golgota, si è
trasfusa particolarmente nelle coscienze degli uomini, dove è ancora assopita,
ed ha vivificato la legge karmica consentendo ad ogni individuo, se lo vuole,
di sperimentare la sua unica possibile libertà ed eternità, compenetrando di energia di amore ogni manifestazione ed
evento della sua vita.
E’ da considerare di estrema importanza il
fatto che in questo periodo “dell’anima cosciente” anche la volontà, la
saggezza, la conoscenza esoterica e ogni aspetto culturale dovranno essere
compenetrati di forza amore, come lo sono la fede e la compassione.
Se una persona che segue un sentiero
di conoscenza esamina obiettivamente i risultati ottenuti spiritualmente
professando una delle dottrine dei grandi maestri del passato: Buddha, Krishna,
Pitagora, Mani, Lao Tzè ecc…. capirà che nessun loro insegnamento può reggere
al confronto della grandiosa ed unica esperienza di realizzazione che si può
sintetizzare nella frase: “Non io agisco, ma il Cristo
in me” e nell’altra simile: “ Non io amo, ma l’energia amore dell’Io Sono fluisce per mio
tramite sulle creature del mondo incondizionatamente”. Ormai si è consapevoli che la saggezza del
passato è stata di preparazione al grande avvenimento cosmico del Golgota.
Chi
sperimenta realmente tale forza impersonale e universale, riesce a trascendere,
a disciogliere e a riassorbire nella sua risvegliata coscienza tutte le essenze
egoiche che corrispondono ai vari Ego psicologici che formano l’entità uomo.
Tutte le esperienze che una persona può
fare nel suo vivere quotidiano a contatto con la realtà sensibile e nei suoi
pensieri, sentimenti ed emozioni, improntati a tale energia cosmica di amore,
possono ritenersi senza alcun dubbio, le nuove cause di un radioso futuro
destino e di un miglioramento dell’attuale, seppur doloroso e pesante.
Se la
legge del Karma non avesse avuto il benefico influsso dell’impulso cristico,
non sarebbe consentito agli individui più maturi di trascendere i loro Ego per
innalzarsi alla forza del pensare e del creare viventi, espressione diretta
dell’impulso cristico. Chi vive con spontanea e naturale continuità tale
esperienza impersonale di amore cosmico, sforzandosi il più possibile di non
lasciarsi contaminare dagli istinti, impulsi e desideri dei suoi Ego personali,
rafforza notevolmente il rapporto con se stesso, cioè con la sua rinnovata coscienza,
stabilendo una relazione più intima e vigorosa con la legge del Karma, che
diviene strumento molto efficace di una crescita personale forte e duratura; ma
specialmente capirà ed userà l’aspetto più attivo ed efficace dell’energia
cristica: il perdono,
che spezza la catena delle connessioni karmiche e discioglie ogni egoità.
Il
perdono, forza liberatrice dal karma
Nasce la domanda:
come si inserisce la forza del perdono nella legge del karma?
Innanzitutto
è necessario spiegarne il significato più profondo e sostanziale: perdonare
non vuol dire soltanto non vendicarsi o non reagire malamente a certe azioni né
sostituire a certe reazioni violente e aggressive modi gentili e garbati, se
poi nella mente e nel cuore persistono sentimenti di rifiuto e risentimento, di
fastidio, astio e disgusto.
Il vero significato di perdono è contenuto
nell’etimologia della parola: per-donare,
cioè donare attraverso, al di là dei torti subiti e dei sentimenti feriti di
qualche Ego particolare, donare malgrado ciò, stima e affetto,
considerazione e fiducia, comprensione e benevolenza.
Il
perdono in sé esige anche la cancellazione totale dell’offesa e il ripristino
della condizione serena e normale della coscienza prima dell’offesa ricevuta.
Infatti, chi perdona non dovrebbe identificare l’offensore con l’errore, la
mala azione commessa; ciò richiede una reale capacità di comprensione verso il
colpevole, perché è contrario al vero spirito del perdono dimenticare o annullare
gli aspetti positivi umani e apprezzabili del colpevole, che sono la più vera
espressione del suo Io.
Chi invece conserva risentimento, rancore e
desiderio di vendetta, è vittima di se
stesso, perché non riesce a controllare le forze più basse che si insinuano
istintivamente e subdolamente nella sua coscienza spingendolo alla vendetta. Tali sentimenti e impulsi indistinti
lesionano e distruggono l’energia vitale profonda e l’equilibrio totale
dell’individuo.
