ITINERARIO DELL’ANIMA DOPO IL
TRAPASSO
Tutti ci domandiamo cosa succede alla
persona nel momento del trapasso, durante il processo del rilascio del corpo
fisico, involucro della sua entità psico-spirituale. Fino al trapasso
nell’altra dimensione, l’uomo semina e costruisce qualcosa che porta con sé nel suo viaggio attraverso le vite; in
quell’attimo, i corpi sottili, eterico o vitale, astrale o del desiderio, l’Io
o mente lasciano il fisico, (si rompe la corda d’argento, il filo della vita
fisica) e portano con sé, racchiusi come in un’ampolla, i risultati di tutte le
loro esperienze, l’essenza di vita impressa in un atomo-seme che, quando avrà
attraversato tutti i processi dell’aldilà, si reincarnerà nella successiva e
nelle altre esistenze (l’atomo-seme è situato fisicamente nel cuore e al
momento del trapasso esce dal cervello). Da quel momento per tre giorni sfila
davanti agli occhi eterici tutta la vita trascorsa come su un grande schermo
panoramico in cui gli eventi si presentano in ordine inverso, dalla morte alla
nascita, e per grandi quadri il
trapassato rivede ciò che ha vissuto ma senza partecipare; questo processo dura
fino a quando il corpo eterico si
dissolve lasciando libera l’anima di entrare nel kamaloka o purgatorio dove
inizia il processo di purificazione, vedremo come, che porterà l’anima nel
mondo celeste.
Nel periodo di kamaloka l’anima subisce
il processo di liberazione dai vizi o difetti o desideri forti e molto
condizionanti, ad esempio: se il trapassato in vita era attaccato al piacere e
al gusto del cibo o del sesso, non avendo più il corpo il suo desiderio si acuirà sempre più ( tale è la sofferenza
di cui Dante parla nella Divina Commedia) causando forte dolore perché
impossibile a soddisfarsi, allora la sua anima si libererà da quell’eccesso e
imparerà nella successiva incarnazione ad essere più equilibrata e nel cibo e
nel sesso; così avviene per tutti i vizi ed eccessi come l’attaccamento al denaro e per ogni
azione fatta con l’effetto di alleggerire l’anima dai legami eccessivi terreni
per farla salire sempre più nelle alte regioni dello spirito; comprendendo tale
processo c’è la risposta ai vari perché della vita fisica: -Perché mi capita
quel particolare evento o rapporto o situazione? Ecco la risposta: l’anima nel rivivere a ritroso gli eventi tutti della
sua vita passata, prova in ogni momento del processo particolarmente le
sofferenze che ha causato agli altri con il suo comportamento ( le gioie in
un’altra dimensione di cui poi parleremo); ad esempio, se all’età di 40 anni ha
picchiato una persona provando grande piacere, nel kamaloka al momento del
reincontro con essa, proverà la sofferenza e il dolore causatile e la sua
Coscienza Superiore gli imporrà di riparare il male fattole, come? Nella
successiva incarnazione incontrerà quella persona in una determinata situazione
(molto simile a quella precedente). certo in un aspetto diverso e le dovrà
ripagare il debito passato in qualche maniera con sofferenza e dolore. Ecco la
spiegazione di tanti fatti strani che ci accadono quotidianamente, essi sono le
conseguenze di azioni fatte in vite passate in contesti diversi, ma che ora
secondo la legge del Karma ci ritornano per essere soddisfatte con sofferenze
uguali a quelle da noi causate allora.
Consapevolezza comprensione perdono e amore
sono le forze che riparano alla grande gli effetti di azioni e di comportamenti
psicofisico e spirituali errati. C’è una regola in questa esperienza del
kamaloka che gli eventi si susseguono ad una velocità tripla di quella terrena,
cioè se una persona è vissuta 60 anni, la sua esperienza in quello stato durerà
20 anni terreni, questo è per noi vincolati ancora al tempo spazio; ma ci sono
molte eccezioni!! Attraverso le regressioni e le canalizzazioni di alte Entità,
si sa che alcune anime si reincarnano quasi subito e altre rimangono nell’altra
dimensione perché lavorano con più forza indisturbati….è la legge divina che
noi possiamo capire ma non modificare. Quindi giudicare anche eventi gravi
pesanti o orribili è un atteggiamento troppo umano che non spiega però le vere
cause profonde di eventi situazioni o rapporti; attualmente accadono molti
omicidi di donne da parte di mariti compagni amanti o altri, occorrerebbe
domandarsi obiettivamente (difficile emotivamente) qual è stato il loro
rapporto nelle vite passate….la legge del Karma è inflessibile e impersonale,
solo l’accettazione il perdono e l’amore la possono superare. Dietro ogni
evento o situazione c’è sempre la legge di causa ed effetto, il karma….è dura
ma giusta, infatti alcuni la chiamano Legge della Giusta Distribuzione.
