Blog dicembre 2015
La “sacralità della mia vita”
Nelle nostre relazioni quotidiane in ogni situazione
sentiamo sempre la solita frase: “ Vivo una vita di
m……, solo problemi ansie e preoccupazioni, nessuna gioia e gratificazione……..ma
che vita è la mia? Certo,
obiettivamente per una persona normale, passiva spiritualmente, pigra e legata
ai soliti valori: denaro, piacere, solo interessi concreti, guadagno o perdita,
che non si domanda mai quale può essere il senso della vita, da dove veniamo e
dove andiamo, quel risentimento e quella domanda sono più che leciti; infatti, la
persona pensa che le gioie della vita le siano dovute, non so per quale motivo,
senza uno sforzo per conquistarle e
senza una consapevolezza del suo essere……..Quante
persone si trovano in tale condizione….! Scalpitano, si arrabbiano, si creano tensioni soprattutto perché
reagiscono istintivamente ai fatti, agli eventi senza un briciolo di coscienza.
Siamo contornati da persone di questo tipo! Talvolta ci viene di domandarci
spontaneamente: “Ma chi è normale? Noi con la nostra sete di conoscenza, di
miglioramento o loro con la indifferenza per la spiritualità e
l’insoddisfazione perenne, con la dipendenza dagli eventi a mo’ di burattini
sventolati da ogni evento?
Noi senza alcun dubbio siamo le persone
in armonia con le richieste spirituali dei tempi: diventare individui capaci di
gestire la propria vita con consapevolezza accettazione e amore……sì, qualsiasi tipo di vita non ci
spaventa perché siamo capaci di dare un senso a tutto, anche alle cose più
insignificanti apparentemente: io quando vado a fare la spesa con mia
moglie o mi metto a scrivere le mie esperienze o rispondo al telefono o do una
mano a sistemare la casa o a cucinare, ho la sensazione di fare le azioni più
importanti e più significative del mondo (come ognuno può fare le proprie)……….perché? Le faccio con consapevolezza e
amore, con l’intento determinato di compiere un atto preciso del mio programma
di vita, senza pretese di potere, di potenziamento dei miei Ego, con gioia, creatività e con il
piacere di fare qualcosa di nuovo con interesse e rispetto anche per gli
altri………..affidandomi alle emozioni di bellezza e armonia; penso
con convinzione che il Papa, il Presidente della Repubblica, l’emiro arabo o il
capufficio, chiunque con autorità, non hanno il nostro valore se non agiscono con purezza di intenti, amore
e consapevolezza come noi…….Voglio dire che non esiste più una valutazione
delle azioni umane in base ad una scala di valori ormai superata per cui si
pensava che l’azione del Papa o di un’autorità fosse in partenza superiore alla
mia semplice e umile azione quotidiana perché essi hanno un peso morale sociale
e culturale riconosciuto.. non è
vero….perché bisognerebbe capire con
quale atteggiamento interiore agiscono, che cosa si muove nei loro cuori e
nelle loro menti al momento dell’azione: c’è orgoglio e amor proprio, desiderio
di potere, di apparire grande e onnipotente o di ricevere riconoscimenti egoici
o di sentirsi gratificati per il proprio agire? Se sì, è un’azione egoica che a
livello spirituale è simile a quella di una persona qualsiasi che agisce per
soddisfare la propria egoità, l’amor proprio, i propri interessi e desideri…..se,
invece, compie l’azione con amore disinteressato personalmente, con
consapevolezza e coscienza di fare qualcosa di nuovo e con purezza di intenti,
allora è un’azione alta spiritualmente come tante altre umili semplici
quotidiane compiute da persone normali nei luoghi più diversi del mondo….
Tali esempi non vogliono minimamente
sminuire l’operato del Papa o di un Presidente di uno stato o di un ente o del
capufficio nelle sue funzioni o altro, presi a modello di persone diverse dalle
normali, ma vuole semplicemente far
capire che ciò che distingue le persone è il modo di pensare ed operare
sostenuto dall’energia-pensiero di amore, mi spiego: quando io penso e decido di “lavare i piatti” o di “stirare i panni”
o di “svolgere una pratica in ufficio” o di fare altro, metto in moto
un’energia che accende il desiderio e la volontà di agire per concretizzare il
pensiero iniziale…….più è puro il pensiero (cioè libero da emozioni negative
come fastidio, scarso valore, ovvietà e insoddisfazione, fatica e rottura e
desideri troppo personali di guadagno o riconoscimento) e anche l’intento di
realizzare qualcosa per me di grande valore (e tutto può esserlo), più l’azione
è alta…”il cielo” la riceve senza distinzioni come “dono”, perché potenzia le
energie di bene, di luce e di amore universali.
