giovedì 19 maggio 2022

Il senso della vita di coppia

 

Blog Febbraio-Marzo 2022 Il senso della vita di coppia

 

IL SENSO DELLA VITA DI COPPIA

 

    Obiettivo primario dell’articolo è capire perché si attirano per karma certi rapporti sentimentali e di amicizia e come superare tutte le difficoltà a livello psicofisico e spirituale per sentirsi veramente felici centrati e realizzati; infatti, le relazioni sentimentali, più di ogni altro evento della nostra esistenza, hanno la funzione di attivare in noi la consapevolezza per comprendere nel profondo chi siamo veramente e per stimolare a pieno la nostra crescita evolutiva. La vita in coppia risulta essere la causa prima della nostra felicità o infelicità per cui occorre analizzarla in tutti i suoi aspetti positivi e negativi sempre basandosi su esperienze reali vissute.

      Per inquadrare i problemi legati alla vita di coppia, si può partire dalle risposte dirette reali e concrete alla domanda:- Come vai con il tuo partner? Iniziamo dapprima analizzando le reazioni d’istinto, immediate, di alcune donne, tra cui quelle di una mia amica, Irene:  – Non mi sento felice appagata e soddisfatta per il comportamento del mio partner, perché? Mi chiederai…ebbene, ti elenco alcuni motivi scatenanti certe reazioni: 1) quando ho voglia di sentirmi coccolata, magari di giorno se siamo soli, lui, se è in casa, è davanti al PC e non mi soddisfa; 2) quando racconto le mie esperienze di lavoro e di rapporti relazionali, non mi apprezza né riconosce pienamente le mie qualità, non mi dà la sicurezza di essere una persona dotata e capace, forse anche speciale in certi casi, insomma una donna al centro della sua vita, stimata ammirata e riconosciuta nel suo valore; 3) prima del nostro rapporto intimo viene il lavoro, la famiglia con le sue problematiche (cose molto importanti) e quando io e lui dovremmo essere strettamente uniti nella stima e nella fiducia reciproche e nell’amore che fa crescere insieme, lui si dà da fare  quasi escludendomi e lasciandomi sola; 4) quando voglio sfogarmi raccontando quel che ho dentro, lui mi blocca dicendomi di avere pazienza sopportazione e rispetto e si defila; 5) e poi vuole sempre comandare dirigere e sentirsi utile e apprezzato, quando io ho bisogno di sentirmi sua e di appartenergli…..Ho capito però che è fondamentale riconoscere i nostri caratteri, le nostre nature interiori, che giustificano le differenze di opinione su tutto; infatti, quando ci sono problemi grossi, si lascia prendere dalla paura, dallo sconforto e dal nervosismo, diventa irascibile creando tensione ansia negatività e insicurezza (pessimista di base)…. Anche sessualmente è instabile….un giorno tanto, un periodo poco….io mi sento scoperta indifesa e desiderosa di fuggire….ma ho capito il vero motivo di tali esperienze: l’acquisizione della mia indipendenza, autonomia autosufficienza e libertà…il mio Karma mi riporta situazioni e condizioni reali concrete anche a livello fisico e particolarmente psico mentale affinché io mi muova  e mi realizzi nell’indipendenza  e nel riconoscimento delle mie capacità e potenzialità, pregi e difetti, nel rispetto della mia scintilla divina: amore di me stessa, considerazione fiducia e autostima, bellezza e piacere nella consapevolezza e libertà sono i valori che ho imparato a riconoscere e amare sforzandomi di realizzarli. Devo aggiungere una considerazione molto importante, quella di separarmi da lui ma basandomi sulle esperienze di alcune mie amiche, ci ho rinunciato, perché? Perché con i nuovi compagni dopo un periodo positivo breve, hanno provato le stesse precise esperienze vissute con i mariti. Quindi, la causa prima della mia felicità o infelicità è dentro di me, sono io che mi devo modificare grazie proprio ai rapporti che il Karma mi invia: ecco il senso della mia esperienza di coppia, ora sono serena e soddisfatta perché sono divenuta consapevole e lavoro molto su me stessa, cercando di trasformare in positivo tutte le mie reazioni negative e gli aspetti ombra del mio carattere….e gli voglio veramente bene….

