sabato 14 dicembre 2013

Blog dicembre 2013

Blog dicembre 2013 ( parte prima )

I rapporti personali alla luce della legge del Karma

le tre anime: senziente, razionale e cosciente

Il Karma è la legge che governa non solo l'evoluzione umana sulla terra, praticamente creando e guidando le vicende umane, ma dirige anche il divenire dei mondi e di tutti i loro "abitanti" spirituali, alte gerarchie comprese. E' la legge del divenire senza cui non avrebbe senso la nostra vita attuale e il suo sviluppo futuro anche in rapporto al cosmo intero.

Capire cosa è il karma e il suo funzionamento è fondamentale per una sana e costruttiva vita di crescita e armonia. Si può iniziare riflettendo su quello che siamo noi in questa incarnazione, sulla nostra costituzione fisica e psicospirituale, possiamo coglierne alcuni aspetti molto importanti e capire che noi tutti siamo l'effetto di quanto abbiamo vissuto, quindi pensato sentito e agito in vite precedenti (per chi non crede nella reincarnazione, il problema di sapere perché siamo così e ci capitano determinati fatti, è e sempre rimarrà senza una soluzione accettabile).


Il Karma significa azione, quindi fare, causare e commettere e implica un agire cui sono legati certi effetti visibili, fisici e morali spirituali, perciò, analizzando la nostra struttura fisica e la natura psico spirituale, possiamo cogliere e osservare alcuni aspetti del nostro agire remoto, Karma.

Tutti i nostri pensieri, emozioni, sentimenti e azioni hanno lasciato nel nostro corpo fisico, come si presenta e nei corpi sottili, un'impronta ben precisa che ad un'analisi attenta supportata da una certa sensibilità, può rivelare aspetti molto interessanti per la conoscenza completa di noi stessi attraverso le corrispondenze fisiche e psicospirituali.
Tale conoscenza è la base da cui si può partire per capire la storia completa di una persona con la regressione a vite precedenti, solo così si può avere un quadro esauriente di un individuo; infatti, non si può dire di conoscere una persona fin quando non la si vede nel suo cammino attraverso le vite, può sembrare un'affermazione azzardata ma una volta sperimentata, si dimostra pienamente giustificata.

(Per avere altre informazioni più dettagliate al riguardo, si può consultare un testo di Rudolf Steiner: "Le considerazioni esoteriche sui nessi karmici" vol. II° Editrice Antroposofica Milano, in cui ci sono moltissimi particolari molto interessanti sugli effetti karmici fisici e morali.)


Io, però, desidero stimolare l'attenzione sugli effetti karmici che si manifestano nelle vicende quotidiane, particolarmente nei rapporti relazionali (alla luce di serie indagini spirituali risultano essere rincontri karmici antichi) per capire le ragioni profonde delle sofferenze e dolori, rabbie frustrazioni e condizionamenti che rappresentano il problema più importante da affrontare e risolvere in questo periodo storico.
I rapporti i fatti le situazioni costituiscono il nostro mondo personale, sì, perché ognuno di noi vede intorno a sé e vive "il suo mondo" così come se l'è costruito attraverso le sue esperienze remote di vite precedenti. Il mondo intorno a noi esseri umani, ha aspetti e realtà concrete ma è percepito e sentito diverso personale da ogni individuo in base al suo karma. Ciò che io vedo fuori di me, è proiezione del "mio mondo", vedo e sento ciò che sono e che ho dentro; quindi "la chiave di lettura" è dentro di noi, ci permette di capirlo e di modificarlo secondo le nostre intenzioni, se lo vogliamo.


Come esempio, prendiamo le mosse da un aspetto molto comune della nostra vita di relazione familiare, il rapporto particolare con uno dei nostri familiari: marito/moglie, genitore, figlio/a fratello/sorella ….. con cui ci sia una partita aperta, spesso un debito, un pagamento karmico con sofferenza frustrazione e rabbia da cui è difficile uscire per l'intensità notevole del suo condizionamento.

Occorre porsi in un momento di calma la prima domanda: - Che esperienza sto facendo? Che emozioni provo e come mi sento nei suoi confronti? Spesso la risposta è : - Questo è il mondo, una costrizione continua con dolore e rabbia, non ne vengo fuori! Se non si ha forza sufficiente, si può rimanere intrappolati in tale situazione, unica realtà concreta e nasce una deduzione: - Sono quello che sperimento e percepisco in rapporto con lui/lei, è dura ma non vedo altra soluzione se non quella di sopportare e reagire visceralmente senza un senso logico e una coscienza superiore della realtà cruda che sto vivendo (anima senziente). Con tale tipo di pensieri e comportamenti non si risolve assolutamente il rapporto karmico, effetto di un vissuto passato-remoto che ha lasciato in sospeso qualche problema da risolvere ora, in questa vita (è importante sforzarsi di capire le ragioni profonde di tale rapporto),
anzi si peggiora perché si creano altre emozioni sentimenti e pensieri non illuminati dalla coscienza che attirano reazioni corrispondenti.

Si può proseguire l'analisi ponendosi una seconda domanda (essa supera emozioni e sentimenti troppo istintivi e viscerali): - Come posso capire e spiegare la situazione? Cosa è giusto o sbagliato nel mio comportamento? Se riesco a spiegarmi, a capire a riconoscere e ordinare il rapporto secondo le leggi che regolano il mondo, allora mi sento ad un gradino superiore e in grado di affrontare difficoltà e disagi, ho acceso la luce della ragione che spiega e cataloga la realtà del mondo secondo leggi ma non sono ancora entrato nel vivo del rapporto conflittuale e difficile, provo ancora molta sofferenza e dolore (anima razionale).

A questo punto occorre fare appello alla forza dell'IO Sono che mette in moto l'attività conoscitiva e volitiva nel senso che accende desiderio e volontà di procedere in un cammino di continua crescita e maturazione per conquistare e rafforzare la propria identità, l'energia di amore in relazione anche con il mondo che ci circonda e porsi la terza domanda (molto articolata): - Siccome il mondo manifesta in ogni minimo particolare la sua essenza, l'IO Sono, energia universale che tutto compenetra,
qual è il significato di ciò che sto vivendo? Perché ho attirato questo rapporto? Che funzione ha rispetto al mio cammino evolutivo? Che devo sviluppare nel mio animo? Come posso inserire la mia esperienza nel flusso energetico universale e quale contributo posso dare al mondo? (anima cosciente)

Tali domande espresse con sentimento e convinzione offrono possibilità concrete di collegare il mio mondo interiore con l'energia universale dell'IO Sono; così le mie esperienze diventano un momento importante della vita dell'Io Sono, non mi sento più separato, solo e abbandonato a me stesso senza uno scopo e un obiettivo da raggiungere.


