Blog giugno 2013
Riflessioni sulle condizioni di crisi
politico-economico-sociale
e morale dei nostri giorni
La situazione globale mondiale dei
nostri giorni suscita nel profondo sentimenti atavici di paura, ansia e
preoccupazione, precarietà e insicurezza per il futuro di tutti, giovani
particolarmente e anziani e quel senso di attesa di qualcosa di tragico e
irreparabile che caratterizza momenti storici di crisi a tutti i livelli.
Non si sente più parlare di speranza in un futuro prossimo
migliore, più vivibile materialmente e spiritualmente, non si fanno più
progetti e programmi non solo per le vacanze, per il tempo libero o per
sviluppi di proprie attività lavorative ma nemmeno per possibili impegni di
crescita e maturazione personale (salvo pochissime eccezioni); tale situazione
naturalmente è vissuta da persone che non sono animate da volontà di
approfondimento della conoscenza di se stesse e del mondo che le circonda; per
queste, le condizioni attuali di vita sono sicuramente l’occasione imperdibile
per capire meglio quali sono le prove interiori, per riconoscere gli influssi
karmici collettivi e la direzione verso cui canalizzare le energie-pensiero
positive creando nuovi programmi di crescita, perché nel caos e nella
confusione generale sociopolitica economica e morale in realtà si vedono i
segni di un vero rinnovamento di coscienze e una possibilità di capire bene il
gioco nascosto dietro le quinte del potere, come, ad esempio, il fatto che vengano alla luce tutti i comportamenti
disonesti, le appropriazioni indebite, i furti e l’uso personale di denaro
pubblico e l’abuso di potere nel campo politico e amministrativo.
Tempo addietro gli amministratori
pubblici armeggiavano in silenzio nelle stanze del potere, pensando ai propri
interessi e arricchendosi senza che il pubblico ne sapesse qualcosa, ora non più, in ogni settore della vita
pubblica tutte le malefatte vengono alla luce, gli scandali sono quotidiani, i
responsabili sono individuati (puniti? Mah, chissà?), tutti noi siamo messi di fronte a conseguenze di un agire disonesto
troppo personale invece che onesto per un servizio alla società a vantaggio
della collettività: la politica che dovrebbe essere, per sua natura, lo
strumento per governare un popolo guidandolo alla realizzazione dei suoi
obiettivi evolutivi a tutti i livelli
per una crescita completa sociale culturale e soprattutto morale, è diventata
l’occasione per disonesti, corrotti e amorali per arricchirsi a spese della
popolazione impotente ad intervenire; gli amministratori pubblici agiscono con
rischio calcolato: “Anche
se mi scoprono, avrò messo da parte
quanto sarà sufficiente per il resto della mia vita”. Questo è il loro pensiero!!!
Arrivismo, volontà di potere, di
manipolare il prossimo, ansia di vittoria per sentirsi superiori, egoismo e
sfruttamento e altre qualità negative
caratterizzano la condotta della maggior parte dei nostri personaggi
pubblici con responsabilità politico-amministrative e morali. Tali sono le considerazioni a
livello esteriore facilmente deducibili dall’ascolto e dalla visione delle
notizie trasmesse dai mass-media.
Altro discorso e analisi per capire i
motivi profondi e nascosti di tale situazione storica di crisi. Dobbiamo partire dalla legge del karma
estesa non solo ai singoli individui ma
anche ai popoli e stati in cui tutti ci rincarniamo per vivere il nostro karma;
infatti, ci accorgiamo spesso di avere un certo coinvolgimento emozionale e
anche mentale con le vicende che ci accadono intorno. Talvolta io mi sorprendo a dialogare anche a
voce alta davanti al video con i responsabili di fatti orribili, di eventi che
danneggiano l’interesse pubblico e con i politici che compiono azioni per il
proprio esclusivo vantaggio e seguono certi comportamenti disonesti; faccio
loro semplici domande spontanee per avere risposte a problemi di utilità
generale e poi mi rispondo da me seguendo la legge del karma e dell’attrazione.