     Anche gli uomini fanno le loro osservazioni e lamentele sul comportamento delle loro compagne di vita, mogli fidanzate o amanti….riporto in sintesi alcuni giudizi di amici: 1) spesso mi sento soffocare per  l’eccessivo suo attaccamento, dipende nel suo agire da ogni mio giudizio, dai miei stati d’animo o dal mio umore quando torno dal lavoro o sono libero in casa; 2) si lascia troppo coinvolgere dalla situazioni dalle persone e dai problemi familiari (cosa normale); 3) la pubblicità dei prodotti di bellezza e di abbigliamento ha su di lei un effetto condizionante specie a livello economico; 4) poi spesso è nervosa ansiosa e diventa prepotente e aggressiva verbalmente, vuole fare tutto lei, non sentirsi limitata né condizionata dalle eccessive responsabilità ma l’atteggiamento più fastidioso è quello di volersi sentire sempre al centro delle situazioni e rapporti; 5) è anche meticolosa maniaca dell’ordine della pulizia e sessualmente spesso accusa dolori di testa e altro per non avere rapporti….insomma, sono tutte manifestazioni del carattere personale che ognuno di noi dovrebbe cercare di riconoscere e modificare alla luce della consapevolezza…..sì, perché altrimenti si perdono tantissime occasioni per sentirsi in armonia e creare legami forti costruttivi e felici.

      L’elenco dei difetti e comportamenti errati potrebbe proseguire ancora, ma i lettori intelligenti capiscono che quando si parla di rapporti relazionali, è fortemente in gioco il carattere, la natura profonda individuale (vedi numerologia).

    Allora, qual è il saggio consiglio per disciogliere ogni problema di relazione? Innanzitutto occorre sforzarsi di essere sempre consapevoli delle reazioni istintive e immediate che ci suscita l’altro, attirato per Karma, su queste dobbiamo lavorare trasformando le negative in positive, la vita può diventare un’occasione continua per sperimentarsi mettendosi in gioco e vincere su se stessi ; capire che il partner è come uno specchio su cui riflettiamo la nostra immagine di come siamo che ci avverte del punto evolutivo in cui ci troviamo.

      Il Karma è il dono del Cielo, lo ripeterò 100 volte, perché ci riporta anche le situazioni i rapporti conflittuali imperfetti disarmonici e discordanti per essere corretti con accettazione comprensione perdono e rispetto pieno d’amore; è inutile ribellarsi o cercare di fuggire dalle situazioni pesanti lasciando tutto, esse ritornano sotto altre forme  perché fanno parte di noi. Vivere i rapporti con gioia armonia e serenità anche con leggerezza talvolta come eterni ragazzi, questo è il modo saggio per apprezzare la vita nelle sue infinite manifestazioni e cercare anche di realizzare i nostri sogni con creatività fantasia ed entusiasmo. La motivazione di base però deve essere sempre lo sforzo di liberarsi da ogni dipensenda e condizionamento dall’altro/a……tale è lo scopo che si deve raggiungere, determinato dal Karma individuale, chi lo ha più pesante, chi più leggero, ma è per tutti, perché? Ora è il tempo in cui si sente l’impulso interiore a realizzarsi anche sul piano materico aldilà di ogni differenza di genere, uomo o donna, non ha importanza, siamo tutti Scintille Divine e il nostro compito è quello di essere sempre più liberi indipendenti e ALLA PARI nelle relazioni di coppia e non solo, anche nel lavoro: tu e io, uomo e donna, 2 scintille divine con lo stesso impulso consapevole a realizzare il nostro sogno-realtà: essere liberi uguali e indipendenti animati da potenti energie di amore, pronti a godere le gioie della nostra vita, che possono essere tante, basta togliersi i paraocchi per vederle, così la nostra esistenza diventerà un capolavoro.