La terza domanda mi apre all'attività cosciente che mi unisce all'energia universale con pensieri ed emozioni: il concetto fondamentale è che tramite il mio pensiero entro nell'energia e mi accorgo che modificando il mio modo di pensare e il mio atteggiamento verso la realtà che mi circonda, riesco meglio a superare ogni difficoltà ostacolo o conflitto. L'idea che il destino umano possa essere modificato diventa una possibilità reale e concreta quando c'è la disposizione ad accettare ogni situazione ed evento con la forza cosciente dell'Io Sono.


Allora come posso superare il mio karma particolare (relativo a quel rapporto, ma è chiaro, anche a qualsiasi situazione e condizione)? Fino a quando sono invischiato nella situazione, nel rapporto vivendolo con sofferenza, condizionamento e dolore sentendolo come unica realtà, io non solo non lo supero cioè non estinguo il "debito"
ma lo peggioro creando uno spesso strato di negatività, di forze pesanti e oscure; ma quando metto in moto l'attività pensiero cosciente, io disciolgo gli effetti karmici negativi e mi apro all'energia inserendo la mia esperienza illuminata dalla luce della coscienza nel flusso universale. In poche parole, illuminando con il pensiero il rapporto in tutti i suoi particolari, libero il passato, estinguo il "debito" e immetto forze nuove, nuove cause per il futuro.

Da quanto detto sopra, si può dedurre che l'essere umano è una autocreazione responsabile di tutto quello che è ed ha nelle sue mani uno strumento poderoso di cui non conosce, se non in minima parte, il potere: l'attività pensante che attraverso le immagini mentali, frutto dell'energia-pensiero, Io Sono, forma e plasma l'essere umano al presente e in divenire, in base alla legge dell'attrazione.

Tu sei ciò che pensi: questa è una massima presente in tutte le dottrine e insegnamenti e iniziazioni ad una vita spirituale superiore, perché è l'espressione di una realtà profonda ed eterna.

Ciò significa che l'uomo con la sua attività mentale può elaborare la sua evoluzione lungo una serie di obiettivi programmati (s'intende che non possiamo limitarci ad una sola vita).
Può, se vuole, diventare artista, per esempio, e per questo deve seguire alcuni principi: prima comincia a pensare al tipo di arte che gli piace, immagina di comporre o di eseguire opere con il relativo linguaggio artistico, figurativo, musicale poetico… lo desidera con grande entusiasmo, interesse e convinzione, e si sforza di praticarla spinto dalla volontà di fare; più questa è forte e tenace e più rapidi e sicuri saranno i risultati.

Cosa avviene ad una persona, che abbia programmato e operato in tale modo, nella successiva incarnazione?

Tutti i desideri, le aspirazioni, i pensieri ripetuti e la volontà di fare si saranno maturati nella sua interiorità nel periodo tra la morte e l'incarnazione seguente e trasformati in capacità, tendenze e possibilità di azioni; la legge del karma lo spingerà ad incarnarsi in una famiglia i cui genitori hanno già sviluppate le facoltà richieste per quell'arte desiderata, ad esempio per la musica o per la pittura o per la poesia e lo doterà di una adeguata struttura psicofisicomentale adatta ad esprimere quel tipo di arte coltivata nella vita precedente.

Tale esempio può essere esteso all'acquisizione di tutte le facoltà psicofisicomentali che un uomo possa desiderare di possedere.

Chi ha costanza e volontà di fare può veramente sviluppare le facoltà, le attitudini e le capacità che desidera. Non è questa teoria fantascientifica, ma una via di realizzazione basata sui principi della legge di causalità.

Noi attualmente siamo ciò che abbiamo pensato, sentito e voluto attraverso le vite; se vogliamo trasformarci dobbiamo iniziare un lavoro cosciente, intenso e continuo secondo gli obiettivi che ci prefiggiamo, altrimenti soggiaceremo all'influenza delle forze dell'ostacolo non riuscendo mai a diventare esseri consapevoli e autonomi, coscienti e padroni del nostro destino.

Si intende naturalmente che occorre darsi da fare, lavorare e seminare cioè creare interessi e spinte in diverse direzioni, per esempio, verso l'arte e la scienza, la tecnica e tante altre attività fisiche, ma soprattutto sviluppare l'autoconsapevolezza e l'amore incondizionato che permettono di individuare le linee direttive del nostro karma, per divenire Uomini completi, maghi Merlino del presente e del futuro.

Anche se gli interessi e gli impulsi sono un po' caotici all'inizio, non fa niente, l'importante è muoversi e acquisire coscienza che si sta elaborando e plasmando il proprio destino con la stessa fiducia ed entusiasmo che ha il contadino, quando lavora il suo campo per ricavarne un buon raccolto.

Quel sentimento d'impotenza, di sgomento e ribellione di fronte alle esperienze più dure della vita, alle circostanze che non si possono cambiare, scompare perché la legge del karma, per quanto dura e inflessibile, se si è capito il suo meccanismo, permette di arrivare dove si vuole, cioè di progettare un risultato e di predirne il futuro con la stessa certezza di un esperimento scientifico. Quindi, attenzione ai rapporti familiari, sono la palestra dello spirito, l'occasione ricercata dal nostro subconscio per pareggiare il nostro karma passato creando occasioni altamente positive per il futuro.

La legge del destino non distrugge la libertà individuale, ma se impugnata attivamente la favorisce e la stimola aiutando l'Uomo a creare con entusiasmo il suo futuro.


