Blog aprile 2016
Il
Malessere quotidiano
Il
mattino, quando ci si sveglia, si può
provare un certo malessere sia di carattere fisico: dolori diffusi alla
cervicale, alle gambe, alla schiena, allo stomaco, che di carattere psichico e
spirituale,
un po' più temibile per le sue ripercussioni sull'equilibrio della persona:
incapacità e
paura
di affrontare problemi, situazioni e rapporti difficili, il male di vivere,
disorientamento,
confusione,
ansia e angoscia accompagnato dalla solita domanda: che devo fare?
Un quadro non molto positivo che
sembrerebbe talvolta senza speranza di miglioramento ma
purtroppo
molto diffuso in questo periodo in cui specie dall'esterno rapporti
interpersonali difficili e complicati e mass-media con notizie di situazioni
sociali di casa nostra e internazionali influenzate dal terrorismo e i disastri
ambientali e climatici non fanno altro che influenzare al negativo e
condizionare lo stato d'animo delle persone.
Subito una domanda: quale può essere una
concausa profonda di tale malessere così
diffuso?
Una immediata risposta:
mancanza di amore prima verso se stessi e poi verso gli altri.
Infatti, non amare se stessi significa trascurare la parte più sacra e divina
di sé, che deve
essere conosciuta e accettata, pena la
presa in giro di se stessi e lo sforzo inutile di avvicinarsi alla spiritualità
per la perdita di reali e concrete energie vitali capaci di aiutare a risolvere
i problemi.
Il
malessere psicofisico si combatte e si vince molto spesso riconoscendo tutti
gli aspetti
positivi,
pregi e virtù (sono tanti e trascurati) che vanno sviluppati ed esercitati per
raggiungere il massimo delle loro potenzialità, ciò significa praticamente
rafforzare la propria individualità con la conoscenza, con tutte le tecniche
possibili, con tutti i mezzi leciti possibili per rafforzare i propri ego che
crescono con la fiducia e la determinazione, significa entrare nel flusso della
energia dell’Io Sono.
Desidero aprire una piccola parentesi di
metodo: se si vogliono raggiungere dei risultati in
qualsiasi campo…… occorre, almeno
al minimo, darsi da fare, mettersi in gioco continuamente, avviare un percorso
di prove, esercizi, sfide e ricerca, aiutati dalle formule di autoaffermazione,
altrimenti è meglio rinunciare ad una trasformazione di se stessi e dedicarsi
con impegno ad interessi normali quotidiani senza grilli in testa.
Il lavoro di rafforzamento dei propri ego è essenziale e basilare, sono
le fondamenta in
cemento armato dell'edificio del nostro
essere che resistono ad ogni scossa sismica.
E' facile constatarlo: ci sono molte persone (io ne conosco) che di fronte a qualsiasi
evento
anche
doloroso reagiscono bene, perché hanno fiducia in sé e fanno funzionare la
parte divina (il sé Superiore) che
affronta e risolve anche le situazioni più difficili, sanno pregare per
chiedere aiuto energetico…….
Questo potrebbe essere il ragionamento che
seguono: " Caro me stesso, come
vedi, io sono
fatto
così con pregi e difetti, tale è la mia realtà, ad essa non posso sfuggire,
però cerco sempre di sfruttare gli aspetti e le energie positive che mi possono
permettere, anche nelle situazioni più difficili e disastrose, di mantenere
fede a me stesso, di difendere la mia dignità, di riconoscere la mia
identità"....tradotto
in parole semplici e concrete, significa non abbatterci, riconoscere le
nostre specifiche caratteristiche, tutte positive e negative, sforzarci di
usarle per risolvere i problemi concreti, pratici che si presentano
quotidianamente.
In
tale maniera vengono rimossi particolarmente i sensi di colpa, i rimorsi, il
senso di non essere all'altezza delle situazioni, sentimenti che avvelenano la
psiche.
E'
questo il momento dell'accettazione amorevole di noi stessi, quando di fronte
all'analisi
della
nostra vita, balzano chiari tutti i momenti in cui siamo stati così, abbiamo
pensato così,
abbiamo
agito così, con conseguenze evidenti ma abbiamo la certezza di aver fatto certe
esperienze; tutte ci hanno condotto dove siamo ora materialmente e
spiritualmente, così doveva essere ma guai a sentirci colpevoli o manchevoli
anzi dovremmo essere grati al karma che ci ha fatto soffrire e gioire per farci
capire il senso della nostra vita, sì, prima della nostra poi dell'esistenza in
genere.