Quindi, la nostra vita, qualsiasi essa
sia, va considerata come occasione continua per compiere azioni ispirate da
amore; il mio karma mi spinge ad essere donna di casa, padre o madre di
famiglia, uomo o donna di responsabilità varie o persona impegnata nel lavoro o
nello studio, insomma ogni condizione umana è occasione concreta per una
completa autorealizzazione, gratificante serena e soddisfacente in ogni senso,
purché si capisca e si pratichi un certo comportamento mentale ed emotivo.
Occorre ricordare che il karma personale attira condizioni e situazioni e
rapporti con un preciso scopo sempre a nostro vantaggio, quello di migliorare e
perfezionare il nostro modo di “essere”,
di pensare e agire offrendoci le occasioni giuste (scelte da noi prima di
incarnarci) per cui ogni momento richiede un’attenzione particolare e un nuovo
modo di valutare e agire; esempio pratico quotidiano, il cucinare…….io mi
immedesimo nella persona che sceglie decide
e determina ciò che è necessario per la salute il benessere e il
piacere-gusto di me stesso e degli altri e do il via consapevolmente (guai a
fare le cose meccanicamente per abitudine, è la fine….) al processo di
preparazione: spesa, lavorazione degli alimenti, delle pietanze, dell’ambiente
in cui si mangia e sua sistemazione dopopranzo, cena e colazione, tutto qua? si
direbbe, no…… manca la parte più importante, quella che nobilita ed eleva
l’azione a “dono” al cosmo…..
Infatti, se penso di compiere l’azione
di cucinare (la devo pensare) mi farò un preciso programma (idea) nei minimi
particolari, quindi impiegherò la volontà per attivare tutti gli elementi che
servono a realizzare l’atto del cucinare, naturalmente con creatività e
consapevolezza, con piacere e un deciso intento. In tale modo la semplice
azione quotidiana della preparazione del cibo da atto meccanico si eleva ad
azione scelta, decisa e voluta per propria “libera volontà” (non importa se il
dovere lo esige), fatta con entusiasmo e amore e diventa un “dono” al cosmo.
Il paragone di tale semplice azione con
una fatta dal Papa o dal Presidente degli USA o da un personaggio di importanza
mondiale è provocatoria ed estrema per far capire che di fronte al “cielo” non
esistono differenze di alcun tipo, morali, religiose, sociali o culturali, vale
solo la purezza degli intenti, del cuore e la consapevolezza
dell’energia-pensiero di amore che ognuno può percepire e gestire……..
Che cosa voglio dimostrare? Che noi tutti
indistintamente abbiamo la possibilità e il diritto-dovere di “nobilitare la
nostra vita”, renderla “sacra” senza tanti sforzi o masturbazioni mentali,
semplicemente accettando, apprezzando e amando la nostra esistenza, ciò che
attiriamo per karma, senza pregiudizi, false rappresentazioni, aspettative e
valutazioni imposte dal modo di pensare e giudicare comune, mediocre ma
seguendo il nostro cuore, la nostra coscienza aperta al flusso continuo sempre
nuovo dell’energia-pensiero d’amore….
Basta lamentarsi,
sminuire la propria esistenza, non apprezzarne tutti i momenti chiari e scuri
perché significherebbe perdere senza ritorno le decisioni che il karma (legge di
attrazione) porta all’uomo affinché termini al meglio il suo lavoro attraverso
le vite….
L’entusiasmo,
la positività, la fiducia in sé sono effettivamente il lievito, il sostegno e
la forza morale per impegnarsi a realizzare, che cosa? Il proprio programma di
vita, qualsiasi esso sia…così la vita è bella anche dal letto di un ospedale….conosco
gente che in tali condizioni è felice, prega aiuta e sostiene moralmente gli
altri; sono persone di elevato sentire (ma tutti lo possono essere)…..ditemi
con sincerità, c’è differenza tra il loro comportamento e quello di un
Presidente, di un Papa o di un personaggio di spicco culturale religioso
politico o altro conosciuto al mondo nell’esercizio delle loro funzioni?
Secondo me, no…”nel cielo” si entra con
mente e cuore puri e con l’intenzione di rendere “sacra” la propria vita, di
non sprecarla…… in nome di Dio e di tutti i Santi…….!
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