   N.B. Aggiungo al presente articolo delle Riflessioni e Consigli ulteriori pubblicati diversi anni fa ma sempre attuali che illuminano aspetti determinanti del cammino per la crescita armonica della Scintilla Divina…

 

Riflessioni e consigli sui rapporti relazionali

Questo è un articolo già pubblicato alcuni anni fa con il titolo di “Un incontro di persone: inizio del viaggio alla scoperta di se stessi” suggeritomi da esperienze di persone analizzate con la tecnica della regressione e da persone alla eterna ricerca del compagno/a ideale quasi sempre disillusa….ora, dopo più di 10 anni, le conoscenze e i suggerimenti, qui contenuti, sono più che validi e attuali e stimolano a prendere coscienza del problema: rapporto con altri e ad affrontarlo per risolverlo alla luce dell’energia IO SONO, amore incondizionato…….

Moltissime persone, specie donne, esprimono dissenso nei riguardi del loro compagno/a facendo ragionamenti di questo tipo: - Se a quell’ora di quel giorno, di quel mese di quell’anno non mi fossi trovato/a in quel luogo, in quella circostanza, sicuramente non avrei incontrato lui/lei…. Quindi, mi sarei risparmiato/a diverse sofferenze, esperienze negative, dolori e disillusioni, sarei ora una persona libera con un altro bagaglio di qualità esperienze e conoscenze, non avrei subito impedimenti e danni nel mio cammino di crescita; riconosco che ……….. ha il potere di turbare la pace del mio cuore e della mia mente e mantenermi insoddisfatto/a.

  Tali ragionamenti non si riferiscono solo alla persona con cui si stabilisce una relazione sentimentale, ma anche ad altri tipi di rapporti di amicizia, di lavoro, di parentela acquisita ecc…

Nei colloqui confidenziali che io tengo individualmente con queste persone: amici, conoscenti e interlocutori anche occasionali, devo però dire di un certo livello di consapevolezza, al fine di capire il senso di certe dure esperienze, spesso faccio un domanda provocatoria: - Ma perché allora non esci da questa incresciosa situazione e non te ne crei una migliore, scelta secondo il tuo criterio e intendimento?

Dalla risposta data, capisco immediatamente la posizione karmica della persona nel rapporto con l’altro/a; se i suoi giudizi, sensazioni e pensieri sono semplicemente uno sfogo, è un conto, servono ad una liberazione per poi riaccettare la situazione e procedere oltre; se, invece, c’è dietro una maturazione sofferta, un reale bisogno, non solo emotivo ma vitale e determinato, è un altro, cioè è il segno di un cammino lungo e faticoso verso il raggiungimento di una indipendenza psicofisico e spirituale vicina da conquistare definitivamente, manca l’ultima tappa, allora è il caso di parlarne per programmare un piano di lavoro ad alto livello, prima di tutto per capire il senso dell’esperienza, quindi il significato nascosto e il proposito di tale tipo di prova e stimolo.

Molto spesso risulta che l’incontro con quella data persona apre un capitolo vecchio, con antiche radici nel passato, specie di vite precedenti, fastidioso perché ci obbliga a certi sacrifici, a certi riconoscimenti di aspetti spiacevoli di noi stessi che limitano e condizionano la nostra libertà.

Infatti, per molte persone il rapporto con il proprio partner, specie se conflittuale, è il momento della verità nel senso che dà inizio agli interrogativi esistenziali sul problema dell’essere; che significa ciò? Significa che la sofferenza, la rabbia, la paura e l’impotenza stimolano alcuni interrogativi esistenziali: - Chi sono Io? E’ la prima domanda che scaturisce nella conflittualità per riconoscere ed affermare la nostra identità e dignità; ci costringe ad analizzarci per capire le nostre potenzialità desideri e aspirazioni, le nostre risorse e i nostri limiti ( vengono alla luce prepotentemente gli aspetti del doppio, la parte ombra); ma ci domandiamo anche : -Chi è l’altro? Il compagno/a di viaggio che ha i nostri stessi problemi e che è incatenato o ingabbiato nei nostri stessi condizionamenti e batte la testa contro le sbarre della sua prigione come noi; se libero me, libero anche lui/lei.