 


 


 


 


 

sabato 9 novembre 2013

blog novembre 2013



Blog novembre 2013

Riflessioni e consigli sul rapporto individuale con la conoscenza e il suo significato

           Siamo continuamente disturbati, in questo periodo dopo il 2012, dal desiderio indistinto ma molto forte di ottenere subito risultati positivi dalla conoscenza acquisita con letture, studio o con altri mezzi; questo perché lo scorrere della vita anche spirituale si è velocizzata, è diventata più rapida e il bisogno di avere certezze, sicurezze e risultati concreti si è fatto parte importante del nostro vivere e delle nostre aspirazioni e desideri.
         Vorremmo saltare  tutti i passaggi intermedi  per giungere alla mèta che noi immaginiamo tale da risolvere tutte le nostre preoccupazioni e ansie, come uno stato di assoluta calma, neutra  statica e serena fuori dal contesto quotidiano di conflitti battaglie e sofferenze varie; ma non è così, invece, che si raggiunge quello stato energetico dinamico che consente di orientarsi con consapevolezza e spirito di accettazione e adattamento a circostanze e condizioni quotidiane anche pesanti e difficili. Si avverte la necessità di fare qualcosa pur di uscire da paure, disagi e malessere.
           Sono molti e di vario genere i fatti, gli avvenimenti che viviamo ogni giorno e affrontarli senza una base di conoscenze acquisite o in via di acquisizione e sperimentazione è difficile, non dà sicurezze interiori dinamiche nel senso che non permette di valutare direttamente le cose e di trovare il giusto atteggiamento adattandosi alle circostanze per risolverle. Dipende esclusivamente da noi perché le richieste spirituali sono molto insistenti e precise: se vuoi realizzarti, devi sforzarti di concretizzare almeno una delle tante, troppe verità che girano nel mondo della cultura sia della vecchia che della nuova energia; infatti, le verità cosiddette “nuove” non sono altro che la riscoperta delle “vecchie”, risultato di ispirazioni e ricerche  da parte di maestri e iniziati, ampiamente sperimentate a livello spirituale da millenni. E’ sufficiente sforzarsi di attuare l’accettazione e la fiducia in se stessi per fare un salto di qualità: da individui dipendenti da giudizi e valutazioni esterne si può, anzi si deve diventare persone sicure di sé e nel bene e nel male, rispettosi della propria identità, dignità e libertà. Se si riesce anche per un minimo, la vita cambia perché si aprono nuovi orizzonti e ci si sente spinti ad avanzare e progredire, nuovi valori e idee da realizzare ci vengono incontro, siamo entrati nell’onda dell’energia che suscita gioia entusiasmo e amore per la vita.
          Occorre però seguire un certo comportamento e impegnarsi per una educazione della volontà, che risulta un po’ difficile in questi tempi in cui si vuole tutto e subito; si tratta di fare innanzitutto una scelta precisa tra il vivere sbattuti a dritta e a manca in mezzo ai flutti della quotidianità: rapporti personali e di lavoro, circostanze varie e strane, colpi imprevisti del destino e altro e imporsi una regola, l’abitudine di accettare, osservare e capire ogni cosa cercando di sviluppare consapevolezza e la chiara visione del significato di ogni esperienza-messaggio. Tale comportamento è la base di ogni crescita e maturazione personale perché, quando si vive affrontando esperienze-prove con tale atteggiamento, si realizzano veramente i valori e gli obiettivi del processo conoscitivo. Il saggio dice:- Vuoi realizzarti? Ebbene, fai un passo sulla via della conoscenza e tre su quella della realizzazione. E’ questo il giusto comportamento verso la conoscenza!!! Essa illumina ma per divenire strumento efficace di trasformazione e miglioramento va messa in pratica, altrimenti, illude e inganna sull’effettivo valore dei risultati raggiunti solo teoricamente con lo studio.
            Prova di ciò sono i moltissimi casi di persone che seguono corsi, seminari, incontri….spendendo anche tanti soldi ma che dopo un po’ di tempo si ritrovano daccapo a scontrarsi con i propri difetti, limiti e carenze che vengono lasciati in disparte senza essere riconosciuti e trasformati attraverso la scuola della vita e senza la consapevolezza di dover lavorare  sul proprio carattere, unica fonte delle nostre naturali potenzialità; queste, se non vengono riconosciute ed esercitate, si disseccano e muoiono. In fin dei conti l’unico reale scopo della conoscenza è proprio quello di trasformare il carattere per raggiungere “la perfezione” cioè il vero obiettivo della nostra evoluzione. Per fortuna ci sono tantissimi casi di persone, invece, che hanno capito e si mettono in gioco con umiltà e con il gusto della lotta, della sfida e del confronto diretto, sono le persone vive piene di entusiasmo e interesse per la vita, hanno capito che questa esistenza se la sono scelta loro per raggiungere determinati obiettivi: amore attivo, libertà e creatività, gioie esistenziali, condivisione e fratellanza e che se si lasciano sfuggire le moltissime occasioni quotidiane, queste non tornano più lasciando rimpianti e rimorsi.
          Quindi, lasciamoci trasportare dall’entusiasmo iniziale per affrontare con fantasia e creatività la nostra esistenza sempre supportati dalla conoscenza ma animati dal desiderio di realizzare anche il minimo obiettivo, non importa quale, purché smuova il desiderio e la volontà di fare qualcosa. Ecco l’utilità indispensabile di agire, di praticare una disciplina della volontà, sono sufficienti pochi minuti, un piccolo spazio-tempo da dedicare alla educazione dei propri sentimenti, emozioni e in specie pensieri, proprio per creare i muscoli della mente, dello spirito, come in palestra si allenano i muscoli del corpo; la nostra bella (anche se piena di sofferenze) esistenza deve diventare una spirit-gym, allora ci sentiremo più attivi, meno attaccati dalle forze negative che sono energeticamente la cause prime del malessere e del disagio e perciò vanno debellate.
           Nella mia famiglia, come prevenzione, ci siamo imposti di non “raccontare” il nostro malessere: dolori fisici vari (ce ne sono di tutte le specie, dalla testa ai piedi), reazioni ed emozioni giuste e umane agli eventi ma, se comunicate agli altri, creano le “egregore”, motori energetici che coinvolgono e stravolgono chi entra nel loro influsso, specie se negative; siccome pratichiamo da molto tempo tale abitudine, ne vediamo gli effetti positivi. Quando però la sofferenza tocca il massimo livello di sopportazione, e ciò avviene piuttosto spesso, allora ognuno di noi trova il tempo e il modo di recitare formule e preghiere, poi, se non è una situazione molto grave, ci scappa anche qualche sommessa risatina se ci accorgiamo che la “la mente” ci ha offuscati e impauriti, sì, perché la sua funzione è quella della “masturbazione mentale”,  al 90% causa del disagio e del malessere psicofisico e spirituale. Oltre agli esercizi individuali da svolgere quotidianamente, c’è una formula-meditazione accanto al Padre Nostro cristiano e al mantra buddistico (Nam myoho renge kyo), che è la 5°essenza energetica più potente conosciuta nell’esoterismo occidentale e apprezzata anche in quello orientale:……Sii calmo! E sappi: Io Sono Dio! E’ sufficiente recitarla con profonda intenzione ed emozione tante e tante volte, in qualsiasi tempo e luogo, per sentirsi centrati calmi e pieni di amore verso la vita; provare per credere!
        Quando si tratta di situazioni e condizioni di vita molto pesanti e gravi, come malattie e stati difficili, occorre fare appello a tutte le risorse, oltre anche alle preghiere agli arcangeli, ognuno deve trovare in sé il modo più confacente ed efficace per affrontare con consapevolezza e amore la propria condizione; talvolta si deve ricorrere ad una totale trasformazione del proprio modo di pensare e vivere sempre sostenuti da conoscenza e pratica.
      Per concludere, è giusto sforzarsi di concretizzare cioè praticare quelle verità che sentiamo più affini a noi per entrare nel flusso della energia-pensiero di amore che ci guida, tutti, se lo vogliamo verso i nostri obiettivi evolutivi con l’intenzione di realizzarci  armonizzando pensieri sentimenti e azioni. Tale è stato, è e sarà sempre il fine ultimo di ogni sano e cosciente cammino spirituale di crescita e realizzazione. Quale consiglio più appropriato della spinta a mettersi in gioco, a sperimentare proprio la conoscenza per trasformare la nostra vita in una palestra, spirit-gym, fonte di qualche sacrificio ma di molte soddisfazioni e gratificazioni? Certo, la nostra esistenza l’abbiamo scelta noi per r e a l i z z a r e il nostro e solo nostro programma di sviluppo. Per questo la conoscenza traccia una strada, dà una direzione ma le gambe le dobbiamo usare noi per camminare e raggiungere una dopo l’altra le diverse tappe, i diversi traguardi, quindi esortazione a praticare esercizi,  pregare, recitare formule e altro…….. per diventare maghi nuovi, Merlino.
         
