lunedì 26 agosto 2024

 

BLOG APRILE/MAGGIO 2024 il filo conduttore della nostra vita

         Lo scopo mirato di questo articolo è aiutare a riconoscere e apprezzare la condizione psicofisico spirituale in cui ci troviamo al presente, valutando consapevolmente tutto il nostro vissuto con positività ponderatezza e una certa saggezza, per continuare a realizzare il programma della nostra vita da persone consapevoli che hanno riconosciuto e seguono il filo conduttore della propria esistenza. Essa può divenire un campo di esperienze quotidiane belle e gratificanti, non più caotiche e senza senso, ma come pianificate da una forza superiore serena e consapevole, che lavora instancabilmente per il nostro benessere, dandoci  sicurezza e gioia ed è sempre vincente, anche attraverso le prove-sfide più difficili e destabilizzanti.

      Talvolta capita di fermarci un po’ di tempo nella nostra attività fisica ma soprattutto mentale, come per fare il punto della situazione in cui viviamo, per capire i nostri successi e insuccessi, tutti gli sforzi, le prove e le sfide, i sacrifici e le rinunce, ma anche le gioie e le soddisfazioni, i piaceri e le affermazioni della nostra attività pratica e spirituale, che ci hanno condotto nella condizione in cui ora ci troviamo.  Alla domanda che ci possiamo fare:- Quali sono gli effetti di tale meditazione-riflessione? Si può rispondere che ognuno ha di fronte a sé parte del programma fino ad ora realizzato della sua vita ma che è molto difficile la interpretazione dei suoi particolari. Ad esempio, se riviviamo nel ricordo un evento negativo, un fallimento, una mancata affermazione di un progetto, dipende dal nostro giudizio attuale considerarlo come un insuccesso o come inizio di un cambiamento nel modo di affrontare le situazioni e gli eventi. E’ importante la condizione psicospirituale in cui ci troviamo al momento della analisi; io ripenso al giorno in cui ho affrontato a Milano il colloquio di idoneità alla organizzazione e alla gestione di una agenzia-vendita di macchine da scrivere di marca Olivetti  (anni 60), in una città dell’Italia centro meridionale. L’esaminatore, al corrente dei miei titoli di studio ed esperienze lavorative nel campo della scuola, mi disse chiaramente che sarei stato sprecato in quella attività commerciale e che avrei dovuto affrontare ogni prova e sacrificio per seguire la mia vocazione di insegnante. Io in quel momento avevo bisogno di lavorare, di guadagnare e ci rimasi molto male, mi sentii scaricato e incapace di affrontare situazioni pratiche e colpito nella fiducia in me, nell’autostima e nella immagine che allora avevo di me stesso. Ma, ripensandoci bene, quell’apparente insuccesso fu l’inizio della mia crescita professionale umana e spirituale, perché mi dedicai anima e corpo alla carriera di insegnante in cui ho sempre raccolto grandi soddisfazioni e successi;  trovai la mia strada per aiutare giovani e adulti a riconoscersi con fiducia e autostima e apprezzamento di se stessi. La interpretazione di quell’evento ora, in senso positivo è scaturita dalla consapevolezza, che mi consente di capire la direzione dell’energia, che sostiene sempre la realizzazione del programma karmico della mia vita. Nei momenti di riflessione e meditazione comprendo il senso delle esperienze più importanti, quelle che mi hanno colpito con dolori e sofferenze ma anche con soddisfazioni e successi, stimolandomi ad avanzare sempre con coraggio ed entusiasmo, fiducia e sicurezza nella realizzazione dei miei desideri, aspirazioni e progetti di vita. Ho notato anche in altre persone, che seguono questo comportamento, che è importantissimo ogni tanto fare il punto della situazione ma sempre con positività consapevole, per capire il senso della propria