 L’altro/a fa da specchio e da stimolo a riconoscersi, non si scappa, la crudezza dell’esperienza fa nascere la perplessità, il fastidio e il timore di non riuscire a raggiungere la serena armonia con se stessi, la libera espressione di sentimenti, istinti e impulsi, perché si ha a che fare  con l’altro/a, presenza incancellabile  dalla propria vita (c’è sempre da considerare il tipo di rapporto karmico esistente tra i due: sicuramente sono persone che si sono trattate con odio, cattiveria e gelosia, senza rispetto e amore; tale tipo di rapporto appare evidente durante le regressioni a vite precedenti).

Quindi, ragionando ad un livello superiore, si dovrebbe essere grati a tale tipo di rapporti conflittuali, perché offrono finalmente la possibilità di conoscersi, cambiarsi e maturare crescendo. Chi inizia il cammino verso la conoscenza di sé attraverso l’esperienza conflittuale di amore, può ritenersi fortunato perché tale sentimento è la forza vitale trascinante dell’esistenza e prima o poi si risveglia nel cuore e nella mente di chi è sincero e disponibile.

Altre persone, invece, iniziano il cammino verso la propria realizzazione vivendo esperienze traumatiche, dolorose nella malattia, nella disoccupazione, nei rapporti familiari difficili e nell’impedimento costante alla concretizzazione dei propri ideali.

Il karma individuale è molto vario e strano ma sempre favorevole al risveglio dell’essere, si serve delle esperienze più singolari talvolta per iniziare un cammino di trasformazione: se si riconosce, bene, altrimenti si subisce, si soffre e non ci sono modi diversi dalla consapevolezza, dall’accettazione e dall’amore per sentirsi realizzati.

Oltre alla prima domanda esistenziale: -Chi sono Io? Ne scaturiscono altre a catena: - Cosa voglio Io? La gente è disorientata dalla diffusione di valori consumistici che lì per lì appagano i desideri bassi, voluttuari ma poi lasciano insoddisfatti accrescendo il senso di precarietà, di delusione che stanno lì a ricordare che la soluzione dei problemi sta nell’entrare in se stessi per capirsi; è un lavoro difficile ma l’unico che garantisca risultati finali sicuri.

Comunque il compagno/a sicuro tranquillo positivo spesso rischia di rafforzare gli aspetti egoistici della natura dell’altro/a e quando tutto fila apparentemente liscio, c’è il pericolo di abbandonarsi all’onda inconscia degli impulsi, degli istinti che attutiscono il senso della prova, della sfida necessario ad un sano cammino evolutivo.

Quando, invece, il compagno/a è conflittuale, il contrario di ciò che desideriamo, stimola anzi obbliga ad entrare in noi stessi spingendoci a seguire una disciplina e a sviluppare la consapevolezza e ci domandiamo: - Ma perché proprio a me è capitata questa persona? Quale il senso della mia vita? Per quale motivo provo profondamente una certa familiarità con quei sentimenti che mi suscita e che mi stizziscono tanto? Non è forse che l’egoismo, la durezza, la incomprensione e la cattiveria, la voglia di annientamento che vedo e sento in lui/lei hanno una certa assomiglianza con ciò che sento in fondo al mio animo? Perché non è giusto attribuire la causa dei nostri mali solo agli altri senza riconoscere almeno una nostra minima compartecipazione.

Nei momenti di verità, quelli successivi a dolorose esperienze, mi vengono sprazzi di lucidità: -Io sarò libero, avrò la pace nel cuore e nella mente, potrò sperimentare tutta la tenerezza, l’amore caldo e affettuoso e incondizionato solo quando avrò il pieno dominio di me, di tutte le reazioni consce ed in cosce che si agitano in me continuamente e sarò indipendente  nel mio essere.