         

giovedì 10 ottobre 2013

blog ottobre 2013



Blog ottobre 2013
LA PAURA
      Il sentimento più comune dalle mille sfaccettature è proprio la paura, io ne voglio dare una definizione da vocabolario, rimanendo inteso che essa si colorisce di sfumature in ogni particolare situazione: è una sensazione di ansia, inquietudine o angoscia che si prova nel pericolo concreto o al pensiero che possa accadere nell’immediato oppure, la più diffusa, la preoccupazione e l’apprensione per l’incertezza di qualcosa di negativo che potrebbe avvenire.
      Si capisce bene che la vita che conduciamo tutti in ogni ambito, è una fonte quasi inesauribile di occasioni tali da suscitare timori e ansie, preoccupazioni sofferenze e dolori…. È quindi necessario e indispensabile ricercare e seguire poi una tecnica per affrontare gli effetti delle singole situazioni disciogliendo paure e timori, spavento e panico che sono la prima causa di malessere, debolezza, incapacità di godere la gioia di vivere e poi di malattie molto serie (a parte la loro origine karmica).
        Come si presenta la paura?  E’ molto importante capire come nasce prima nel subconscio e poi nella mente tale sentimento, ma dobbiamo fare subito una distinzione precisa: alcune nascono dal subconscio, sono gli effetti di esperienze di sofferenze e dolori vissute in precedenti vite passate, sono, come si suole dire, ataviche; altre sono risvegliate da immagini, parole, sensazioni e gesti legati a situazioni concrete, a modalità di vita comuni o, le peggiori, ai mass-media che ci bombardano quotidianamente.
        Vorrei portare qualche esempio di paure che sorgono spontanee dal subconscio: la paura di morire per soffocamento o annegamento, di fame o di sete, di stenti o per cadute, violenze e torture, insomma a causa di tutte quelle situazioni estreme che talvolta sono rievocate dalle scene di un film, da una parola, un racconto, un gesto o una persona o da un fatto estremo. Tali paure sono presenti più o meno intensamente in ciascuno di noi e sono la prova tangibile delle  nostre vite passate, tutti abbiamo nel nostro “registratore inconscio” il ricordo delle nostre esperienze di sofferenza e dolore ma anche di gioia, benessere, appagamento e piacere. Tante volte ci risvegliamo con un sentimento inspiegabile di compiacimento o di sgomento, perché?
       E’ più facile superare questo tipo di paure inconsce, si può ricorrere  alla regressione o ad una intensa attività spirituale di consapevolezza, di preghiera o meditazione o autoguarigione con formule mirate o addirittura all’intervento con speciali invocazioni degli arcangeli, in particolare Raziel.
       Le paure che preoccupano di più perché ci condizionano pesantemente facendoci stare male, sono quelle suscitate dal vivere quotidiano, creano traumi, blocchi psichici e vero malessere causa di malattie spesso serie; nascono da situazioni concrete e contingenti: la telefonata che annuncia un incidente ad una persona cara, il referto medico di una malattia grave per sé o per un familiare o amico, un licenziamento, una separazione, un pagamento improvviso difficile oppure l’incapacità di affrontare una situazione grave, un rapporto o uno scoglio psichico caratteriale, per citare le più comuni; come si vede sono moltissime le occasioni per sperimentare l’apprensione, l’ansia e il timore, si aggiungono poi anche quelle indotte dall’esterno.
       Basta accendere la TV per sentire e vedere immagini notizie e commenti che colpiscono e distruggono il senso di sicurezza, di stabilità, di protezione che tutti desideriamo, proviamo sgomento e  terrore, rabbia, angoscia e inquietudine e stentiamo a difenderci.
        E’ necessario e vitale trovare una strategia validissima per resistere e contrattaccare a tale bombardamento di immagini e impressioni e alla conseguente negatività.
         Prima operazione da fare, analisi: sviluppare la capacità di affrontare la notizia, l’evento e la situazione e capirla nella sua sostanza senza lasciarsi coinvolgere o travolgere emotivamente; infatti, la paura nasce come emozione indistinta irrazionale oscura e molto meno dal significato razionale  della cosa, se ci si ragiona, talvolta almeno il disagio si discioglie. Occorre studiare a freddo, possibilmente, la situazione, la notizia ecc….. per capire cosa e chi si nasconde dietro, specie quando si tratta di fatti  gravi di portata nazionale e oltre, e quali scopi si vogliono raggiungere; è molto più difficile liberarsi dall’emozione, dall’inquietudine o dal panico, quando la cosa è personale e riguarda condizioni di salute gravi, di lavoro, economiche o di malessere di se stessi o di persone a noi vicine.
      Allora occorre iniziare la seconda fase, la decisiva: controllare sempre il coinvolgimento emotivo che spesso va oltre la logica delle cose; io per ottenere ciò, uso un mio modo molto personale, mi spiego: quando ricevo una notizia  pesante o mi capita una situazione gravosa, la lascio sviluppare dentro di me fino alle estreme conseguenze, ad esempio, non riesco a pagare una forte multa, una tassa inaspettata, svolgo nella mia mente un filmino con tutte le fasi che culminano nell’arresto e nella galera, le vivo intensamente ma nello stesso tempo mi rendo conto dell’illogicità  della situazione e me ne libero (è il metodo che si usa nella regressione, molto valido), penso che c’è sempre un modo per uscire da ogni situazione, se non si perde la bussola. L’esempio riportato può sembrare banale ma la tecnica di esasperare fino all’estremo una situazione sul piano psicologico prima di affrontarla materialmente, può funzionare, ho incontrato altre persone che inconsciamente la praticano come me e con risultati. Questa strana tecnica la applico anche quando si tratta di malattie serie, mie o di chi mi sta a cuore, svolgo il filmino che culmina intenzionalmente con  il trapasso ( penso, più di lì fisicamente non si può andare), tra scongiuri, esorcismi e scaramanzie mi dico molto seriamente: - Ogni evento avviene nella vita per nostra scelta! Quindi, non lamentiamoci e andiamo avanti con volontà!
         E’ una soluzione ingenua ma serve ad eliminare coinvolgimenti emotivi eccessivi non controllati. Comunque la paura non va lasciata libera di condizionarci!
        La nostra energia-pensiero ci suggerisce di capire prima di tutto se parole, immagini, pensieri ed emozioni che ci suscitano paura, sono nostri, se appartengono al nostro mondo inconscio interiore o vengono da fuori ad invadere la nostra intimità, si può capire con una analisi attenta. Se sono nostri, allora il retto pensiero positivo può aiutarci ad superare il timore, l’ansia, se appartengono al mondo esterno e sono comunemente diffusi tra la gente, occorre controllare le nostre emozioni, è un doveroso esercizio, altrimenti la vita va a sfascio distrutta da tempeste emotive disastrose.
      Il modo migliore e più sicuro per proteggerci dalle paure, è fortificare la nostra energia interiore, il nostro io profondo con la fiducia incrollabile nel potere determinante e attivo della nostra energia-pensiero: se pensi positivo, attiri il positivo, se pensi negativo, il negativo, tale assioma non va mai dimenticato, altrimenti siamo sempre daccapo; le autoaffermazioni mirate e le preghiere rivolte ad alte entità, Arcangeli, Cristiano Rosacroce……vanno molto nel profondo e fortificano le nostre difese, ci autoimmunizzano dal timore. E’ chiaro che l’attività conoscitiva sviluppata con consapevolezza e amore, crea nel nostro intimo sicurezze certezze e convinzioni che proteggono la mente dagli attacchi indistinti di emozioni incontrollate; l’idea del karma, legge che riporta gli effetti del nostro comportamento remoto, vale per tutti, come l’energia-amore, apertura totale alla vita, accettazione, perdono e condivisione, sono solide basi su cui costruire una dinamica positiva che immunizza dalla paura.  
       Si sente parlare poco di coraggio, forza d’animo e necessità di praticare esercizi di rafforzamento, ora si vuole tutto con il minimo sforzo; per vincere la paura si preferisce prendere pasticche, prodotti farmaceutici e altro  e meno entrare con fegato sangue freddo e consapevolezza nella propria interiorità, dove si nasconde il segreto della serenità ed equilibrio.
        Per concludere: la paura nasce come una forte emozione, all’inizio, irrazionale e indistinta, oscura e coinvolgente tale però da turbare l’equilibrio psicofisico e spirituale. Ci sono dunque due modi per poterla controllare e superare (non combatterla razionalmente perché si rafforza ed è un’illusione credere di estirparla): sviluppare una forma di prevenzione, molto impegnativa, approfondendo con calore, fiducia e volontà il rapporto con se stessi e il Sé Superiore attraverso la consapevolezza, la conoscenza e l’esercizio. Ci sono molte persone che seguono questa via, sarebbe interessante osservarle nel loro comportamento quotidiano, specie in occasione per loro di eventi particolari, accusano il primo colpo anche con forti emozioni, poi, dopo la I° e II° fase sopra descritte, riacquistano equilibrio e controllo.
         Il secondo modo è in piena armonia con la nuova energia-pensiero-amore: rafforzare la positività con l’energia-pensiero ma supportata dall’aiuto delle entità angeliche e arcangeliche che giustamente invocate vengono in soccorso di chi le invoca; tale modo io lo chiamo Pronto Soccorso Angelico e funziona efficacemente specie in casi estremi. Provare per credere! E’ sufficiente rivolgere loro una calda preghiera CON IL CUORE PER AVVERTIRE LA LORO PRESENZA.
         Dunque, abbiamo la “chiave” per aprire mente e cuore all’energia-pensiero-amore e debellare ogni stato d’animo negativo.
      




        
       