esistenza presente e futura; così si comprende la direzione del karma, lo si discioglie, specie se si prendono decisioni consapevoli, che stimolano l’accettazione e la comprensione, il perdono e l’amore. Io sono molto assiduo nel fare questo esercizio,  devo dire che mi aiuta moltissimo nel praticare l’energia Io Sono in continua evoluzione. Tutte le mie personali conquiste nel senso conoscitivo, creativo e realizzativo sono frutto di tale ricerca consapevole. Ho scoperto, oltre le mie naturali doti e facoltà, potenzialità energetiche notevoli che riconosco e sviluppo con fiducia ed entusiasmo. Ogni persona, scintilla divina, ha potenzialità da scoprire nella congerie di tutte le sue energie, pensieri e sentimenti, emozioni e istinti, ma le deve riconoscere attraverso l’analisi delle sue esperienze di vita, così si accorgerà del suo valore e di quello che può fare nel presente, annullando il senso di precarietà, di delusione e di insoddisfazione. Oltre ad individuare la direzione dei nostri sforzi realizzativi,  ci si libera dalle ansie e preoccupazioni, dalle false illusioni, dai desideri irreali e dalle non giuste rappresentazioni sui veri valori di vita. Se si fa l’esercizio sulle esperienze di amore, specie se si è abbastanza maturi in età, si arriva a capire che la vera gioia e soddisfazione sta nel dare a chi si ama, fiducia e stima, considerazione e apprezzamento senza pretendere nulla in cambio. Quando pretendevo di essere amato, apprezzato e stimato dalla fidanzatina di turno, soffrivo, poi crescendo attraverso delusioni e sofferenze, rifiuti ed estenuanti ricerche della persona ideale, ho capito finalmente che l’amore lo devo prima accendere nella mia mente e nel mio cuore e poi  donarlo a chi merita affetto, stima e fiducia. Spesso, quando ripenso alle mie esperienze, specie di insuccessi sentimentali, sono molto contento, perché apprezzo il mio attuale atteggiamento di amore incondizionato, che mi sostiene verso le persone amiche, che mi suscitano fiducia, stima e bellezza interiore ed esteriore. La consapevolezza mi guida nel riconoscere i valori veri da amare nelle persone, sempre senza coinvolgimenti  e dipendenze eccessivi. Con pazienza, costanza e passione si può individuare il filo conduttore della propria vita, approfondendo la conoscenza di se stessi e la capacità di cambiamento, rinnovamento e trasformazione; il più grande obiettivo da raggiungere è proprio la conoscenza di sé, del proprio karma e della posizione che ognuno occupa nel mondo che lo circonda. Essere consapevoli significa riconoscere il contributo che ognuno apporta alla energia universale Io Sono, da scintilla divina, aspetto importantissimo, il fine ultimo della esistenza umana sul pianeta terra. Dobbiamo capire il nostro ruolo personale, svolgerlo con passione, con entusiasmo e con la conoscenza delle leggi universali, che ci guidano, così facendo svolgiamo a pieno e con successo il nostro compito terreno. Allora è giusto e costruttivo dedicarsi ogni tanto ad individuare la via da seguire, per sentirsi veramente realizzati con passione, idee chiare e sforzi mirati. Contemporaneamente mettiamo ordine, chiarezza ed equilibrio nella caotica congerie dei nostri contenuti psicospirituali passati e presenti, anche nelle nostre esperienze quotidiane, dando un significato e un fine concreto alla esistenza. Io ci provo spesso e ho notato che cambia a fondo il mio modo di giudicare il mondo che mi circonda, agendo consapevolmente; riconosco in me e apprezzo i miei valori, poteri e facoltà, pregi e doti, grandi potenzialità e soprattutto la capacità di trasformarmi, seguendo le intuizioni che mi giungono dal flusso incessante della energia Io Sono; divento sempre più abile nel modificare i miei limiti, carenze e difetti.