Come faremmo altrimenti a raggiungere e
apprezzare la serena soddisfazione che solo
l'equilibrio e il coraggio, il
rispetto, l'accettazione e il perdono di sé e degli altri e lo scioglimento del
senso di colpa possono dare?
Occorre capire bene una volta per tutte che
quando soffriamo dolori anche fisici e malessere psicospirituale, è importante
sforzarsi di trasformare, all'inizio d'istinto, poi con consapevolezza, lo
stato negativo e pesante nel suo opposto positivo, leggero e costruttivo;
bisogna fare tale operazione, se no siamo sempre daccapo……
A tale esortazione e consiglio ci sono
persone e sono molte, che rispondono. "Ma dove posso
trovare la forza, (perché di energia
psicofisica si tratta), per operare tale cambiamento?".
La risposta è immediata:" Ci sono mille risorse, mille
tecniche, mille modi per suscitarla": la
fiducia
in sé, la fede profonda e incrollabile nella positività della vita, l'accettazione
e il perdono, l'amore altruistico, la creatività, le terapie psicomentali, la
preghiera-telementazione, la coscienza dell'io SONO e le formule mirate che la
suscitano......purché ci sia la scelta e la volontà di fare qualcosa, poi la
coscienza risvegliata sarà la guida
sicura.
E' giunto il momento, è nell'aria da diverso
tempo, in cui tutti avvertono che occorre fare uno
sforzo, seguire una strada, condividere
tentativi di soluzioni comuni; quindi rimbocchiamoci le
maniche e con piena consapevolezza diamo
il via al processo di trasformazione; non esistono se o
ma, perché la posta in gioco è troppo
alta: liberarsi dalla paura, dall'ansia, dall’insoddisfazione e
dallo sgomento che la società in cui
viviamo suscita con le sue imposizioni e la sua logica, quella
consumistica: una situazione mi porta
guadagno? Allora è positiva, non mi porta vantaggi materiali o morali? Allora è
negativa. Chi me lo fa fare a sforzarmi per risultai incerti?
Quindi liberarsi da tale mentalità è lo
sforzo più significativo e risolutore, perché, ripeto;
l'esperienza
è il mezzo per crescere e maturare, accettarla è giusto, stabilire poi se è
negativa o
positiva
è il passo successivo, e solo noi possiamo definirla in rapporto alle
possibilità di crescita
evolutiva.
Il consiglio più concreto che nasce da tale
chiacchierata, sperimentato diverse volte da me e
da altre persone intenzionate a guarire
da simile "malattia", è quello
di provare, provare e riprovare fino a quando non si ottiene un
"minimissimo" risultato che funge da lievito, perché il malessere può
essere psicosomatico e quindi guaribile, purché ci sia un minimo di volontà…..
nulla viene regalato, tutto va
conquistato con sacrificio e sforzo. Il cielo non regala più i suoi doni, ce li
dobbiamo conquistare noi con i nostri sforzi e sacrifici ed anche con grande
gioia.
Una
breve nota personale: ho iniziato a scrivere questo articolo con forti diffusi
dolori alla schiena e alle gambe, ebbene, alla fine mi sono sentito vivo e
arzillo come un grillo, suggestione? Non credo, sono troppo sveglio ed esperto
per cadere in qualsiasi trappola……..
Una riflessione: in
questo periodo storico è diventato molto forte il problema dei rapporti
relazionali, con gli altri, diversi?, che sembrano impedirci di raggiungere la
nostra tranquillità interiore……ma solo attraverso il confronto con loro
possiamo realmente raggiungere il nostro equilibrio, la serenità e il piacere
di vivere…….lo possiamo ottenere se ci abitueremo a non dare la colpa agli
altri del nostro malessere ma a considerare tutte le nostre esperienze come
occasioni attirate dal nostro destino per migliorarci………
A questo punto se siamo coscienti, il
Malessere può diventare l’avvertimento che qualcosa deve cambiare con la nostra
volontà, l’intento e la fiducia incrollabile in noi stessi e nell’energia di
amore che ci circonda e guida.
