giovedì 1 dicembre 2011






Blog  dicembre 2011

UNA ESPERIENZA DI TRASFORMAZIONE





Rimaniamo sempre in tema dì cambiamenti e trasformazioni, perché esistono molti libri, si fanno

molti seminari, conferenze e incontri che indicano tante vie e tecniche per raggiungere l'obiettivo finale:

risvegliare in sé quella forza, insieme di consapevolezza, dì accettazione e dì amore-condivìsione che fa apprezzare, tra l'altro, in modo molto positivo la vita propria, qualsìasi essa sia, in relazione anche a quella degli altri e apre un modo nuovo di essere e vivere dai risultati molto efficaci, naturalmente se ci sì impegna con volontà e costanza.

C'è una tecnica ma io la considero piuttosto una innovativa opportunità di considerare e valutare la

propria esistenza che, capita e praticata, riesce a nobilitare e a rendere degna di essere sperimentata con

piacere e soddisfazione la propria quotidianità e la problematica dell'essere e può considerarsi l'inizio di

una radicale trasformazione.

         Alla domanda: come si cambia? rispondo descrivendo l'inizio di tale esperienza (vorrei avvertire il

lettore che conviene provarla ogni tanto, e durerà brevemente, però con convinzione profonda e desiderio di

avanzare, di andare sempre oltre, essa con il tempo aprirà una nuova strada verso la vera consapevolezza),

si comincia così: in un momento di pausa dalla propria attività, per fumare una sigaretta, per respirare aria pulita, per leggere un giornale o durante una meditazione, pensare con convinzione che il passato.(insieme di ricordi, emozioni, pensieri legati a determinate circostanze) che tanto ci condiziona, è passato, quindi, deve essere abbandonato e lasciato scorrere come un fiume verso la sua foce in mare.

        // passato è veramente morto, perché deve pesare gravemente sull'anima, opprimendola,

offuscandola e impedendole di trovare quel barlume di luce che rischiara e riscalda la mente e lo spirito?

       Finché si è attaccati ad atti, esperienze, ricordi e anche ad insegnamenti e conoscenze del passato, si

è offuscati, annebbiati e impediti di entrare e penetrare in quella dimensione della coscienza in cui non

esistono più limitazioni e condizionamenti.

      Alcuni diranno che nei momenti di pausa pensano al futuro, secondo loro libero da condizionamenti e

influenze del passato e del presente. Grande illusione!!! Perché il futuro è incatenato al passato, è una

proiezione di tutti i desideri e aspirazioni irrealizzati nel passato e proiettati illusoriamente nel tempo

avvenire che autorizzano a pensare addirittura che non si possa essere liberi, finché la mente non sia scarica delle conseguenze delle proprie azioni.

      Ma allora, qua! è l'aspetto caratterizzante di tale esperienza di trasformazione? La coscienza e

l'apprezzamento del momento presente, del qui ed ora, hic et nunc; dobbiamo pensare che nulla ci

riguarda fuorché l'eterno presente, perché solo ciò che ci si presenta immediatamente ci riguarda cioè come

ci dobbiamo comportare, esprimere, in questa precisa circostanza per realizzare la nostra idea (quanto è più

impersonale, tanto più da completezza e serenità) nelle condizioni attuali.

     Questo è il nocciolo delia questione: vivere l'esperienza al presente ma, una volta vissuta, lasciarla dietro di sé invece di trascinarsela dietro a gravare mente e anima con il suo peso condizionante e talvolta offuscante. Si è pronti così per una nuova esperienza liberi da catene e pesi, si prova una leggerezza e un  amore per la propria vita in ogni suo aspetto e manifestazione; essa acquista un nuovo significato in ciò che ci viene dal passato e ci riempie dandoci la possibilità di completare e consumare ogni nostra esperienza attirata per karma e di aprirci successivamente al nuovo; si mettono in moto tutta la nostra fantasia, la creatività e la gioia di essere, vivere ed amare. In certi momenti, purtroppo sempre brevi, se si vive bene l'esperienza con spirito nuovo, si ha la sensazione di vivere una esistenza unica, irripetibile e fonte di soddisfazione e completezza; non si cercano più scappatoie superficiali per sfuggire al peso, alla noia e alla ripetitività. Tali sentimenti ed emozioni vengono bruciati da questa nuova forza che sempre più si potenzia e si affina, la forza della coscienza e dell'amore per la vita nella piena libertà dai legami con il passato.

       Qualche tempo dopo tale esperienza di liberazione dal passato e di affermazione del presente, si

possono fare delle riflessioni, tutta una serie di riflessioni che illuminano il cammino verso l'obiettivo finale, l'autorealizzazione: 1) potresti avere la sensazione che i pensieri che caratterizzano e sostengono la tua  nuova esperienza siano tuoi, soltanto tuoi, non attinti da libri, insegnamenti, filosofie e religioni o altro;

2) tutti I tuoi studi, interessi conoscitivi e Insegnamenti appresi durante iI tuo lungo tirocinio, pur essendo belli e veri, ti sono serviti a raggiungere questo stato di liberazione in cui tu ti sentirai al centro delle tue esperienze interiori come un gran sacerdote della forza che sempre più risplende in te, l’energia universale dell'io SONO o Sé Superiore; 3) avvertirai il grande valore del pensiero che, se positivo, ti farà avanzare con gioia e responsabilità sulla via dell'autorealizzazione: ad ogni pensiero positivo corrisponde un'energia che rafforza la fiducia in te stesso e nelle verità che cogli e senti rispondenti al senso evolutivo: ad esempio, l'Idea che il karma, che può bloccare la libera attività creativa concepito al negativo, manifesterà tutta la sua potenza, quando al momento presente, qui ed ora, pensi ed agisci positivamente esprimendo energia di amore incondizionato come durante la trasmissione di energie curative a distanza (telementazione) a persone o situazioni che ne hanno bisogno; e avvertirai effettivamente di essere libero in quel momento e solo in quel momento da condizionamenti karmici; 4) puoi percepire che, se ti attacchi ad esperienze, azioni e Insegnamenti del passato, ti sentirai come annebbiato, incapace di cogliere la luce della coscienza quasi impersonale che non conosce limitazioni e penetra nella infinita realtà delle cose.

       Per concludere, tale esperienza da vivere nel qui ed ora è uno dei pochissimi modi per superare il karma passato creandone del nuovo positivo libero da ogni condizionamento. Quando la si vive bene, nasce nella propria interiorità anche per pochissimi attimi, la coscienza dì essere uno con il tutto e tutti, di sentire nell'altro come un fratello con le sue personali caratteristiche ma soprattutto di riconoscere che è la nostra personalità terrena con pregi e difetti, con le proprie opinioni, desideri egoistici ed egoistiche ricerche ad essere legata mani e piedi al passato con la mente e l'Intelletto e destinata al trapasso, il solo corpo se ne va, perché lo spirito eterno ìndìstruttibile, unico e  irripetibile è unito all’IO SONO, di cui ogni essere creato e quindi ogni uomo è un meraviglioso attributo.

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