Particolarmente facendo l’esercizio con costanza e intenzione mirata, supportate dalle autoaffermazioni, che uniche consentono di rafforzare e potenziare l’energia pensiero, ci si rafforza; essa agisce sul cervello, che a sua volta la distribuisce a tutto il corpo (l’energia modifica la chimica) divenendo fonte illimitata di salute-guarigione anche fisica, oltre che psicospirituale. Con la consapevolezza, che ormai ci distingue, mettiamo in perfetto ordine, seguendo il filo conduttore, tutte le esperienze del nostro passato e presente trovandone il giusto legame, chiaramente tracciando un futuro a nostra immagine. Obiettivi e scopi saranno sempre più chiari e raggiungibili,  rinnovando il senso della vita. Ogni nostro pensiero sarà un atto creativo consapevole e sicuro …. piacevole; sofferenze, fatica e sacrifici, anche se ci accompagneranno, non ci metteranno più paura, saranno le prove-sfide da superare: il premio? mi sento unico, centrato e presente, lucido e consapevole con una grande fiducia, autostima considerazione e apprezzamento di me stesso e pronto a donare la mia energia con amore incondizionato a chi voglio io. Ora non chiedo di più….

 

AUTOAFFERMAZIONI

1)      MAGNA PRESENZA IO SONO, sono presente, attento/a lucido/a e consapevole e con grande fiducia, positività e creatività ripercorro il corso della mia vita, unica irripetibile e con ottimi risultati, specie interiori…

2)      MAGNA PRESENZA IO SONO, sono profondamente soddisfatto/a della mia esistenza, che d’ora in poi sarà sempre sostenuta da consapevole fiducia nel raggiungimento dei miei obiettivi esteriori e interiori….

 

 

Blog Febbraio-Marzo 2024

Un incontro di persone: inizio del viaggio alla scoperta di se stessi

 

Scopo fondamentale dell’articolo è cercare di capire che ogni rapporto relazionale, sentimentale, di amicizia, di lavoro o altro, è una occasione per chi è alla ricerca di se stesso, di conoscere aspetti positivi e negativi del proprio carattere: qualità, facoltà e doti positive ma anche limiti, carenze condizionamenti e difetti. Si attiva il gioco dello specchio: l’altro funge da riflesso speculare dei nostri comportamenti, di certi aspetti del nostro carattere, positivi e negativi, poi sta a noi, se vogliamo, cercare di trasformarli e perfezionarli in funzione di una crescita evolutiva consapevole e soddisfacente. La vita di relazione è estremamente importante ai fini evolutivi,perché, specie di questi tempi, le persone sono soggette a cambiamenti rapidi, a trasformazioni più o meno consapevoli, per cui i rapporti non sono sempre solidi e immutabili come nei tempi passati. Naturalmente il discorso vale, ripeto, per chi è intenzionato a riconoscersi, accettarsi per migliorarsi…… chi, invece, vive seguendo i propri istinti, impulsi e condizionamenti socio-culturali, abitudini e schemi educativi comuni, è chiaro che sarà costretto a subire o a godere degli effetti del proprio karma. Rimane inteso che è molto importante sviluppare al massimo la consapevolezza, l’accettazione e la comprensione di se stessi e dell’altro/a, il perdono e la incrollabile fiducia che l’amore può fare veramente miracoli.

Moltissime persone, specie donne, esprimono dissenso nei riguardi del loro compagno/a facendo ragionamenti di questo tipo: - Se a quell’ora di quel giorno, di quel mese di quell’anno, non mi fossi trovato/a in quel luogo, in quella circostanza, sicuramente non avrei incontrato lui/lei…. Quindi, mi sarei risparmiato/a diverse sofferenze, esperienze negative, dolori e disillusioni, sarei ora una persona libera con un altro bagaglio di qualità, esperienze e conoscenze, non avrei subito impedimenti e danni nel mio cammino di crescita; riconosco che ……….. ha il potere di turbare la pace del mio cuore e della mia mente e rendermi insoddisfatto/a, scontento/a e infelice. Da un po’ di tempo anche molti uomini fanno gli stessi ragionamenti….evidentemente c’è qualcosa che non funziona nei rapporti specie di coppia….