Ma devo fare una constatazione reale e sincera: anche se riesco spesso ad entrare in questo stato di grazia in cui mi sento in pace ed armonia con tutto e tutti, mi manca sempre qualcosa che mi completi dandomi la certezza dell’essere: infatti, per quanto riesca ad entrare in sintonia con l’altro/a riconoscendone tutti gli aspetti positivi, mi accorgo che ciò che desidero nel mio cuore e che mi configuro mentalmente nei riguardi di una data persona, in realtà non esiste all’esterno di me, se non in minima parte, ma è fortemente radicato nella mia parte ideale che solo io riesco ad immaginare: è la mia parte divina-ideale. Ciò mi porta a concludere che l’amore perfetto ideale che tutti cerchiamo al di fuori, esiste solamente dentro di noi.

Il massimo della saggezza sta nel riconoscere e vivere dentro di noi l’amore, l’altruismo, la stima per noi stessi e l’aiuto spirituale  che automaticamente si proietteranno sul prossimo.

Allora la tenerezza, la fedeltà, la fiducia e la disponibilità a rendere felici gli altri scaturiranno naturalmente dal nostro cuore.

E’ inutile quindi lamentarsi delle conseguenze di quell’incontro avvenuto proprio in quel paese, in quella città, in quel luogo in quell’ora, di quel giorno di quel mese di quell’anno!!!

E poi occorre abituarsi a considerare gli  aspetti karmici di una relazione con una persona; da indagini fatte con la tecnica della regressione a vite precedenti su individui di diverso livello evolutivo, risulta sempre che c’è stato già un incontro in una precedente esistenza con quella precisa persona e che in questa attuale è data ad ambedue le persone coinvolte la possibilità di recuperare il rapporto, cioè di renderlo armonico, soddisfacente e costruttivo. In questa ottica il discorso si allarga; si possono avere delle risposte esaurienti e reali a precise domande sul perché non c’è armonia in una relazione: - Perché mi tratta male e mi fa soffrire per la sua durezza e insensibilità, rigore e cattiveria, per i suoi mordaci giudizi in ogni situazione?

Ma non ti viene di pensare che tu abbia avuto verso di lui/lei lo stesso comportamento? Che tu lo abbia fatto soffrire? La legge del karma è legge di causa ed effetto non del taglione, giustizia cieca e brutale, ma è quella forza divina che ci aiuta a recuperare con amore ciò che ci manca per arrivare alla perfezione.

Non sono parole consolatorie e formali, nascondono il segreto della vita in continua crescita attraverso le prove e le sfide che, una volta capite, permettono di salire in alto, di perfezionarsi e raggiungere equilibrio serenità e armonia.

Chi segue la via dell’amore, inizia il suo cammino anche da un rapporto sgangherato ma prendendone coscienza avanza, avanza… all’infinito.

Io ho imparato attraverso l’esperienza sofferta che ogni incontro nella mia vita, anche il più apparentemente banale e casuale, ha avuto e ha un significato importante: risvegliarmi alla coscienza che qualsiasi altra persona è come me, ha gli stessi problemi, aspirazioni desideri e mille limiti e ostacoli come me.

Talvolta ancora, per mettermi alla prova, trasgredisco dubitando delle verità più profonde ed evidenti, ma alla fine il mio diavoletto tentatore (il doppio) mi guarda, mi sorride, getta la maschera e mi dice: - Lo so che più ti suscito ribellione, trasgressione e aggressività specie verso chi ti è più vicino, più alla fine prevalgono nel tuo cuore e nella tua mente l’accettazione il perdono e l’amore.

AUTOAFFERMAZIONI:

1)    Io Sono la perfetta conoscenza comprensione e stima dell’altro/a, Io Sono pronto/a a esprimere gioia armonia piacere e benessere in ogni momento della mia vita con lui/lei….Io Sono la forza dell’amore che unisce vivifica e dà un senso all’esistenza……

2)    Io Sono il perfetto potere di amore che risolve e armonizza ogni rapporto con il mio prossimo nella consapevolezza nel rispetto e nella stima reciproca….

 

 

 

 

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