Quindi,
esiste in ognuno di noi un certo coinvolgimento che ben analizzato risulta
essere karmico: chi appartiene ad un popolo, ha da vivere i problemi della sua
comunità in bene e in male; la legge del destino o karma spinge i singoli
individui (per loro scelta prima di rincarnarsi) nel luogo dove
incontreranno eventi situazioni,
circostanze e rapporti che offriranno loro l’opportunità di conoscere e
lavorare meglio su se stessi.
Allora,
le circostanze storiche non sono casuali, hanno una profonda ragione di essere
ma ognuno deve analizzare bene se stesso per capire cosa deve elaborare in ogni
situazione, questo individualmente; socialmente, il discorso si allarga diventando estremamente significativo:
si ha l’impressione talvolta come di
ripetere certi eventi storici passati, di avere a che fare con personaggi che
ricordano molto da vicino i Nerone, i Giulio Cesare, i Catilina, gli Augusti
imperatori o gli Attila e i barbari al suo seguito. Sembra che questi personaggi storici, per
citare quelli che hanno colpito la nostra fantasia, si ripresentino in ruoli
diversi, sotto le spoglie di personaggi pubblici e privati con cui però ora è
possibile avere un confronto più diretto; pensiamo a secoli fa, come era
possibile contestare a Nerone le sue malefatte o fermare un Attila (a parte
l’intervento di Leone IV ) con le sue orde che distruggevano tutto?
Ora ci è data la possibilità in genere di
avere un confronto praticamente con tutti, politici, massime autorità
governative e di ogni campo di attività
sociale, economica culturale e religiosa. Si ha la sensazione, da parte delle
persone più evolute nella conoscenza, di avere a che fare con quei personaggi
odiati e temuti o amati e osannati che per ragioni karmiche nella storia dei
popoli singoli e dell’umanità intera stanno facendo il nostro stesso percorso;
sono cambiati “i vestiti” i luoghi, le circostanze esteriori, il modo di
pensare, lo stile di vita, la cultura e le doti personali ma la sostanza, cioè
il contenuto essenziale dei nostri karman è sempre quello ma adeguato ai nostri
tempi.
I personaggi pubblici che condizionano
la vita di tutti noi, suddivisi in popoli, nazioni, continenti e il mondo
intero hanno reali effetti sul nostro modo di ragionare, vivere e pensare e ci
riportano condizioni, situazioni e rapporti già vissuti che ora devono essere
definiti e completati individualmente e collettivamente, nulla avviene per
caso, così anche l’attuale situazione di crisi non sfugge alla regola.
Non ci si ferma solo alla ripetizione di
eventi e fatti karmici, ci sono sempre occasioni e possibilità nuove: l’attuale
condizione di crisi è particolarmente importante, direi, unica perché lo
scenario planetario è profondamente mutato e in continua rapida trasformazione
fisica (meteorologia, geologia, biologia e ecologia…..) ed energetica, si
avverte, infatti, una vibrazione molto
forte, registrata anche da scienziati a livello planetario con pesanti
ripercussioni a livello psicofisico e mentale individuale, gli umani si sentono
sollecitati fortemente in ogni senso, insomma è passato da poco il 2012 e siamo
ancora nella sua scia….
Che senso ha e quali effetti causa tale
forte energia cosmica?
Occorre diversificare i campi: in quello fisico esteriore, siamo
soggetti a mutamenti repentini di clima (ci sono sempre stati, ma ora sono più
veloci e sconvolgenti), a fenomeni geologici: terremoti, maremoti …che creano
disastri ambientali anche gravissimi con ripercussioni nella vita psichica di
sempre più grandi masse di persone direttamente, ma indirettamente su tutta
l’umanità raggiungibile dai mass-media; ciò crea forme pensiero molto negative
(egregore) che condizionano stati d’animo e vita psichica della gente su tutto il
pianeta, rafforzate da notizie martellanti quotidiane di crisi economica
sociale e morale che insieme formano una miscela esplosiva sicuramente mai
esistita in tempi storici precedenti, quindi, negatività e paure, rabbia e
insicurezza, ansia, impotenza e ingiustizia che colpiscono tutti
indiscriminatamente…tuttavia ci deve essere una ragione profonda, sì, c’è: di
fronte a tali eventi disastrosi nascono come reazione a livello internazionale
la solidarietà e la compartecipazione, la volontà di aiuto, il sacrificio, la
condivisione e la fratellanza, tutti sentimenti che spingono all’azione
concreta, alla collaborazione; quando
mai si sono viste e toccate con mano tali manifestazioni umanitarie?