  Tali ragionamenti non si riferiscono solo alla persona con cui si stabilisce una relazione sentimentale, ma anche ad altri tipi di rapporti di amicizia, di lavoro, di parentela ecc…

Nei colloqui confidenziali che io tengo individualmente con alcune persone: amici, conoscenti e interlocutori anche occasionali, devo però dire di un certo livello di consapevolezza, al fine di capire il senso di certe dure esperienze, spesso faccio un domanda provocatoria: - Ma perché allora non esci da questa incresciosa situazione e non te ne crei una migliore, scelta secondo il tuo criterio e intendimento?

Dalla risposta data, capisco immediatamente la posizione karmica della persona nel rapporto con l’altro/a; se i suoi giudizi, sensazioni e pensieri sono semplicemente uno sfogo, è un conto, servono ad una liberazione, per poi riaccettare la situazione e procedere oltre; se, invece, c’è dietro una maturazione sofferta, un reale bisogno, non solo emotivo ma vitale e sofferto, è un altro, cioè  è il segno di un cammino lungo e faticoso verso il raggiungimento di una indipendenza psicofisico e spirituale vicina da conquistare definitivamente, manca l’ultima tappa, allora è il caso di parlarne per programmare un piano di lavoro ad alto livello, prima di tutto, per capire il senso dell’esperienza, quindi, il significato nascosto e lo scopo di tale tipo di prova e sfida.

Molto spesso risulta che l’incontro con quella data persona apre un capitolo vecchio, con antiche radici nel passato, specie di vite precedenti, fastidioso perché ci obbliga a certi sacrifici, a certi riconoscimenti di aspetti spiacevoli di noi stessi, che limitano e condizionano la nostra libertà.

Infatti, per molte persone il rapporto con il proprio partner, specie se conflittuale, è il momento della verità, nel senso che dà inizio agli interrogativi esistenziali sul problema dell’essere; che significa ciò? Significa che la sofferenza e la rabbia, la paura e l’impotenza e il blocco della libertà stimolano alcuni interrogativi esistenziali: - Chi sono Io? E’ la prima domanda che scaturisce nella conflittualità per riconoscere ed affermare la nostra identità e dignità; ci costringe ad analizzarci per capire le nostre potenzialità, desideri e aspirazioni, le nostre risorse e i nostri limiti ( vengono alla luce prepotentemente gli aspetti della propria ombra); ma ci domandiamo anche : -Chi è l’altro? Il compagno/a di viaggio che ha i nostri stessi problemi e che è incatenato o ingabbiato nei nostri stessi condizionamenti e batte la testa contro le sbarre della sua prigione, come noi; se libero me, libero anche lui/lei.

 L’altro/a fa da specchio e da stimolo a riconoscersi, non si scappa, la crudezza dell’esperienza fa nascere la perplessità, il fastidio e il timore di non riuscire a raggiungere la serena armonia con se stessi, la libera espressione di sentimenti, istinti e impulsi, perché si ha a che fare  con l’altro/a, presenza incancellabile  dalla propria vita (c’è sempre da considerare il tipo di rapporto karmico esistente tra i due: sicuramente sono persone che si sono trattate con odio, cattiveria e gelosia, senza rispetto e amore; tale tipo di rapporto appare evidente durante le regressioni a vite precedenti).

