Blog luglio 2014
Significato spirituale della attuale crisi in ogni aspetto
della nostra società, un modo per superarla
E’ utile fare
una riflessione seria (per capirne a livello spirituale il senso) sulla
situazione, non solo economico sociale ma anche psicospirituale, dei giovani
tra i 18 e i 30 anni e oltre, qui in Italia particolarmente in questo periodo,
perché ogni popolo per legge karmica ha il suo destino formato da un certo tipo
di esperienze. Da noi l’esperienza più comune è
costituita dalla precarietà in ogni settore, dal lavoro alla vita sentimentale,
culturale professionale e relazionale:
dappertutto si respira aria di rinnovamento, di scardinamento di vecchi schemi
culturali e sociali, di alte aspirazioni per raggiungere alti traguardi,
talvolta di iniziative individuali di persone che tentano di tutto pur di
guadagnare qualcosa, una retribuzione che alcuni hanno paura di chiamare
stipendio. Si assiste ad un
campionario molto vario di mestieri, professioni e attività, oltre alla
disoccupazione cronica di alte percentuali di giovani completamente
disorientati che rinunciano allo studio, a cercare lavoro e si rifugiano sotto
le ali protettive dei nonni pensionati e di altri che hanno una forte volontà di
trovare una strada inventandosi un lavoro, sostenuti dalla “passione” di fare
qualcosa.
I mass-media
sono pieni di notizie, articoli, siti e
blog che denunciano tale precarietà mettendo in forse nei lettori e negli
ascoltatori il futuro del nostro Paese per le prossime generazioni: medici
giovani che emigrano verso paesi lontani per lavorare, camerieri che vanno in
Australia o in Brasile ad aprire paninoteche, taxisti improvvisati che sfidano
senza licenza le leggi comunali, giornalisti estemporanei che si mettono al
seguito di grandi uomini politici americani oppure laureati che lavorano per
poche centinaia di euro nei call-center o danno lezioni private o inventano
sistemi su Facebook per collegare neolaureati e aziende o registi, attori e
autori che sfidano gli schemi sociali per fare qualcosa……insomma, un universo giovanile e oltre che dà l’impressione di una
generazione che naviga in mare aperto in piena tempesta per trovare una rotta.
Tale è la
situazione apparente che colpisce creando paure, negatività, incertezze e
precarietà in quanto è sbandierata dai mass-media ogni giorno, più volte al
giorno ma è solo la facciata di una condizione che viviamo tutti, chi più, chi
meno, tragicamente. Tutti, dico tutti, viviamo la
precarietà dei tempi: disorientamento generale e a livello sociale economico
culturale e soprattutto a livello psicospirituale, ciò giustifica la grande
voglia di ricercare attraverso corsi, incontri, seminari e pubblicazioni un
cammino di realizzazione sostenuto da tecniche, pratiche esercizi e quant’altro
per capirsi e capire.
I più volenterosi si attivano, colgono ogni
occasione quotidiana per capire cosa dicono gli eventi, quali messaggi vogliono
comunicare perché sicuramente ogni situazione, ogni esperienza assume un
significato particolare per ognuno. Di
questi tempi il disorientamento è dovuto alla mancanza di forti convinzioni
spirituali, particolarmente alla carenza di amore che è male interpretato, non
capito nel suo vero significato di accettazione positiva della vita, qualunque
essa sia, di comprensione e apprezzamento di ogni sua manifestazione che può
dare gioia e piacere, purché vogliamo vederne i lati positivi; ma per fare
ciò occorre una discreta volontà di scegliere un percorso consapevole di
crescita, di miglioramento e conoscenza. Infatti, è utile e doveroso sapere
che le esperienze tutte, le attiriamo noi per un impegno che ci siamo assunti
prima della nascita, quindi non possiamo incolpare questo o quello delle loro
cause; sì, le condizioni che incontriamo sono le cause esteriori che provocano
spesso i cambiamenti interiori ed esteriori già scelti e previsti nel nostro
piano evolutivo. Tale affermazione deve
essere accettata e compenetrata di sentimento in misura incondizionata cioè
senza se né ma, altrimenti si innesca una lotta interiore che diventa sempre
più rovinosa nel tempo e riporta ai soliti punti di partenza: si è conquistata
mentalmente una sicura “verità” ma con dubbi e incertezze si rimette tutto in
discussione.
La “verità” si
conquista con la costanza degli sforzi, con la pazienza amorevole di agire e
fare con convinzione e amore fino ad entrare nel senso vero reale di quella
verità che non ha più bisogno di essere ogni volta riaffermata mentalmente; quella verità è,
suscita tutta una serie di pensieri, sentimenti ed emozioni e quindi di azioni,
per cui dubbi e incertezze, tentennamenti e insicurezze cadono, nasce la piena
fiducia in certi valori della vita che sostengono e suscitano anche il piacere
delle esperienze.
In ogni epoca
storica ci sono state e ci saranno sempre condizioni socio-economiche,
politiche e culturali difficili e nuove, aspetti esteriori di realtà spirituali
che si devono assolutamente vivere perché sono tappe obbligate del cammino
umano per raggiungere importantissimi obiettivi.
Attualmente, in
mezzo alla precarietà e alle incertezze, alla mancanza di valori e alla
superficialità, al disordine e alla corruzione alla violenza, al menefreghismo
e all’egoismo più gretto e alla esaltazione dell’Ego, si deve affermare la
fiducia in sé e l’autostima, la positività e l’altruismo, la condivisione e la
fratellanza e la fede profonda e incrollabile nell’energia di amore che, se
conquistata con convinzione, diventa la struttura portante di ogni costruzione
spirituale. Tutte le manifestazioni di vita dal rapporto con se stessi ai
rapporti personali, al lavoro, all’uso del tempo libero dovrebbero essere
improntate con semplicità all’amore per la vita.
C’è
attualmente un forte desiderio di riunirsi in gruppi, comunità dove l’energia è
decisamente più potente per aiutarsi reciprocamente e sostenersi nello sforzo
comune di raggiungere certi obiettivi di crescita, di maturazione perché non si
può vivere soli, isolati spiritualmente, soltanto insieme si possono vedere i
cambiamenti e adeguarsi ad essi con umiltà e intenzione.
L’atteggiamento più importante da assumere verso la propria crescita
personale (fondamentale in questo tempo) è quello di approfondire bene il
lavoro, la pratica e l’esercizio con costanza perseveranza e pazienza per poter
raccogliere gli effetti che sicuramente ci saranno, è legge di vita: chi semina
e lavora con passione il suo campicello, raccoglie i frutti anche dopo tempeste
e flagelli; è utile liberarsi da pensieri e opinioni condizionanti di questo
tipo: più sono complesse ricercate e sofisticate le pratiche, maggiori sono i
risultati. Errato, falso! Le pratiche devono essere semplici, come
per principianti, ma ripetute costantemente con passione e convinzione, i
risultati saranno decisamente positivi e gratificanti. Quindi, una volta
trovato un percorso, è giusto e conveniente percorrerlo con fiducia e piacere,
ma con costanza e pratica quotidiana intenzionale e convinta.
Esempio: la preghiera (a qualsiasi
entità alta sia rivolta anche con parole personali) è una pratica che dovrebbe
essere esercitata sempre perché connette, collega alle energie superiori, come
le autoaffermazioni (ognuno può formulare le proprie) che rafforzano il rapporto con se stessi. Cerchiamo di allontanare le
distrazioni dal lavoro interiore e di trovare lo spazio-tempo per noi stessi
per coltivare le nostre aspirazioni e desideri di trasformazione e
miglioramento.