domenica 1 settembre 2013

blog settembre 2013Blog settembre 2013 La precarietà e la provvisorietà dei mesi estivi E’ un’esperienza molto particolare e pesante vivere senza una consapevolezza, senza sicurezze interiori e una meta da raggiungere, i mesi estivi, cioè quelli compresi fra il solstizio estivo, giugno e l’equinozio autunnale, settembre, perché? La ragione è che quasi tutto ciò che si vive in tale periodo sembra decisamente instabile, insicuro, provvisorio e transitorio: impegni, interessi, rapporti e attività relazionali e interiori individuali sono nella maggior parte dei casi traballanti e prive di sostanza, passano, scorrono e ci lasciano un po’ amareggiati e insoddisfatti. Altro aspetto molto destabilizzante emotivamente è che in tale periodo accadono i fatti le situazioni e gli eventi più strani e gravi personalmente: malattie improvvise, lutti, disoccupazione e fallimenti, cause giudiziarie e pagamenti inaspettati, liti e conflitti relazionali inspiegabili, perdite di sicurezze interiori e esteriori ma anche a livello sociale e planetario: fallimenti di imprese, rivolte, guerre, disastri meteo e tragedie strane…… si ha la sensazione simile a quella che si prova quando si entra in battaglia non convinti della vittoria: - Come va, va! si pensa e soprattutto si vive alla giornata sperando che tutto passi presto. Se si avesse una tendenza al duello, al combattimento, alla sfida, potrebbe essere anche piacevole cimentarsi e trovare il coraggio per affrontare una prova ma, se si desidera vivere tranquilli senza tanti pericoli e preoccupazioni, il periodo estivo può essere destabilizzante e duro da vivere. Esiste una spiegazione profonda di questo fenomeno ricorrente nell’anno solare: i maestri- guida o ascesi hanno parlato e parlano in segreto ai loro discepoli che seguono un cammino di iniziazione alle verità più profonde, di variazioni energetiche più o meno favorevoli allo studio, alla realizzazione di progetti e al raggiungimento di obiettivi specie interiori, in autunno. In estate, essi dicono, le entità più vicine al mondo della natura, gli spiriti elementali, scendono a contatto con le energie più fisiche degli uomini, stimolandoli a lasciarsi coinvolgere dagli aspetti più belli e sensuali della natura: la luce solare, la piena maturazione del mondo vegetale e perché no? la sensualità e il piacere dei sensi (è bello vedere i corpi seminudi al mare e abbandonarsi ai piaceri della tavola), volenti o no, siamo coinvolti dalla girandola delle sensazioni ed emozioni che appunto girano vorticosamente dandoci il senso della instabilità psicofisica e mentale. I maestri dicono anche che a fine settembre le entità più alte e vicine spiritualmente agli uomini nella sfera del pensiero e della volontà ritornano stimolando la ripresa di interessi spirituali, culturali, la rinascita interiore che culmina la notte santa di Natale, quando è possibile sentire e vedere (chi è veggente) la discesa dello spirito solare, il Cristo. All’inizio dell’autunno è sempre più vivo e diffuso l’interesse spirituale e conoscitivo per tale ragione; infatti, nei gruppi di studio e di ricerca spirituale l’anno di lavoro inizia alla fine di settembre in occasione della festa degli Arcangeli Michele…… e termina alla fine di giugno, la festa di S.Giovanni evangelista (secondo anche la tradizione antroposofica) non a caso evidentemente. Sarebbe stato più utile sapere questa spiegazione proprio all’inizio dell’estate per prepararsi alla battaglia dei pensieri, sentimenti ed emozioni estive, comunque è altrettanto importante conoscere le ragioni profonde di questo fenomeno per prenderne consapevolezza e organizzare non solo una difesa ma anche un modo giusto di rapportarsi alle lotte interiori da affrontare iniziando nel periodo favorevole, l’autunno. Dobbiamo, quindi, parlare del potere della mente, è tutto qui il nocciolo della questione, direi anche di ogni problematica psicospirituale e fisica; è fondamentale riconoscerlo e risvegliarlo con opportuni esercizi, che di questi tempi sono utili e indispensabili; innanzitutto è importante capire che dietro tale senso di precarietà nei mesi estivi, ma sempre, si nasconde la paura e l’ansia, l’angoscia la rabbia e il senso di impotenza, sono queste le “male erbe” da estirpare, come? Riconoscendo che noi siamo il centro della nostra vita, che abbiamo il potere del pensiero e delle emozioni tanto da poter veramente modificare il nostro modo di vivere quotidiano ma che dobbiamo agire, muoverci sperimentare e combattere con l’arma della mente e dell’amore: il pensiero è energia creativa, se penso positivo o negativo le energie mi ritornano potenziate e mi rafforzano nella realtà pensata, quindi per superare tali stati di abulia, di debolezza, di precarietà e paura….. occorre fare l’esercizio quotidiano di rafforzamento della nostra energia vitale. Racconto una mia esperienza estiva (in estate, a luglio, facciamo le terapie termali e già conoscevo il pericolo cui sarei andato incontro) : io e mia moglie, tranquilli, pronti per riposarci e divagarci, siamo