Quindi, ragionando ad un livello superiore, si dovrebbe essere grati a tale tipo di rapporti conflittuali, perché offrono finalmente la possibilità di conoscersi, cambiarsi e maturare crescendo. Chi inizia il cammino verso la conoscenza di sé attraverso l’esperienza conflittuale di amore, può ritenersi fortunato, perché tale sentimento è la forza vitale trascinante dell’esistenza e prima o poi si risveglia nel cuore e nella mente di chi è sincero e disponibile al cambiamento. Altre persone, invece, iniziano il cammino verso la propria realizzazione vivendo esperienze traumatiche, dolorose nella malattia, nella disoccupazione, nei rapporti familiari difficili e nell’impedimento costante alla concretizzazione dei propri ideali. Il karma individuale è molto vario e strano ma sempre favorevole al risveglio dell’essere, si serve delle esperienze più singolari talvolta, per iniziare un cammino di trasformazione: se si riconosce, bene, altrimenti si subisce, si soffre e non ci sono modi diversi dalla consapevolezza, dall’accettazione e dall’amore per sentirsi realizzati.

Oltre alla prima domanda esistenziale: -Chi sono Io? Ne scaturiscono altre a catena: - Cosa voglio Io? La gente è disorientata dalla diffusione di valori consumistici, che lì per lì appagano i desideri bassi, voluttuari ma poi lasciano insoddisfatti, accrescendo il senso di precarietà, di delusione che stanno lì a ricordare che la soluzione dei problemi sta nell’entrare in se stessi, per capirsi; è un lavoro difficile ma l’unico che garantisca risultati finali sicuri. Comunque il compagno/a sicuro, tranquillo e positivo spesso rischia di rafforzare gli aspetti egoistici della natura dell’altro/a e quando tutto fila apparentemente liscio, c’è il pericolo di abbandonarsi all’onda inconscia degli impulsi, degli istinti e desideri, che attutiscono il senso delle prove, delle sfide necessario ad un sano cammino evolutivo.

Quando, invece, il compagno/a è conflittuale, il contrario di ciò che desideriamo, stimola anzi obbliga ad entrare in noi stessi, spingendoci a seguire una disciplina e a sviluppare la consapevolezza e ci domandiamo: - Ma perché proprio a me è capitata questa persona? Quale il senso della mia vita? Per quale motivo provo profondamente una certa familiarità con quei sentimenti che mi suscita e che mi stizziscono tanto? Non è forse che l’egoismo, la durezza, la incomprensione e la cattiveria, la voglia di annientamento che vedo e sento in lui/lei hanno una certa assomiglianza con ciò che sento in fondo al mio animo? Perché non è giusto attribuire la causa dei nostri mali solo agli altri senza riconoscere almeno una nostra minima compartecipazione, che esiste sicuramente per ragioni karmche.

Nei momenti di verità, quelli successivi a dolorose esperienze, possono venire sprazzi di lucidità: -Io sarò libero, avrò la pace nel cuore e nella mente, potrò sperimentare tutta la tenerezza, l’amore caldo e affettuoso e incondizionato, solo quando avrò il pieno dominio di me, di tutte le reazioni consce ed inconsce che si agitano in me continuamente e sarò indipendente  nel mio essere. Ma devo fare una constatazione reale e sincera: anche se riesco spesso ad entrare in questo stato di grazia in cui mi sento in pace ed armonia con tutto e tutti, mi manca sempre qualcosa che mi completi, dandomi la certezza dell’essere: infatti, per quanto riesca ad entrare in sintonia con l’altro/a, riconoscendone tutti gli aspetti positivi, mi accorgo che ciò che desidero nel mio cuore e che mi configuro mentalmente nei riguardi di una data persona, in realtà non esiste all’esterno di me, se non in minima parte, ma è fortemente radicato nella mia parte ideale, che solo io riesco ad immaginare: è la mia parte divina-ideale. Ciò mi porta a concludere che l’amore perfetto ideale, che tutti cerchiamo al di fuori, esiste solamente dentro di noi.

Il massimo della saggezza sta nel riconoscere e vivere dentro di noi l’amore, l’altruismo, la stima per noi stessi e l’aiuto spirituale, che automaticamente si proietteranno sul prossimo. Allora la tenerezza, la fedeltà, la fiducia e la disponibilità a rendere felici gli altri scaturiranno naturalmente dal nostro cuore.

