Blog aprile 2014
Inviare energie-pensiero “all’anima”
di una persona per guarirla
Di questi tempi, quando una persona
soffre di una malattia riconosciuta o di sintomi fisici o psicosomatici di
difficile interpretazione, viene spontaneo in chi ha interessi affettivi
sentimentali o parentali o di amicizia stretta, darsi da fare ad ogni livello,
fisico ed energetico per alleviare sofferenze e guarirla completamente.
Lodevole iniziativa!! Ma non proprio in piena sintonia con la legge energetica
che regola la guarigione, la vera guarigione, quella “dell’anima”. Che significa ciò?
Quello che sto per dire è un pensiero un po’
strano, non di immediata comprensione per noi che viviamo completamente immersi
nella fisicità, nella materialità in un corpo fisico ben strutturato e perfetto
sotto certi aspetti, strumento delle nostre sensazioni, emozioni, sofferenze ed
esperienze anche dure di dolore e patimento ma insostituibili per la conoscenza
del mondo in cui viviamo; se ben riflettiamo, il nostro corpo fisico è “il
tempio” sensibile in cui vive racchiusa l’dea-creatrice divina del nostro Ego
umano, l’archetipo-uomo, lo spirito portatore del programma evolutivo
individuale, quindi, teoricamente non soggetto alle variazioni fisiche terrene.
Allora perché ci si ammala e si soffre?
Succede nel corso del nostro lungo cammino di vite successive di commettere errori
di carattere spirituale e materiale: mancanze, sbagli di interpretazione,
leggerezze e azioni ingiuste ripetute, eresie colpe e false concezioni che,
ripetute nel tempo, causano effetti che si ripercuotono, secondo la legge di
causalità (karma), anche sul corpo fisico; quindi, le cause delle malattie,
nella maggior parte dei casi, sono di origine spirituale almeno inizialmente: secondo la legge energetica, pensieri
sentimenti ed emozioni lasciano una loro impronta indelebile e influenzano
quelle forze che costruiscono il corpo fisico durante la discesa di un’anima
nel mondo fisico-sensibile.
Quindi, ragionando in tali termini
energetici, non fisico-sensibili, per guarire una persona da una malattia,
occorrerebbe intervenire a livello causale spirituale; il ragionamento, senza dubbio
alcuno, fila, è corretto e giusto ma non garantisce un intervento immediato con
risultati sempre positivi, come siamo abituati a volere e a ottenere con l’uso
di farmaci, terapie e interventi chirurgici, spesso all’avanguardia. Allora nasce il problema spesso molto
difficile e impegnativo da risolvere per chi è legato in qualche modo ad una
persona: che fare? come intervenire?
Quando la si vede soffrire spesso nascono atroci dubbi sulla possibilità
di una sua reale guarigione.
La riflessione che si deve fare a
livello energetico è logica, secondo una visione spirituale più profonda:
intervenire con ogni mezzo energetico spirituale a sostegno e guarigione
“dell’anima” della persona, del suo Sé superiore che agirà di conseguenza sul
corpo fisico ma non si sa come, quando e con quali effetti. Tale
intenzione io ed alcune persone di buona volontà la pratichiamo da tempo verso
malati di patologie gravi, alcuni dei quali non sanno di essere sostenuti con
la tecnica della trasmissione a distanza di energie-pensiero dell’Io Sono. E’
chiaro che essi continuano le cure e le terapie loro assegnate con l’intenzione
di guarire, talvolta con risultati positivi. E’ difficile stabilire quale dei
due trattamenti prevale nei risultati, comunque l’energia-pensiero trasmessa
metodicamente e con intenzione amorevole fa decisamente il suo effetto, in
certi casi determinante, aiuta e agevola i processi di risanamento. Infatti,
quelle persone più sensibili alla ricezione dell’aiuto energetico, avvertono
l’esigenza di un cambiamento nel modo di pensare ed agire nelle diverse
situazioni di vita, sembrano essersi rinnovate negli interessi, negli stimoli e
nel rapporto con se stesse e con gli altri, sono rinate e quindi è conseguente
la guarigione del loro corpo fisico.
In sostanza, ritengo sia giusto
indirizzare con ferma e amorevole intenzione energie-pensiero-preghiere
“all’anima” di chi soffre di malattie gravi, fisiche e psicosomatiche, perché
comunque esse vivificano, accendono forze nuove, volontà di vivere e interessi,
magari prima sconosciuti, di crescita e maturazione spirituali, sicuramente
anche il fisico ne risentirà positivamente.
Allora, quando trasmettiamo le energie-pensiero
a distanza, seguiamo la logica “dell’essere”, miriamo decisamente al
rafforzamento dell’aspetto spirituale di una persona appellandoci alle entità
angeliche, ai maestri ascesi e anche ai santi protettori, in questi termini: “Avvolgetela di potenti energie di amore
incondizionato che gli susciti la forza della fede, della speranza e del
perdono, la fiducia in se stessa, l’autostima, sicurezze interiori e il
coraggio di affrontare e superare ogni prova-sfida quotidiana accendendo le la
gioia di essere, vivere e amare, l’entusiasmo e l’armonia”, noi non facciamo altro che rafforzare i
suoi Ego psicologici fino al Sé Superiore, è una potente ed efficace iniezione
di energia-pensiero che sicuramente opera una guarigione vera e reale sicura a
livello spirituale.
Chi invece segue la logica della
concretezza immediata diretta per la
guarigione dei sintomi della malattia fisica, può rimanere deluso, anzi,
esprimerà un giudizio abbastanza duro: -
Chi ragiona in termini spirituali di fronte ad un male grave, è un illuso,
visionario, strano, forse anche pericoloso perché potrebbe distogliere la
persona dalle cure e dalle terapie medicali spesso molto efficaci. Ognuno
è libero di scegliere la terapia pratica che più gli è consona, ma è giusto che
si pensi anche, e specialmente, alla cura e alla guarigione dell’anima.
E’ bene parlarne perché di questi
tempi la terapia dell’anima occupa un posto molto importante negli interessi
collettivi di carattere spirituale; ci sono molti gruppi che praticano con
successi concreti la trasmissione a distanza di energie-pensiero per l’aiuto e
la guarigione di persone in serie difficoltà psicosomatiche. Perché non
provare?
Ho posto intenzionalmente
l’accento sulla guarigione dell’anima ma occorre anche riconoscere il valore
dell’impegno per la guarigione delle malattie fisiche; in moltissimi casi essa
per fortuna avviene e quando accade occorre fare altre considerazioni: molti malati attraverso il dolore, la
sofferenza fisica si “perfezionano” accettando le proprie condizioni e fanno un
notevole passo in avanti nella comprensione di se stessi e della vita in
genere, non è una guarigione dell’anima? Superano anche il loro karma; altre,
si sentono come guidate nel processo della malattia, superano ogni fase di essa
con spirito di sfida e di fiducia in se stesse. Sono infinite le condizioni dei
malati, ognuno nasconde in sé un mistero, un modo del tutto personale di vivere
e affrontare il male, diretta conseguenza di esperienze vissute in vite
precedenti.
La necessità impellente che si avverte in questi tempi è quella di
sostenere, prima di tutto, l’anima, cioè il principio divino in noi, che
contiene il programma della nostra evoluzione, poi, secondo i risultati
scientifici della fisica quantica, le
energie-pensiero attivate nell’individuo, hanno una influenza determinante sul
fisico attivando il processo di guarigione dell’anima=guarigione del corpo.