Dobbiamo fare
molta attenzione a non cadere nella trappola del Vittimismo: ”Ce l’hanno tutti con me! E’ colpa loro, mi vogliono sopraffare
perché sono più debole…..” ma a cercare di cogliere in noi quello
spiraglio energetico che ci spinge ad accettarci, ad apprezzare noi e di
riflesso il mondo che ci circonda….Capiremo che gli altri sono come sono, sono
come noi, con difetti e pregi e si comportano di conseguenza…..non dovremmo
essere più delusi perché essi danno ciò che possono e noi dovremo accettarli
senza aspettarci chissà che…..
La prova più forte è liberarci dalla
pretesa che gli altri facciano quel che vogliamo noi; è la nostra personalità,
gli Ego psicologici che vanno disciplinati e abituati a capire e rispettare la
verità di ognuno…sì, perché ognuno ha la propria Verità e conoscerla e
rispettarla ci infonde equilibrio e armonia………..
Il segreto per superare il Malessere sta
nell’accettarsi, apprezzarsi e riconoscersi come punti energetici di luce e di
perdono e di condivisione ma soprattutto come “scintille divine” pronte a
sentirsi attive per se stesse e quindi per gli altri…
C’è anche un
altro modo per ottenere un aiuto diretto e concreto più immediato che può venire
da un’esperienza vissuta in momenti di particolare e intensa sofferenza,
confusione e perdita di sicurezze e scopi di vita, rabbia e risentimento:
starsene nella propria stanzetta, solitari addolorati e oppressi da mille
pensieri e paure, non sapendo più cosa fare né a che santo rivolgersi e
chiedere dal più profondo del cuore aiuto sostentamento e conforto per
sopravvivere…………allora può presentarsi
improvvisamente una figura
diafana ma luminosa e radiante che rivolge parole-energie di conforto e consolazione,
sostegno e aiuto talmente penetranti da riaccendere una sicura speranza di
vita: chi è la figura? E’ il Cristo-eterico cioè energia pura di amore che
più forte non esiste………………
Occorre imparare e
sperimentare tale modo di avvicinarsi all’energia di amore incondizionato, al
Cristo, l’entità più alta, il Reggitore degli Arcangeli solari, che ha il
potere di risvegliare in chi lo invoca e accetta potenti forze, energie di vita
e rinnovamento…………tutte le altre Intelligenze Celesti, Angeli Arcangeli e altre
che solitamente invochiamo come nostre guide e sostenitori, sono in realtà sue
manifestazioni e strumenti energetici forse più a portata per noi umani……..ma
ora da pochi anni il Potente Reggitore è sceso a noi manifestandosi prima nei
sentimenti ed emozioni, nel cuore, poi nella mente………..è giusto in questa
particolare congiuntura storica, stabilire un rapporto diretto con Lui………così
si aprirà una nuova vita più ricca di sentimenti pensieri e azioni, una vita
più gratificante, attiva che merita di essere vissuta con passione e intensità,
piacere e coraggio…………
A questo punto bisogna rimboccarsi le
maniche e lavorare seguendo la propria libera scelta di metodo e tecnica……non
si dica poi che non c’è possibilità di uscire dal malessere quotidiano……..è
questione di intenzione, volontà pazienza ed esercizio…………
Per facilitare il rafforzamento del nostro
Sé Superiore:
1) Io Sono l’Innato (3volte),
risano ringiovanisco, rigenero e rafforzo tutte le cellule del mio DNA e della mia AKASHA e le avvolgo nella luce
divina dell’IO Sono……………in nome del Padre…………….
2) Io Sono l’Innato (3 volte) mi amo e mi accetto
con totale fiducia in me stesso, Io Sono l’entusiasmo e la volontà attiva di
migliorarmi e rinnovarmi realizzando ogni mio ideale e desiderio
nell’abbondanza e nel benessere psicofisico e spirituale……io accetto, accetto,
accetto……nel nome del Padre………
3)
IO SONO L'INNATO (3 volte), IO SONO
L'AMORE INCONDIZIONATO, IO SONO LA GIOIA, LA COMPASSIONE, LA POSITIVITA',
L'ABBONDANZA ECONOMICA E LA SOLUZIONE OTTIMALE DI OGNI SITUAZIONE NEL MIO
QUOTIDIANO.....IO ACCETTO, ACCETTO, ACCETTO…….in nome del Padre………..
Possibilmente
recitarle la mattina appena svegli o durante il giorno…………
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