E’ inutile quindi lamentarsi delle conseguenze di quell’incontro avvenuto proprio in quel paese, in quella città, in quel luogo e in quell’ora, di quel giorno, di quel mese di quell’anno!!!

E poi occorre abituarsi a considerare gli  aspetti karmici di una relazione con una persona; da indagini fatte con la tecnica della regressione a vite precedenti su individui di diverso livello evolutivo, risulta sempre che c’è stato già un incontro in una precedente esistenza con quella precisa persona e che in questa attuale è data ad ambedue le persone coinvolte la possibilità di recuperare il rapporto, cioè di renderlo armonico, soddisfacente e costruttivo. In questa ottica il discorso si allarga; si possono avere delle risposte esaurienti e reali a precise domande sul perché non c’è armonia in una relazione: - Perché mi tratta male e mi fa soffrire per la sua durezza e insensibilità, rigore e cattiveria, per i suoi mordaci giudizi in ogni situazione? Ma non ti viene di pensare che tu abbia avuto verso di lui/lei lo stesso comportamento? Che tu lo abbia fatto soffrire? La legge del karma è legge di causa ed effetto non del taglione, giustizia cieca e brutale, ma è quella forza divina che ci aiuta a recuperare con amore ciò che ci manca per arrivare alla perfezione.

Non sono parole consolatorie e formali, nascondono il segreto della vita in continua crescita attraverso le prove e le sfide che, una volta capite, permettono di salire in alto, di perfezionarsi e di raggiungere equilibrio serenità e armonia.

Chi segue la via dell’amore, inizia il suo cammino anche da un rapporto sgangherato ma prendendone coscienza avanza, avanza… all’infinito.

Io ho imparato attraverso l’esperienza sofferta e anche goduta, che ogni incontro nella mia vita, anche il più apparentemente banale e casuale, ha avuto e ha un significato importante: risvegliarmi alla coscienza che qualsiasi altra persona è come me, ha gli stessi problemi, aspirazioni desideri e mille limiti e ostacoli come me…… e camminare insieme per mano, dà grande gioia soddisfazione e il vero senso di autorealizzazione.

Talvolta ancora mi arrabbio, mi sfogo a male parole, metto in dubbio le verità più profonde ed evidenti con il piacere di trasgredire, ma alla fine il mio diavoletto tentatore (il doppio) mi guarda, mi sorride, getta la maschera e mi dice: - Lo so che più ti suscito ribellione, trasgressione e aggressività anche verso chi ti è più vicino, più alla fine prevalgono nel tuo cuore e nella tua mente l’accettazione il perdono e l’amore.

 

Autoaffermazioni

1)        Io Sono la Magna Presenza Io  Sono, accetto comprendo e perdono, amo la vita in specie chi mi ostacola nel mio cammino…… Io Sono l’entusiasmo, la compassione e la gioia di vivere  nella piena libertà dei miei sentimenti emozioni e pensieri positivi….

 

2)     Io Sono la calda e luminosa energia multidimensionale dell’Io Sono….. Io Sono l’entusiasmo l’emozione e l’Amore che avvolge ogni cosa e mi fa trascendere ogni limite….Io Sono la contentezza, l’unione armonica e la fusione totale con l’altro/a nel flusso di Amore senza tempo….

 

 

            

 Pensieri di Margherita Hack

CHI SIAMO, CHE COSA SIAMO?