Perciò, quando parliamo della
Coscienza che ci guida nelle situazioni difficili della vita, significa che la
nostra scintilla divina, l’Io Superiore, nella esperienza del Kamaloka ha
imparato la lezione e non vuole più ricadere nell’errore, ha capito il giusto
comportamento e cerca di seguirlo; questa è la parte del gioco cui partecipiamo
tutti da trapassati, rimane il sentimento-istinto impresso nel subconscio delle
esperienze di dolore fatte divenendo “voce della coscienza”, la virtù di
resistere all’errore.
Terminata l’esperienza del Kamaloka, lo
spirito purificato passa oltre in una nuova dimensione portando con sé l’essenza
delle esperienze vissute nel Purgatorio incorporate nell’atomo-seme che lo
seguirà sempre spingendolo al bene.
In questa nuova dimensione, chiamata
Primo Cielo, l’anima sperimenterà sempre a ritroso gli effetti delle buone
azioni fatte, vedrà le scene in cui ha compiuto del bene, sentirà la
gratitudine di chi lo ha ricevuto e proverà l’apprezzamento di ciò che gli
altri hanno fatto per lei. Nulla è dimenticato!!! In questa dimensione è
fortemente accentuato il sentimento della bontà e tutte le più alte aspirazioni umane vengono realizzate nella
assoluta quiete pace e riposo ( si potrebbe identificare nella Gerusalemme
Celeste) e con la massima soddisfazione; tutti coloro che sono stati attivi e
creativi, gli artisti in particolare, perfezionano la loro arte e le loro doti
creative e di amore altruista. Con la
permanenza in tale dimensione tutti i sentimenti di sofferenza e dolore
purificati e di gioia bontà e bellezza si concentrano nell’atomo-seme che ci
segue nelle vite e formeranno il corpo astrale o del sentimento nella prossima
incarnazione; ciò che sentiremo, emozioni sentimenti impulsi istinti di fondo
che in numerologia costituiscono la
individualità, si formano in tale dimensione.
Il passaggio nella dimensione
successiva, Secondo Cielo, la vera patria dell’Ego, avviene in maniera che
l’essenza dei 3 corpi, fisico eterico e astrale, ormai disciolti, si trova
nell’energia dello Spirito come rinnovata e purificata, pronta a crearsi le basi della nuova vita futura,
successiva incarnazione. Il trapassato ha bisogno di essere molto pregato,
specie in questo stato, perché si possano fissare nel suo Io Superiore, la
scintilla divina, gli ideali più profondi che lo accompagneranno e sosterranno
nella prossima esistenza: l’amore la compassione e il rispetto, la
consapevolezza la conoscenza e la volontà, il perdono l’altruismo e anche la
gioia la contentezza e la soddisfazione dell’agire. Qui l’anima si costruisce
le nuove condizioni fisiche e ambientali adatte al suo nuovo stadio di sviluppo
e modifica, grazie all’azione delle
entità celesti che lo guidano sempre, addirittura il clima la flora e la fauna
per plasmare il mondo in cui verrà nella prossima incarnazione per accumulare nuove esperienze e nuovi
frutti. In questa dimensione il trapassato apprende l’arte di crearsi il corpo
adatto per la prossima vita tale da esprimere tutto ciò che ha realizzato in
cielo; fase molto importante che ci fa capire quanto dobbiamo riconoscere e
apprezzare il nostro corpo fisico attuale che contiene in sé la 5° essenza dei
3 corpi abbandonati dopo il trapasso dell’ultima vita. Impara anche a lavorare
inconsciamente alla costruzione del proprio corpo, strumento adatto ad
esprimere il suo karma futuro nelle condizioni che si è creato già nell’aldilà con
le alte gerarchie, Spiriti del tempo di razza di popolo di famiglia. E’ un
lavoro dapprima inconscio nella dimensione prenatale, poi, dopo il concepimento
all’inizio della 4° settimana (nelle settimane iniziali è la madre che lavora
al corpo del feto) la scintilla reincarnata, cui si è aggiunto il quarto
elemento, l’io la mente, inizia il lavoro cosciente di creazione del proprio
strumento fisico: Epigenesi.