tornati inizialmente dalle cure: inalazioni, insufflazioni, percorsi in acqua…..piuttosto stanchi deconcentrati e fuori dai ritmi abituali; il primo giorno, io mi son buttato sul letto di albergo e ho cercato di riprendere le forze con il riposo ma mi sentivo sempre deconcentrato e insoddisfatto e per nulla in forza, mia moglie era più forte. Il secondo giorno, mi sono imposto di riprendere gli esercizi di concentrazione e di rafforzamento (come del resto faccio a casa mia e mia moglie non aveva smesso di fare), 30-40 minuti ben distribuiti nella giornata che mi hanno subito ridato energie e potere di godermi le novità del luogo e dell’esperienza con piacere ed entusiasmo, risultato: ci siamo rinnovati nel corpo e nello spirito e abbiamo superato per il resto dell’estate tutti gli aspetti negativi di cui sto parlando, nonostante siano capitati molti fatti incresciosi e pesanti. Il consiglio che sempre seguo è questo: vivere il presente, qualunque esso sia, con presenza di spirito e tutto me stesso cercando di esprimere il meglio di me con entusiasmo piacere e gioia. Mi aiutano molto due esempi-immagini: il guerriero samurai che è tutto nel presente e con la sua abilità supera ostacoli vincendo prove e nemici e il mago Merlino che tutto può con il suo amore incondizionato, prova gioia nel donare se stesso con misura senza coinvolgimenti e senza pretendere nulla in cambio, con cuore e mente puri. Allora, è necessario a questo punto mettere a fuoco una tecnica per superare i momenti di apatia, inerzia, inattività e la sensazione di vegetare (è però necessario fare una scelta consapevole): rafforzare la fiducia in sé e nelle forze che ci guidano e circondano con formule mirate allo scopo, prima fra tutte la seguente: (nome) Sii calmo! E sappi: IO SONO l’IO SONO! Si provi a recitarla con convinzione e calore per 10-15 minuti e dopo si considerino gli effetti. Poi, è conveniente liberarsi dai pensieri, immagini mentali, impressioni fugaci e prive di valore, superficiali e vaganti nella mente, svuotare il sacco delle inutilità che appartengono alla mente e acquisire un minimo controllo mentale per non essere distolti da ciò che si deve fare; una regola per sentirsi centrati è quella di fare sempre qualcosa, anche la più semplice e banale ma per scelta con attenzione e amore….sembra facile ma è altamente educativo come avere un obiettivo da raggiungere, il più semplice per sentirsi attivi ed efficienti. La vita quotidiana deve diventare una sorta di palestra, spirit-gym, moderna attiva e gratuita in cui esercitarsi con grande piacere e competenza. Io spesso faccio un ragionamento anche con una certa fermezza e mi domando perché alcune persone usano le droghe; per tirarsi su, mi rispondo, giusto! Ma spendono denaro e ricevono effetti deleteri nel loro corpo, tutti ne conoscono le conseguenze. Allora, perché non fare esercizi di autoterapia con le autoaffermazioni che non costano nulla e danno risultati, provati scientificamente, anche eccezionali? La risposta è molto semplice, sono la pigrizia e la scarsa autostima, la mancanza di volontà di rispetto e dignità che si oppongono…….ma c’è una causa nascosta di cui occorre prendere coscienza: quando si sceglie di elevarci al di sopra della normalità comune e standardizzata, intervengono le forze dell’ostacolo che impediscono qualsiasi tentativo di progresso e miglioramento, ti fanno sentire strano, orgoglioso presuntuoso o addirittura anormale per scoraggiarti. Chi invece sceglie la via della crescita evolutiva, capisce e si sforza di agire esercitandosi, i mezzi ci sono, non costano nulla, richiedono solo attenzione, costanza pazienza e azione…. Sinceramente in certe situazioni sono stato costretto a dire:-Senti! I mezzi li hai, sono a tua disposizione, se vuoi uscire dalla tua condizione, devi applicarli per avere risultati, altrimenti fai come ti pare e soprattutto non ti lamentare, è tua libera scelta! Qualche formula per risvegliare forza serenità e sicurezza: 1) Sto bene, mi sento bene, il mio corpo e la mia mente sono in perfette condizioni di salute psicofisico spirituale, vigore ed efficienza per raggiungere un sano e pieno equilibrio; 2)Affronto eventi e rapporti quotidiani come occasione per rafforzare la volontà di sentirmi sereno/a e soddisfatto/a di quello che sono e che faccio, libero/a da ogni condizionamento; ho coraggio, forza morale di amore, positività e creatività per affrontare e superare tutte le prove quotidiane. 3) Vivo la mia vita con entusiasmo apprezzandone ogni attimo; rafforzo in me positività, ottimismo, gioia di essere vivere ed amare; sono grato/a alla legge della vita per tutto ciò che sono e che ho; 4) Ogni evento e situazione anche negativa è per me occasione per sviluppare coraggio e intraprendenza, sicurezza, fiducia ed entusiasmo. I mesi estivi offrono, quindi, prove continue per rafforzare il nostro potere energetico, la nostra identità e dignità; occorre sviluppare lo spirito guerriero del samurai e la disponibilità, la sapienza e l’amore del mago Merlino, buon lavoro per il resto dell’anno!