La Hack risponde:

Noi Uomini abbiamo parecchio in comune con le stelle, perché tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle, tutti gli elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati creati nelle reazioni nucleari che avvengono nelle Supernove, cioè quelle stelle molto più grosse del sole, che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno, per cui noi siamo veramente figli delle stelle…. (da un’intervista su Cortocircuito, anno 2012)

La fisica subatomica ci ha confermato che la Materia è composta da Luce (luce condensata…. si sa da sempre nella conoscenza esoterica)…. noi siamo Materia, quindi Luce……

La scrittrice Barbara Amadori ha aggiunto alcune riflessioni (nel libro ALDILA’ Ediz Anima ,2008) :

1)      La conformazione della energia impiegata per illuminare il mondo visibile viene chiamata Luce, radiazioni elettromagnetiche in forma di onde, che trasportano energia radiante (esse costituiscono lo spettro elettromagnetico: onde radio, microonde, raggi infrarossi, raggi X, ultravioletti e gamma e la luce normale, secondo la fisica classica. Lo spettro luminoso è una piccola porzione di quello elettromagnetico.

2)      La fisica afferma che l’energia radiante si propaga anche nel vuoto senza materia, per cui anche le onde elettromagnetiche e la Luce viaggiano nel vuoto infinito alla velocità di 300.000 km al secondo.

3)     La Luce, che ci consente di vedere le cose quando esse la riflettono nei nostri occhi, è formata da carichi di energia, (scoperti da Max Planck e chiamati QUANTI da lui e FOTONI da Einstein),  che si propagano in forma di onde. Essi risiedono nel vuoto dell’ATOMO e costituiscono la Luce, forma dell’Energia.

4)     Che cosa è l’Energia ? Essa è DIO, il creatore……

5)     Il corpo umano, materia, è costituito di atomi-luce, quindi, energia condensata, e siccome l’ENERGIA E’ DIO, ANCHE L’UOMO E’ DIO.

6)      

La GENESI (antico testamento) afferma la sconvolgente equivalenza UOMO=DIO….Adamo è l’Essenza di DIO che lo crea “a sua immagine e somiglianza” non nella fisicità ma nella sua ESSENZA: DIO alita la sua ESSENZA in ADAMO, il suo respiro divino viene insufflato nell’UOMO e la fisicità prende vita….. NOI SIAMO ENERGIA PURA, la stessa che permane anche dopo la morte…..quindi, è lecito chiamarci SCINTILLE DIVINE……

 

Rifessioni

 

    Allora, a questo punto, paziente lettore, puoi avere a tua disposizione, se lo desideri per la tua crescita spirituale, la infinita Divina Fonte di Energie Universali, che avvolgono il pianeta Terra e il Cosmo intero e che noi chiamiamo IO SONO, da cui ogni essere umano può attingere la forza necessaria per il suo cammino quotidiano di crescita nella consapevolezza, nella sicurezza e nella gioiosa soddisfazione di sentirsi sempre più realizzato nei suoi desideri, aspirazioni e programmi di vita. D’ora in poi, è sufficiente collegarsi con il pensiero (autoaffermazioni aiutano moltissimo)  alla Energia IO SONO per sentire in noi la sua presenza….che ci protegge e illumina, sostiene e guida; naturalmente, occorre avere grande fiducia, umiltà intenzione pura e la costanza di seguire una certa disciplina attraverso semplici esercizi, che ognuno dovrà  assegnarsi, come se andasse in palestra.  Non è assolutamente blasfemo pensare o dire: Io Sono Dio, la Luce, l’Amore, lo è solo, se se ne fa cattivo uso, per esempio, per potenziare egoisticamente il proprio Ego, per sentirsi superiore e sopraffare gli altri…..

 

 Per concludere, sono molto utili ed efficaci le seguenti autoaffermazioni:

 

     Magna Presenza Io Sono, Io Sono Scintilla di Luce Divina Io Sono in atto, amo la Luce, vivo nella Luce, sono da essa protetto e benedetto, illuminato, sostenuto e guidato….benedico la Luce…..

 

    Io Sono calmo/a centrato/a e consapevole: Io Sono Dio, l’Io Sono, la Luce l’Amore; credo fermamente in me, nella mia Scintilla Divina, vivo con consapevole positività, entusiasmo e creatività la mia esistenza, dando il meglio di me stesso/a