martedì 1 luglio 2014

blog luglio 2014



Blog luglio 2014
Significato spirituale della attuale crisi in ogni aspetto della nostra società, un modo per superarla

         E’ utile fare una riflessione seria (per capirne a livello spirituale il senso) sulla situazione, non solo economico sociale ma anche psicospirituale, dei giovani tra i 18 e i 30 anni e oltre, qui in Italia particolarmente in questo periodo, perché ogni popolo per legge karmica ha il suo destino formato da un certo tipo di esperienze. Da noi l’esperienza più comune è costituita dalla precarietà in ogni settore, dal lavoro alla vita sentimentale, culturale  professionale e relazionale: dappertutto si respira aria di rinnovamento, di scardinamento di vecchi schemi culturali e sociali, di alte aspirazioni per raggiungere alti traguardi, talvolta di iniziative individuali di persone che tentano di tutto pur di guadagnare qualcosa, una retribuzione che alcuni hanno paura di chiamare stipendio. Si assiste ad un campionario molto vario di mestieri, professioni e attività, oltre alla disoccupazione cronica di alte percentuali di giovani completamente disorientati che rinunciano allo studio, a cercare lavoro e si rifugiano sotto le ali protettive dei nonni pensionati e di altri che hanno una forte volontà di trovare una strada inventandosi un lavoro, sostenuti dalla “passione” di fare qualcosa.
        I mass-media sono pieni di notizie, articoli,  siti e blog che denunciano tale precarietà mettendo in forse nei lettori e negli ascoltatori il futuro del nostro Paese per le prossime generazioni: medici giovani che emigrano verso paesi lontani per lavorare, camerieri che vanno in Australia o in Brasile ad aprire paninoteche, taxisti improvvisati che sfidano senza licenza le leggi comunali, giornalisti estemporanei che si mettono al seguito di grandi uomini politici americani oppure laureati che lavorano per poche centinaia di euro nei call-center o danno lezioni private o inventano sistemi su Facebook per collegare neolaureati e aziende o registi, attori e autori che sfidano gli schemi sociali per fare qualcosa……insomma, un universo giovanile e oltre che dà l’impressione di una generazione che naviga in mare aperto in piena tempesta per trovare una rotta.
       Tale è la situazione apparente che colpisce creando paure, negatività, incertezze e precarietà in quanto è sbandierata dai mass-media ogni giorno, più volte al giorno ma è solo la facciata di una condizione che viviamo tutti, chi più, chi meno, tragicamente. Tutti, dico tutti, viviamo la precarietà dei tempi: disorientamento generale e a livello sociale economico culturale e soprattutto a livello psicospirituale, ciò giustifica la grande voglia di ricercare attraverso corsi, incontri, seminari e pubblicazioni un cammino di realizzazione sostenuto da tecniche, pratiche esercizi e quant’altro per capirsi e capire.
     I  più volenterosi si attivano, colgono ogni occasione quotidiana per capire cosa dicono gli eventi, quali messaggi vogliono comunicare perché sicuramente ogni situazione, ogni esperienza assume un significato particolare per ognuno. Di questi tempi il disorientamento è dovuto alla mancanza di forti convinzioni spirituali, particolarmente alla carenza di amore che è male interpretato, non capito nel suo vero significato di accettazione positiva della vita, qualunque essa sia, di comprensione e apprezzamento di ogni sua manifestazione che può dare gioia e piacere, purché vogliamo vederne i lati positivi; ma per fare ciò occorre una discreta volontà di scegliere un percorso consapevole di crescita, di miglioramento e conoscenza. Infatti, è utile e doveroso sapere che le esperienze tutte, le attiriamo noi per un impegno che ci siamo assunti prima della nascita, quindi non possiamo incolpare questo o quello delle loro cause; sì, le condizioni che incontriamo sono le cause esteriori che provocano spesso i cambiamenti interiori ed esteriori già scelti e previsti nel nostro piano evolutivo. Tale affermazione deve essere accettata e compenetrata di sentimento in misura incondizionata cioè senza se né ma, altrimenti si innesca una lotta interiore che diventa sempre più rovinosa nel tempo e riporta ai soliti punti di partenza: si è conquistata mentalmente una sicura “verità” ma con dubbi e incertezze si rimette tutto in discussione.
     La “verità” si conquista con la costanza degli sforzi, con la pazienza amorevole di agire e fare con convinzione e amore fino ad entrare nel senso vero reale di quella verità che non ha più bisogno di essere ogni volta riaffermata mentalmente; quella verità è, suscita tutta una serie di pensieri, sentimenti ed emozioni e quindi di azioni, per cui dubbi e incertezze, tentennamenti e insicurezze cadono, nasce la piena fiducia in certi valori della vita che sostengono e suscitano anche il piacere delle esperienze.
      In ogni epoca storica ci sono state e ci saranno sempre condizioni socio-economiche, politiche e culturali difficili e nuove, aspetti esteriori di realtà spirituali che si devono assolutamente vivere perché sono tappe obbligate del cammino umano per raggiungere importantissimi obiettivi.
       Attualmente, in mezzo alla precarietà e alle incertezze, alla mancanza di valori e alla superficialità, al disordine e alla corruzione alla violenza, al menefreghismo e all’egoismo più gretto e alla esaltazione dell’Ego, si deve affermare la fiducia in sé e l’autostima, la positività e l’altruismo, la condivisione e la fratellanza e la fede profonda e incrollabile nell’energia di amore che, se conquistata con convinzione, diventa la struttura portante di ogni costruzione spirituale. Tutte le manifestazioni di vita dal rapporto con se stessi ai rapporti personali, al lavoro, all’uso del tempo libero dovrebbero essere improntate con semplicità all’amore per la vita.
        C’è attualmente un forte desiderio di riunirsi in gruppi, comunità dove l’energia è decisamente più potente per aiutarsi reciprocamente e sostenersi nello sforzo comune di raggiungere certi obiettivi di crescita, di maturazione perché non si può vivere soli, isolati spiritualmente, soltanto insieme si possono vedere i cambiamenti e adeguarsi ad essi con umiltà e intenzione.
         L’atteggiamento più importante da assumere verso la propria crescita personale (fondamentale in questo tempo) è quello di approfondire bene il lavoro, la pratica e l’esercizio con costanza perseveranza e pazienza per poter raccogliere gli effetti che sicuramente ci saranno, è legge di vita: chi semina e lavora con passione il suo campicello, raccoglie i frutti anche dopo tempeste e flagelli; è utile liberarsi da pensieri e opinioni condizionanti di questo tipo: più sono complesse ricercate e sofisticate le pratiche, maggiori sono i risultati. Errato, falso!      Le pratiche devono essere semplici, come per principianti, ma ripetute costantemente con passione e convinzione, i risultati saranno decisamente positivi e gratificanti. Quindi, una volta trovato un percorso, è giusto e conveniente percorrerlo con fiducia e piacere, ma con costanza e pratica quotidiana intenzionale e convinta. Esempio: la preghiera (a qualsiasi entità alta sia rivolta anche con parole personali) è una pratica che dovrebbe essere esercitata sempre perché connette, collega alle energie superiori, come le autoaffermazioni (ognuno può formulare le proprie) che rafforzano il rapporto con se stessi. Cerchiamo di allontanare le distrazioni dal lavoro interiore e di trovare lo spazio-tempo per noi stessi per coltivare le nostre aspirazioni e desideri di trasformazione e miglioramento.