Blog settembre 2013

La precarietà e la provvisorietà dei mesi estivi
      E’ un’esperienza molto particolare e pesante vivere senza una consapevolezza, senza sicurezze interiori e una meta da raggiungere, i mesi estivi, cioè quelli compresi fra il solstizio estivo, giugno e l’equinozio autunnale, settembre, perché? La ragione è che quasi tutto ciò che si vive in tale periodo sembra decisamente instabile, insicuro, provvisorio e transitorio: impegni, interessi, rapporti e attività relazionali e interiori individuali sono nella maggior parte dei casi traballanti e prive di sostanza, passano, scorrono e ci lasciano un po’ amareggiati e insoddisfatti. Altro aspetto molto destabilizzante emotivamente è che in tale periodo accadono  i fatti le situazioni e gli eventi più strani e gravi personalmente: malattie improvvise, lutti, disoccupazione e fallimenti, cause giudiziarie e pagamenti inaspettati, liti e conflitti relazionali inspiegabili, perdite di sicurezze interiori e esteriori  ma anche a livello sociale e planetario: fallimenti di imprese, rivolte, guerre, disastri meteo e tragedie strane…… si ha la sensazione simile a quella che si prova quando si entra in battaglia non convinti della vittoria: - Come va, va! si pensa e soprattutto si vive alla giornata sperando che tutto passi presto.
       Se si avesse una tendenza al duello, al combattimento, alla sfida, potrebbe essere anche piacevole cimentarsi e trovare il coraggio per affrontare una prova ma, se si desidera vivere tranquilli senza tanti pericoli e preoccupazioni, il periodo estivo può essere destabilizzante e duro da vivere.
      Esiste una spiegazione profonda di questo fenomeno ricorrente nell’anno solare: i maestri- guida o ascesi hanno parlato e parlano in segreto ai loro discepoli che seguono un cammino di iniziazione alle verità più profonde, di variazioni energetiche più o meno favorevoli allo studio, alla realizzazione di progetti e al raggiungimento di obiettivi specie interiori, in autunno. In estate, essi dicono, le entità più vicine al mondo della natura, gli spiriti elementali, scendono a contatto con le energie più fisiche degli uomini, stimolandoli a lasciarsi coinvolgere dagli aspetti più belli e sensuali della natura: la luce solare, la piena maturazione del mondo vegetale e perché no? la sensualità e il piacere dei sensi (è bello vedere i corpi seminudi al mare e abbandonarsi ai piaceri della tavola), volenti o no, siamo coinvolti dalla girandola delle sensazioni ed emozioni che appunto girano vorticosamente dandoci il senso della instabilità psicofisica e mentale. I maestri dicono anche che a fine settembre le entità più alte e vicine spiritualmente agli uomini nella sfera del pensiero e della volontà ritornano stimolando la ripresa di interessi spirituali, culturali, la rinascita interiore che culmina la notte santa di Natale, quando è possibile sentire e vedere (chi è veggente) la discesa dello spirito solare, il Cristo.
     All’inizio dell’autunno è sempre più vivo e diffuso l’interesse spirituale e conoscitivo per tale ragione; infatti, nei gruppi di studio e di ricerca spirituale l’anno di lavoro inizia alla fine di settembre in occasione della festa degli Arcangeli Michele…… e termina alla fine di giugno, la festa di S.Giovanni evangelista (secondo anche la tradizione antroposofica) non a caso evidentemente.
      Sarebbe stato più utile sapere questa spiegazione proprio all’inizio dell’estate per prepararsi alla battaglia dei pensieri, sentimenti ed emozioni estive, comunque è altrettanto importante conoscere le ragioni profonde di questo fenomeno per prenderne consapevolezza e organizzare non solo una difesa ma anche un modo giusto di rapportarsi alle lotte interiori da affrontare iniziando nel periodo favorevole, l’autunno.
      Dobbiamo, quindi, parlare del potere della mente, è tutto qui il nocciolo della questione, direi anche di ogni problematica psicospirituale e fisica; è fondamentale riconoscerlo e risvegliarlo con opportuni esercizi, che di questi tempi sono utili e indispensabili; innanzitutto è importante capire che dietro tale senso di precarietà nei mesi estivi, ma sempre,  si nasconde la paura e l’ansia, l’angoscia la rabbia e il senso di impotenza, sono queste le “male erbe” da estirpare, come? Riconoscendo che noi siamo il centro della nostra vita, che abbiamo il potere del pensiero e delle emozioni tanto da poter veramente modificare il nostro modo di vivere quotidiano ma che dobbiamo agire, muoverci sperimentare e combattere con l’arma della mente e dell’amore: il pensiero è energia creativa, se penso positivo o negativo le energie mi ritornano potenziate e mi rafforzano nella realtà pensata, quindi per superare tali stati di abulia, di debolezza, di precarietà e paura….. occorre fare l’esercizio quotidiano di rafforzamento della nostra energia vitale.
