Blog giugno
2014
TRASFORMAZIONE DEL DOVERE IN PIACERE
Il
disagio più avvertito in questo momento storico è sentire la pesantezza, la
costrizione e il condizionamento del “dovere” che si presenta in mille aspetti: doveri familiari, nel
lavoro e nei rapporti personali sentimentali e di amicizia, doveri verso la
comunità, la società in genere oltre a quelli molto più impegnativi, i doveri verso se stessi.
Già la parola dovere contiene in sé significati pesanti:
obbligo, onere, incombenza, responsabilità e impegno che di questi tempi sono
molto forti, spesso offuscano il sano sentire e tolgono la voglia di vivere con
gioia, semplicità, piacere ed entusiasmo la quotidianità.
Se
capiamo come funziona la legge del pensiero-energia, tali pensieri sentimenti e stati d’animo condizionanti e gravosi non
dovrebbero pesare più di tanto perché, se vissuti con equilibrio e controllo,
possono rafforzare la volontà, la capacità di scelta e la determinazione,
aspetti fondamentali del carattere che dovrebbero guidare il cammino di un
individuo consapevole.
L’obiezione più diretta è questa: - E’ una parola liberarsi dagli impegni o
neutralizzarli! Invece si può e come! Basta seguire alcuni accorgimenti per
entrare nel vivo dell’esperienza molto significativa e in linea con il nuovo
pensiero; ecco come si può fare:
prendiamo ad esempio l’impegno pesante quotidiano di occuparsi dell’andamento
della famiglia (riguarda le donne), preparare figli e marito, talvolta anche i
genitori anziani, cucinare e riordinare la casa, pensare agli spostamenti,
insomma, tutte le operazioni logistiche da farsi ogni giorno, 365 giorni ,
salvo le vacanze, se si vive in
famiglia, operazioni che si possono anche complicare con il tempo. Se si
riconoscono consapevolmente come eventi e situazioni “d’obbligo” nella vita
scelta, occorre prima accettarle non passivamente, poi sforzarsi di vederne i
lati positivi, apprezzarli e svilupparli con piacere, spontaneità e leggerezza,
stimolando la fantasia che può suggerire con creatività diverse soluzioni.
Vedere gli aspetti positivi delle situazioni e “giocarci” per godere di qualche
gratificazione, si può veramente fare!
Importante
è capire due aspetti del nostro modo di sentire e di pensare e comportarci:
il
primo, è il modo di pensare e comportarsi
“logicamente”, secondo la legge lineare del pensiero sostenuto dalle
leggi fisiche: c’è un effetto, quindi, c’è una causa cui seguirà ancora un
altro effetto e così via……difficile uscire da tale schema, è il modo comune di
pensare e comportarsi. Esempio: ho
un figlio, bambino o adolescente, mi chiede di soddisfare le sue esigenze:
scuola, sport, tempo libero, poi cellulari, computer, moto ……. Questa è una
realtà=causa di molti sacrifici, impegni e preoccupazioni, la devo accettare; ci sono
due modi sostanzialmente di affrontare il problema, uno, il più comune è quello di
accettare per abitudine: - L’ho voluto io e ora mi devo dare da fare; l’altro è: - Sì, l’ho voluto ma voglio
condurlo io con piacere anche con soddisfazione, partecipo attivamente, anche
se mancano i soldi o ci sono difficoltà oggettive di salute o altro. Sono
io che decido con amore, disponibilità piena cogliendo l’occasione anche di
divertirmi, se capita. Sono sacrifici
che poi mi ripagano con serenità contentezza e piacere. La mia fantasia
e immaginazione mi dà possibilità di volgere le situazioni complicate in
occasioni per esercitare la mia creatività. Ecco l’occasione di usare il pensiero attivo, cioè creare situazioni
nuove piacevoli e gratificanti, si può fare avendo fiducia nel potere
dell’energia-pensiero che crea ciò che intuisce e pensa e anche rivivendo
attivamente qualche bella esperienza
passata, un evento piacevole, un incontro gratificante che accende di nuovo la fantasia e dà una certa
carica.
Qui
occorre chiarire il secondo aspetto dell’attività pensante: colgo
un’intuizione, un’idea, anziché realizzarla linearmente cioè razionalmente
secondo la legge di causa ed effetto, la
realizzo “saltando” i passaggi logici ed entrando direttamente nella cosa,
facendo appello all’emozione, al sentimento, alla passione, all’amore. Esempio: situazione tesa in casa o al lavoro o nel
rapporto con una persona, si è al limite di rottura, si paventa una lite, se si mantengono i soliti schemi:- Non
voglio perdere, ho ragione da vendere, non mi voglio sottomettere, mi è
antipatica quella persona……….Ma se si interviene con una battuta scherzosa e
intelligente e appropriata, si fa “il salto quantico”, si rompe uno schema e ci
si ritrova a cuore aperto, persona con persona, nell’autenticità, nella
naturalezza e spontaneità, nell’amore-unione. Provare per credere!
Io
ci sono riuscito parecchie volte specie quando insegnavo e mi trovavo nelle
commissioni di esame o durante i consigli di classe, in situazioni difficili e
molto serie specie per difendere i ragazzi;
bastava dire una parola un po’ forte, parolaccia, detta bene con intelligenza e appropriata per
riportare una situazione tesa alla normalità con un sorriso e una stretta di
mano, nascevano amicizie vere. Pensiero multidimensionale che
sfrutta la totalità dell’energia-pensiero e del cuore! Questa potrebbe
essere una sua applicazione. Importante è
mantenere sempre aperta la disponibilità ad entrare nell’energia attiva che crea in ogni attimo
situazioni nuove, vive e originali perché il flusso energetico scorre come un
fiume nella sua corrente primaria, poi si può incanalare in rivoli diversi
sempre però attivi. Si tratta di capire che il dovere si lega
alla corrente del pensare lineare, causa ed effetto per cui si forma una serie
di circostanze che, viste da una logica mentale, razionale rappresentano motivi
di condizionamento come, ad esempio, le incombenze nel lavoro, in famiglia,
forse anche nelle amicizie, nei rapporti sociali e altro, vissuti passivamente;
il piacere, invece, è libero da schemi razionali, ascolta di più la legge del
cuore, delle emozioni, della creatività e dei sentimenti, dipende dalla ricchezza
interiore dell’individuo, dalla sua fantasia e dal suo “sguardo” fine e sottile
per vedere in ogni circostanza aspetti positivi, piacevoli e gratificanti.
Per una persona un evento può essere un
pesante “dovere” condizionante, per un’altra, più aperta e disponibile,
un’occasione anche per divertirsi
godendo il piacere di svolgere il suo impegno.
La vita
quotidiana offre moltissime occasioni
per esercitare la fantasia a creare situazioni piacevoli, basta togliersi gli
occhiali “neri” per mettersi occhiali diversi luminosi per vedere qualsiasi
situazione in maniera diversa e positiva. La leggerezza del cuore, non
superficialità, è una qualità che si può acquisire, basta volerlo, ci sono
mille tecniche per esercitarla e quando lo si fa, il dovere si trasforma in
piacere……..meraviglioso!