Bene, ora inizia la fase importante della
preparazione alla nascita fisica, perché, quando la scintilla ha assimilato
tutti i frutti della vita passata e preparato l’ambiente in cui
dovrà scendere per progredire e imparato a costruire il suo nuovo corpo,
l’Essenza del suo Io, la vera identità spirituale, la scintilla divina la mente
Io, passa nella nuova dimensione, (Terzo Cielo) in cui sentirà la spinta a
reincarnarsi: vedrà in grandi quadri la vita che le è riservata e che ha scelto,
i grandi avvenimenti, la nascita i fatti più salienti e anche la sua morte, ma
è libero nella scelta di tutti i particolari del suo viaggio terreno; per
esempio, se deciderà di andare da Roma a Milano, come ci arriverà con quali
mezzi per quali strade, è nel suo libero arbitrio ma a Milano deve arrivare e
ci arriverà. La sua visione, che sarà più viva al momento del suo concepimento,
quando ha già scelto i genitori le famiglie e il popolo, la razza il tempo e il
luogo dove nascere, inizia dalla culla e arriva alla tomba, capirà che il senso
della esistenza è l’esperienza che apporta tanti valori e significati e che il
dolore è il maestro di vita specie per gli spiriti consapevoli che attraverso
di esso imparano a non commettere lo stesso errore, l’esperienza è la scuola di
vita, più si sperimenta e più si impara e si cammina si cresce e avanza nel
cammino della perfezione non solo da singoli individui ma con i propri simili; infatti,
l’esistenza fisica non è la ripetizione monotona di cause ed effetti, esiste un
continuo apporto di cause nuove e originali che danno un senso vero
all’evoluzione, creazione libera e originale della propria vita.
Una volta nato fisicamente, per un
lungo tempo il corpo fisico si prepara alla vita individuale permettendo ai
corpi sottili (eterico astrale e Io) di svilupparsi diventando attivi in
collaborazione con il macrocosmo; ogni 7 anni fino ai 21 avvengono dei
cambiamenti; a 7 anni si completa il corpo eterico-vitale, a 14 l’astrale e a
21 inizia l’attività dell’Ego che è capace di pensare autonomamente e di usare
le forze degli altri corpi per la propria evoluzione. Comunque una volta sceso
sul piano fisico l’individuo segue le leggi e dell’evoluzione fisica e di
quella spirituale e si trova nel pieno della problematica conoscitiva e
spirituale.
CONCLUSIONE
Innanzitutto caro lettore/lettrice ti
avverto che queste notizie piuttosto dettagliate (io le ho ancora ristrette)
sui processi che l’anima vive dopo il trapasso, sono state comunicate da secoli
per via esoterica, cioè da Maestro a discepoli iniziandi in tutte le scuole
occulte di ogni civiltà dalla tibetana egizia a quelle europee e oltre……ora si
possono leggere senza difficoltà in libri seri di esoterismo (ci sono alcuni cambiamenti nei tempi di
attuazione specie per le reincarnazioni molto più rapide ). La loro
attendibilità è altissima, perché è verificabile attraverso canalizzazioni di medium coscienti che le registrano e le
comunicano al loro pubblico. Quale lo scopo di tali conoscenze? Non soddisfano
solo la curiosità ma hanno la funzione molto importante , direi fondamentale,
di far capire che la esistenza è il risultato dei pensieri sentimenti emozioni
e azioni di vite passate, è in sostanza frutto del nostro agire materialmente e
spiritualmente e come tale può essere modificato trasformato secondo i nostri
attuali programmi di vita. La vita individuale nelle sue linee essenziali è la
manifestazione di chi siamo, da dove veniamo e del nostro bagaglio di
esperienze vissute, ma lascia piena libertà al nuovo a tutto ciò che possiamo
creare secondo i nostri pensieri sentimenti ed emozioni….La vita è bella
misteriosa affascinante se la apprezziamo nel giusto senso, altrimenti può
diventare una prigione…..