Sul piano individuale, invece, si è
creata la condizione molto favorevole ad affrontare alcuni nodi karmici
importanti che si possono sintetizzare in un unico sentimento dalle mille
sfaccettature: la paura, che genera insicurezza fisica e psichica, la rabbia e la
ribellione, la non accettazione e la confusione di valori, il disorientamento e
l’incapacità di riconoscere la propria identità e dignità, la falsa concezione
di amore e l’esperienza del nulla e dell’inutilità di tutto e tutti, la perdita
della speranza, il buio dell’anima per citare i sentimenti più comuni, la
delusione e l’apatia; è chiaro che in tali condizioni storiche di
crisi con assenza di stimoli e interessi spirituali, la sfiducia, l’ansia e
l’insicurezza la fanno da padrone.
Allora, che fare? Una immediata riflessione concreta: occorre rafforzare in noi la luce che dirada l’oscurità,
discioglie il buio dell’anima con l’esercizio quotidiano di pochi minuti di
recita delle formule mirate a rafforzare la fiducia in noi stessi e nelle forze
positive che ci sostengono e guidano anche inconsciamente. Tale è l’azione fondamentale da fare! Se ci si impegna con il
dovuto interesse, intenzione e costanza paziente, i risultati in termini di
chiarezza e coraggio, consapevolezza e serenità non tarderanno a farsi sentire;
allora, anche le reazioni di paura, insicurezza ribellione e aggressività che
nascono in noi contro le attuali condizioni di crisi, si discioglieranno, non
saremo più condizionati da sentimenti e pensieri, emozioni e comportamenti
negativi presenti nella quotidianità.
E’ giusto a questo punto fare una
considerazione di carattere energetico universale molto importante che
contribuisce a spiegare l’ansia la tensione e la paura. Tali sentimenti nascono perché le
vibrazioni energetiche universali sono molto intense, spingono particolarmente
ad un profondo cambiamento interiore: il passaggio dal vecchio modo di
concepire il tutto, al nuovo. Che
significa? In
sostanza vuol dire capire che il nuovo modo di essere e pensare si manifesta in
una forma di continuo flusso energetico che valorizza l’attimo presente e
sviluppa la consapevolezza che il vecchio modo dà sicurezza perché conosciuto
ma impedisce un reale sviluppo.
Esempio: il nuovo contempla la gioia di vivere, essere e amare, l’entusiasmo nel pensare nell’agire e nel programmare, perché pensare significa creare e quindi, se pensi, positivo, ci saranno effetti positivi che in realtà possono superare certi aspetti del karma. Il vecchio modo rimane ancorato a schemi rigidi di pensiero e ancor più a concezioni poco duttili; quando si capisce la natura dell’energia-pensiero di amore è facile entrare nel nuovo. La paura, l’ansia e la tensione sono frutto di una inconscia resistenza al cambiamento.
Esempio: il nuovo contempla la gioia di vivere, essere e amare, l’entusiasmo nel pensare nell’agire e nel programmare, perché pensare significa creare e quindi, se pensi, positivo, ci saranno effetti positivi che in realtà possono superare certi aspetti del karma. Il vecchio modo rimane ancorato a schemi rigidi di pensiero e ancor più a concezioni poco duttili; quando si capisce la natura dell’energia-pensiero di amore è facile entrare nel nuovo. La paura, l’ansia e la tensione sono frutto di una inconscia resistenza al cambiamento.
Per
concludere: l’attuale condizione storica di crisi è il momento ideale per una
trasformazione totale dell’individuo, se lo si capisce, si è salvi, si lotta e
si combatte ma con una ottima prospettiva di sviluppo, altrimenti si soffre senza
possibilità di avanzare nella luce della coscienza e della consapevolezza, della
libertà e dell’amore incondizionato. Il messaggio concreto che si può avvertire
in tale condizione è uno solo: accendere e far brillare dentro di noi la luce,
la luce…… che rischiara il buio e discioglie la paura dandoci fiducia nelle
forze benefiche che lavorano per gli uomini.
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