Risulta,
infatti, da indagini eseguite a livello psicofisicomentale da medici e
ricercatori specie delle medicine alternative, che spesso la causa di gravi
malattie che distruggono l’organismo (tumori ecc..), è da ricercarsi in
continui e costanti stati d'animo di rabbia, di astio e di vendetta contro
persone o contro la vita; i sentimenti di odio o di malanimo creano l’effetto
boomerang, ottenendo il duplice risultato di danneggiare seriamente chi li
emette e chi li riceve.
Sarebbe
invece importante e costruttivo vivere fino in fondo l’esperienza del perdono
sviluppando con serena e obiettiva imparzialità la consapevolezza delle
probabili cause, da ricercarsi anche nelle precedenti vite (karmiche), che
hanno provocato l’offesa.
E’ molto saggio, infatti, porsi una domanda quando
riceviamo un’offesa: “Sono proprio del tutto innocente ed estraneo anche nel
profondo inconscio?” Noi ce la poniamo e spesse volte la risposta non è assolutamente affermativa, perché
avvertiamo un sottile e nascosto coinvolgimento che sfugge alla coscienza nel
momento della rabbia o del dolore.
Effetti
positivi del perdono
Ora
è molto importante capire come l’azione del perdono influisca sul karma
individuale e altrui e quanto sia altrettanto rilevante riparare immediatamente
ad un torto o ad una offesa fatta verso qualcuno, quindi il perdono attivo. Chi
perdona spezza realmente con il suo atteggiamento interiore e comportamento
esteriore ogni concatenazione karmica con chi lo ha offeso sia in questa che
nella successiva esistenza, esercita quindi un’azione liberatoria in quanto
rafforza il rapporto con l’energia amore (comprensione),
registrando al contempo un atto di stima e rispetto improntato all’amore.
Chi commette la mala azione prima o poi
riceverà il giusto correttivo, interiore o esteriore, dalle diverse situazioni
della vita e non sarà risparmiato dagli effetti karmici per pareggiarla, ma chi
perdona registra nel suo libro dell’avere effetti benefici e positivi, al pari
di quelle azioni compiute con amore disinteressato e libero.
Il perdono e
l’amore sono le reali emanazioni dell’impulso cristico, che permea di sé il
pianeta terra e particolarmente la legge del karma, permettendo agli uomini di
volontà di vivere compenetrati totalmente nell’energia cosmica di amore; solo
così si realizza l’ideale della fratellanza.
Nel
buddismo i vari Ego dell’uomo devono essere annullati, disciolti nel Nirvana,
per liberare mente corpo e anima da passioni, brame e desideri che li occupano
nella esistenza terrena. Con
l’esperienza: “Non io agisco, ma il Cristo in me” l’individuo che la vive, si unisce in
piena indipendenza, libertà e autonomia allo spirito dell’umanità intera con
tutta la potenza dei suoi Ego, penetrando nella forza attiva dell’Io Sono; in ogni attimo
può trasfondere nei suoi pensieri, sentimenti e azioni l’energia creativa
pensante che vuole fluire liberamente in ogni manifestazione della vita.
L’evoluto
dell’età cosciente: Il Mago Merlino
Chi è giunto a tale livello, può
considerarsi un vero evoluto che, rispetto a qualsiasi altro evoluto e maestro
di altre dottrine, ha come una “marcia” in più, nel senso che, al di là di
tutte le possibili virtù e poteri, attitudini e capacità, è penetrato
nell’energia creativa pensante, fonte inesauribile di ogni possibile facoltà e
attributo umano e divino, reale emanazione dell’IO Sono.
Ciò è possibile ad ogni uomo che lo voglia, perché l’energia cristica pervade la terra e
l’intera umanità permettendole di sperimentare la sua vera libertà, identità e
dimensione eterna.
Sapendo
quanto è difficile affrontare e percorrere un percorso evolutivo dopo
l’abbandono della coscienza mediocre, abbiamo messo a disposizione una serie di
strumenti indispensabili per facilitare il cammino di crescita. Tali strumenti
dovrebbero essere sapientemente praticati ed usati da chi vuole “vivere” come
individuo desideroso di innalzarsi alla sua vera identità e coscienza reale e
non di continuare ad essere “vissuto”. Essi permettono inoltre di vedere aldilà
della percezione sensoriale limitata, ingannevole e illusoria e di raggiungere
il giusto equilibrio fra la mente e il cuore.
Gli
strumenti sono descritti nel libro: “Il destino umano? Scelta e creazione
libera e originale dell’individuo”
pubblicato a puntate nel blog: ramponimario.blogspot.com
P.S. Se ti interessa averlo intero per
leggerlo di seguito, te lo posso inviare via mail a tua richiesta, ciao