       Racconto una mia esperienza estiva (in estate, a luglio,  facciamo le terapie termali e già conoscevo il pericolo cui sarei andato incontro) : io e mia moglie, tranquilli, pronti per riposarci e divagarci, siamo tornati inizialmente dalle cure: inalazioni, insufflazioni, percorsi in acqua…..piuttosto stanchi deconcentrati e fuori dai ritmi abituali; il primo giorno, io mi son buttato sul letto di albergo e ho cercato di riprendere le forze con il riposo ma mi sentivo sempre deconcentrato e insoddisfatto e per nulla in forza, mia moglie era più forte. Il secondo giorno, mi sono imposto di riprendere gli esercizi di concentrazione e di rafforzamento (come del resto faccio  a casa mia e mia moglie non aveva smesso di fare), 30-40 minuti ben distribuiti nella giornata che mi hanno subito ridato energie e potere di godermi le novità del luogo e dell’esperienza con piacere ed entusiasmo, risultato: ci siamo rinnovati nel corpo e nello spirito e abbiamo superato per il resto dell’estate tutti gli aspetti negativi di cui sto parlando, nonostante siano capitati molti fatti incresciosi e pesanti.
     Il consiglio che sempre seguo è questo: vivere il presente, qualunque esso sia, con presenza di spirito e tutto me stesso cercando di esprimere il meglio di me con entusiasmo piacere e gioia. Mi aiutano molto due esempi-immagini: il guerriero samurai che è tutto nel presente e con la sua abilità supera ostacoli vincendo prove e nemici e il mago Merlino che tutto può con il suo amore incondizionato, prova gioia nel donare se stesso con misura senza coinvolgimenti e senza pretendere nulla in cambio, con cuore e mente puri.
      Allora, è necessario a questo punto mettere a fuoco una tecnica per superare i momenti di apatia, inerzia, inattività e la sensazione di vegetare (è però necessario fare una scelta consapevole): rafforzare la fiducia in sé e nelle forze che ci guidano e circondano con formule mirate allo scopo, prima fra tutte la seguente: (nome) Sii calmo! E sappi: IO SONO l’IO SONO! Si provi a recitarla con convinzione e calore per 10-15 minuti e dopo si considerino gli effetti. Poi, è conveniente liberarsi dai pensieri, immagini mentali, impressioni fugaci e prive di valore, superficiali e vaganti nella mente, svuotare il sacco delle inutilità che appartengono alla mente e acquisire un minimo controllo mentale per non essere distolti da ciò che si deve fare; una regola per sentirsi centrati è quella di fare sempre qualcosa, anche la più semplice e banale ma per scelta con attenzione e amore….sembra facile ma è altamente educativo come avere un obiettivo da raggiungere, il più semplice per sentirsi attivi ed efficienti. La vita quotidiana deve diventare una sorta di palestra, spirit-gym, moderna attiva e gratuita in cui esercitarsi con grande piacere e competenza.
      Io spesso faccio un ragionamento anche con una certa fermezza e mi domando perché alcune persone usano le droghe; per tirarsi su, mi rispondo, giusto! Ma spendono denaro e ricevono effetti deleteri nel loro corpo, tutti ne conoscono le conseguenze. Allora, perché non fare esercizi di autoterapia con le autoaffermazioni che non costano nulla e danno risultati, provati scientificamente, anche eccezionali? La risposta è molto semplice, sono la pigrizia e la scarsa autostima, la mancanza di volontà di rispetto  e dignità che si oppongono…….ma c’è una causa nascosta di cui occorre prendere coscienza: quando si sceglie di elevarci al di sopra della normalità comune e standardizzata, intervengono le forze dell’ostacolo che impediscono qualsiasi tentativo di progresso e miglioramento, ti fanno sentire strano, orgoglioso presuntuoso o addirittura anormale per scoraggiarti.
      Chi invece sceglie la via della crescita evolutiva, capisce e si sforza di agire esercitandosi, i mezzi ci sono, non costano nulla, richiedono solo attenzione, costanza  pazienza e azione….
       Sinceramente in certe situazioni sono stato costretto a dire:-Senti! I mezzi li hai, sono a tua disposizione, se vuoi uscire dalla tua condizione, devi applicarli per avere risultati, altrimenti fai come ti pare e soprattutto non ti lamentare, è tua libera scelta!
       Qualche formula per risvegliare forza serenità e sicurezza:
1)            Sto bene, mi sento bene, il mio corpo e la mia mente sono in perfette condizioni di salute psicofisico spirituale, vigore ed efficienza per raggiungere un sano e pieno equilibrio;

2)Affronto eventi e rapporti quotidiani come occasione per rafforzare la volontà di sentirmi sereno/a e soddisfatto/a di quello che sono e che faccio, libero/a da ogni condizionamento; ho coraggio, forza morale di amore, positività e creatività per affrontare e superare tutte le prove quotidiane.

3)    Vivo la mia vita con entusiasmo apprezzandone ogni attimo; rafforzo in me positività, ottimismo, gioia di essere vivere ed amare; sono grato/a  alla legge della vita per tutto ciò che sono e che ho;

4)     Ogni evento e situazione anche negativa è per me occasione per sviluppare  coraggio e intraprendenza, sicurezza, fiducia ed entusiasmo.

       
        I mesi estivi offrono, quindi, prove continue per rafforzare il nostro potere energetico, la nostra identità e dignità; occorre sviluppare lo spirito guerriero del samurai e la disponibilità, la sapienza e l’amore del mago Merlino, buon lavoro per il resto dell’anno!